Dopo aver cenato con carne alla griglia e aver fatto il pieno di torta e snack di ogni genere, il gruppo trascorse il tempo tra chiacchere, risate e giochi di società, che rivelarono un po' i segreti e le storie di ognuno di loro e che contribuirono a farli conoscere meglio, rafforzando le nuove amicizie.
Ad una data ora, quando ormai la mezzanotte era passata, alcuni di loro, come Yoongi, Hana Hoseok e Jieun cominciarono ad accusare sintomi di stanchezza e decisero di andarsene a dormire.
Anche Mya espresse a Jeong-guk il desiderio di andare nella loro stanza, ma il ragazzo temporeggiò asserendo di voler restare a dare una mano a riordinare con coloro che erano rimasti e perché forse Michelle avrebbe avuto bisogno di essere trasportata al piano superiore.
La ragazza acconsentì a precederlo e cercò di nascondere il fatto che tutta quella disponibilità la indispettisse. Aveva l'impressione che Jeong-guk stesse approffittando della situazione per poter star vicino alla sua ex.
Michelle però conosceva abbastanza Mya da averle letto negli occhi il fastidio che rimuginava dentro e aveva percepito che la decisione del ragazzo non le era piaciuta per niente. Sentendosi in dovere di smorzare sul nascere un'eventuale lite che sarebbe degenerata appena lui si sarebbe presentato nella loro stanza, declinò il suo aiuto e lo invitò ad andare con Mya.
-Non serve Jeong-guk, mi aiuteranno Jimin e Taehyung, vai pure con Mya- lo esortò, con gli assensi dei due presi in causa a farle da rinforzo.
-Sei sicura? Quei due hanno lo stesso tono muscolare delle meduse, li immagino in difficoltà a trasportare anche solo una busta della spesa- domandò preoccupato.
Jimin si schiarì la voce. -Senti "Braccio di ferro"... Si dà il caso che sotto questo maglione si nasconda un fisico da paura, che a confronto Thor della Marvel dà l'impressione di uno che si diletta a fare centrini con l'uncinetto.-
-È suo cugino!- spifferò Taehyung indicando Michelle.
Il biondo ammutolì squadrando Michelle con incredulità.
-Questa poi me la spieghi e non pensare di passarla liscia per aver omesso d'inserire nel curriculum un dettaglio così fondamentale- le rimbrottò additandola. -Tornando a noi...- riprese tornando a rivolgersi a Jeong-guk -Ce la farò benissimo e, se così non fosse perché la qui presente è una finta magra, userò il dispositivo per i disabili in dotazione su uno dei lati della scala.-
-Non salirò su quel seggiolino per ottantenni Jimin! Scordatelo!- lo avvertì Michelle accigliata. -E finta magra ci sarà tua sorella!- aggiunse imbronciata.
-Ok tesoro, l'alternativa è infilarti nel montacarichi, scegli tu- le sorrise canzonatorio adorando vederla indispettire, ma quel sorriso si tramutò in una smorfia di dolore quando, precisa e veloce come sparata da un cecchino, gli arrivò sul muso la suola di una ciabatta.
-Jeong-guk non preoccuparti per me, vai da Mya- lo esortò nuovamente Michelle.
Non potendo rifiutare e insistere senza creare sospetti in Mya, pronta a cogliere ogni sua reazione, diede la buonanotte e si avviò con lei verso la scalinata. Mentre saliva si concesse un'ultima occhiata verso Michelle e la vide confabulare con Jimin che gli stava seduto accanto, ma gli fu impossibile capire cosa si stavano dicendo da quella distanza e la confidenza che il ragazzo si prendeva con la massima libertà nel toccarla scherzando con lei, aveva innescato in lui la sua proverbiale gelosia.
Niente litigi. Niente cazzotti. Niente scenate.
L'aveva promesso e non era stato difficile mantenere tutti questi buoni propositi visto che Jimin si era rivelato più simpatico di quello che credeva, ma quella mezza calzetta lo stava mettendo a dura prova.
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All a Lie | Kth
FanfictionCi si chiede se sia più vero l'amore nato da un colpo di fulmine o quello che cresce e sboccia con il tempo, aspettando di scoprirne i colori come succede quando spunta un fiore. E l'amicizia può prevalere sul sentimento più potente che esiste? Ps...