Erano trascorse tre settimane da quando Jimin aveva conosciuto Yu-mi durante il soggiorno a Gyeonggi-do e passava la stragrande maggioranza del suo tempo crogiolandosi nel dolce far niente, se non a parlare al telefono con lei.
Si trovava nel suo ufficio, dove in teoria doveva occuparsi con urgenza di ordinare le taglie esaurite della merce che faceva parte della nuova collezione, ma per lui non vi era priorità più assoluta del rispondere alla chiamata della ragazza che gli aveva rubato il cuore ed era riuscita, incredibilmente, a fargli mettere la testa a posto.
Purtroppo il dovere lo richiamò all'ordine sotto forma della dispotica impiegata con cui aveva avuto a che fare Michelle il giorno in cui era stata assunta.
-Jimin, se non ti è di troppo sforzo potresti venire a dare una mano in negozio, ci sarebbe una cliente al reparto "Dreams" che ha chiesto espressamente di te.-
Il ragazzo la guardò con cipiglio e sbuffò, salutando poi Yu-mi al telefono perché una persona maleducata, che se ne fregava altamente della gerarchia, lo stava disturbando e si vedeva costretto a riattaccare.
-Dovresti fare un po' di sesso ogni tanto Sang-Hee, ti aiuterebbe a combattere l'acidità- commentò mentre la sorpassava sulla porta dove lei vi stava sostando per assicurarsi che le desse retta, ricevendo un grugnito in risposta che non aveva bisogno di parole per chiarire il concetto degli insulti subliminali che gli stava rivolgendo.
Si era mosso più per curiosità che altro; non riusciva ad immaginare chi mai potesse richiedere la sua presenza in un reparto che era ben fornito di commessi esperti nel settore, ma appena vi varcò la soglia alzò gli occhi al cielo riconoscendo la figura di Mya.
-Ciao Jimin, sono qui per scegliere il mio abito- cinguettò la ragazza andandogli incontro.
-Supponevo- rispose con una nota sardonica nel timbro di voce. -Ma pensavo che a quest'ora tu fossi già a posto.-
-È già la terza volta che vengo, ma non ho ancora trovato l'abito giusto. Speravo che ci fosse qualche modello nuovo visto che è arrivata l'ultima collezione primavera/estate- spiegò lei guardandosi intorno piena di speranze.
-Pìù di tremila abiti a disposizione e lei non riesce a trovarne uno che la soddisfi?- pensò il ragazzo stralunandosi. -E ti serve il mio parere? Non ti basta quello di tua madre e Hana?-
Le nominate si trovavano a poca distanza da loro, intente a sbirciare tra i vari appendiabiti alla ricerca di qualcosa che avesse i requisiti che Mya pretendeva e non ascoltavano la loro conversazione, impegnate totalmente nel scambiarsi opinioni.
Il vero motivo per cui Mya aveva richiesto la presenza di Jimin era che nutriva la speranza di ricevere un forte sconto sul prezzo di listino, in virtù della nuova amicizia che ella pensava si fosse instaurata. Non poteva di certo fare affidamento sull'offerta che Michelle le aveva esibito, con la possibilità di acquistare l'articolo con la sua tessera dipendenti. Era plausibile l'eventualità che l'ex amica avesse ritrattato.
Quello che Mya ignorava era che Jimin la mal sopportava da quando aveva scoperto che esigeva l'esclusione di Michelle dalle uscite di gruppo se vi erano presenti lei e Jeong-guk, definendola una stronza di prima categoria, che Sang-Hee al confronto era paragonabile ad una fatina dei fiori.
-Ok... Certo... Ne sono arrivati di tutti i generi e per tutti i gusti- rispose fecendo buon viso, anche se i pensieri su di lei contrastavano con quell'espressione. Si trattava pur sempre di una cliente e doveva dimostrarsi servizievole e gentile, nonostante sentisse la voglia spasmodica di sbatterla fuori con un calcio nel sedere. -Hai già un'idea? Penso che tu protenda per un modello stile impero visto il tuo stato- aggiunse mettendosi subito alla ricerca fra gli abiti esposti.
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All a Lie | Kth
FanfictionCi si chiede se sia più vero l'amore nato da un colpo di fulmine o quello che cresce e sboccia con il tempo, aspettando di scoprirne i colori come succede quando spunta un fiore. E l'amicizia può prevalere sul sentimento più potente che esiste? Ps...