8. All exciting

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Incredibile.

Inconcepibile.

Inaudito.

Michelle borbottava indispettita mentre tagliava le verdure per la cena, trovando assurdo quello che aveva fatto Jeong-guk.

A parte il fatto non trascurabile che era stato lui, e non lei, a mettere il punto alla loro storia scegliendo di stare con Mya, cosa doveva fare ora? Chiudersi in un convento perchè nessuno doveva ardire a prendere il suo posto? Di Taehyung si fidava perchè vigeva un accordo fra i due stipulato ai tempi del liceo, ma non poteva aspettarsi altrettanto dai restanti che rappresentano il genere maschile.

Voleva forse passare il suo tempo a controllare chi frequentava e passare a minacciare chiunque osava dedicarle attenzioni? Mya di sicuro avrebbe avuto da ridire, ma non voleva usare lei come arma di difesa per quei sopprusi; li avrebbe fatti litigare e lei non voleva giocare sporco. Se Jeong-guk avesse voluto fare un passo indietro e tornare con lei, lo doveva fare di sua spontanea volontà, non perchè lei si metteva in mezzo mettendo zizzania tra i due.

-Cosa borbotti?- chiese Taehyung sedendosi di fronte a lei sullo sgabello dell'isola.

-Niente, lasciamo perdere- grugnì lei facendo un gesto per sminuire l'importanza dei suoi pensieri.

-Bene, perchè devi gioire con me- pronunciò il ragazzo con un sorrisetto compiaciuto.

Michelle alzò gli occhi su di lui incuriosita.

Lui non la fece attendere nemmeno un secondo, troppo ansioso di condividere con lei il contenuto della mail appena ricevuta.

-Mi hanno preso! Ho superato il provino!- esclamò raggiante come se avesse appena trovato la card dei Pokemon più rara e introvabile. -Hai di fronte a te il nuovo testimonial della linea jeans della Diesel- rivelò felice facendo un giro di 360 gradi con lo sgabello girevole esibendo tutto se stesso.

-Oddio... Veramente? È magnifico Tae! Lavoreremo insieme, anch'io ho firmato un contratto per quella collaborazione- gli rispose felicissima mentre faceva il giro del bancone per andarlo a strizzare in un abbraccio.

-Preparati, perchè ti oscurerò con la mia bellezza- l'avvertì scherzoso pizzicandole la punta del naso.

-Preparati tu casomai, perchè da domani comincerai un piano intensivo per rassodare chiappe e ventre. Questo morbido pancino deve sparire- sentenziò categorica tastando la zona menzionata. -Abbiamo fino a Natale per metterti in piena forma prima di quel servizio fotografico- gli annunciò senza dargli la possibilità di replicare. -A proposito... Cosa fai a Natale?-

Taehyung era rimasto imbambolato da quella raffica di imposizioni che la giovane coinquilina aveva snocciolato in meno di due secondi, portandolo quasi a rivalutare il posto di lavoro che gli aveva garantito la pagnotta fino ad adesso: noioso, sottopagato ma con una morbida poltrona da ufficio, cartoni di ciambelle in ogni angolo ristoro e il massimo sforzo fisico era limitato al dover fare le scale quando l'ascensore era rotto.

-N-Niente. I miei sono ospiti da amici in Nuova Zelanda, quindi rimarrò a casa quest'anno.- rispose con un tantino di paura per quello che gli stava per proporre. -P-Perché?- aggiunse aspettando che infierisse.

-Verrai a pranzo dai miei con me. Mia madre mi ha raccomandato di portare Jeong-guk e non avevo tempo di spiegarle che non stiamo più insieme. Non ho voglia di sorbirmi lei che farà troppe domande e mio padre che mi farà presente ogni cinque minuti che lui l'aveva detto, che ci aveva visto giusto ma che io, testa calda, non ho voluto ascoltarlo... Ti spaccerai per lui, l'hanno visto solo un paio di volte quindi non si accorgeranno della differenza, soprattutto mio padre che continua a sostenere che i coreani sono tutti uguali, come i biscotti industriali.-

All a Lie | KthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora