16. All out of jealousy

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Jimin entrò in cucina stiracchiando le ossa della colonna vertebrale e bofonchiando un buongiorno in mezzo ad uno sbadiglio andò a versarsi una tazza di caffè bollente e la portò al tavolo con lui, dove si sedette al posto di capotavola tra Yoongi e Taehyung.

Quest'ultimo era un po' rabbuiato e giù di morale perché sapeva dove era stato il suo compagno di stanza per diverse ore dopo che tutti si erano ritirati nelle camere.

-Gesù... Quella ragazzina mi ha praticamente demolito ieri sera, ha dominato per tutto il tempo- si lamentò portandosi all'indietro i capelli che gli ricadevano sulla fronte, rilassandosi contro lo schienale dalla sedia come se fosse esausto. -Al decimo round ho alzato bandiera bianca; ma è così spietata anche con te?- chiese a Taehyung, che lo fissava scettico con occhi sgranati.

La stessa espressione era sul volto di Yoongi, che formulò immediatamente una serie di domande per confermare quello che si era immaginato di capire. -Ma chi? Michelle?? Dieci round???-

La sua voce rivelava incredulità e divertimento perchè quell'asserzione gli sembrava gonfiata e troppo fantasiosa per essere veritiera. Nessuno umanamente normale può sostenere quello che stava dicendo.

-Sì, dieci partite, e le ha vinte tutte lei! È un mostro! Siete sicuri che non vada a giocare d'azzardo in qualche bisca clandestina?-

-Ma di che stai parlando?- chiesero i due che lo ascoltavano dopo aver strabuzzato gli occhi sorpresi -Avete giocato a carte?- domandò Taehyung sentendosi stranamente sollevato.

-Sì... Ma che avevate capito?- rispose confuso Jimin -No... Aspettate... Davvero pensavate veramente che io e Michelle...-

-Beeeh...- reagirono stringendosi sulle spalle imbarazzati dall'equivoco. -Sappiamo che ti piaceva...-

-Coniugazione esatta: piaceva. Si dà il caso che da ieri pomeriggio il mio mirino si sia spostato su un altro bersaglio. Senza contare che non ci provo neanche più, mi ha friendzonato con lo stesso tatto di un mignolo contro l'angolo di un mobile- confessò arrendevole -"Scusa, ma non sei proprio il mio tipo"- la scimmiottò cinguettando, girandosi però fulmineo subito dopo per controllare che non gli stesse sopraggiungendo alle spalle, perché in quel caso la sua testa sarebbe partita come una pallina da golf per lo scappellotto che gli avrebbe assestato. -Aspetta... Aspetta... Aspetta... È gelosia quella che vedevo sulla tua faccia o mi sbaglio?- domandò indicando il volto di Taehyung.

Il ragazzo cercò di negare ma il repentino cambio di umore lo aveva tradito.

-Lo sapevo- sghignazzò Yoongi scuotendo la testa con saccenza.

-Tu non sapevi niente, Nostradamus delle mie ciabatte! Non è come pensi tu!- lo redarguì con un broncio sul viso che non traeva in inganno nessuno su quello che cercava di nascondere.

-Ti piace Michelle?- gli chiese Jimin a bruciapelo.

-Un po'... Forse... Ma...- farfugliò Taehyung evitando il contatto visivo.

-Se ti piace, diglielo! Cos'è che ti frena?- lo spronò incalzandolo.

Lo sguardo di Taehyung andò all'esterno dello stabile dove, dalla porta finestra, si intravedeva Jeong-guk che fumava appoggiato alla ringhiera della terrazza estiva insieme a Michelle.

-Se è per quell'insulso patto che avete fatto tu e mio fratello al liceo sei uno stupido Taehyung- professò Yoongi -È un accordo assurdo ed infantile. Fregatene di come reagirà e provaci- commentò serio.

-Ci tengo troppo alla nostra amicizia, non voglio che questo possa rovinarla- si giustificò avvilito il giovane.

Yoongi alzò gli occhi al cielo esasperato pensando che la lealtà che dimostrava fosse senza senso.

All a Lie | KthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora