-Oh mio Dio, tesoro... Sei un fiorellino di campo baciato dal sole! Cos'è che ti porta a risplendere così tanto di luce propria!?!-
Il tono biascicato di Jimin, in una perfetta imitazione dello stilista Valentino, le aveva accentuato ulteriormente il sorriso solare con cui si era presentata al lavoro quel mattino.
-Quanto sei scemo Jimin! Se non sapessi della tua passione per quello che si nasconde sotto un gonnellino, giurerei che stai sull'altra sponda- gli rispose scuotendo il capo. -Ho solo trascorso un fantastico weekend. Tutto qui.-
-Tutto qui? Scusa se te lo dico tesoro, ma non eri proprio un carnevale di Rio la scorsa settimana e chiunque ti abbia reso così merita un monumento. Chi è?- chiese curioso appoggiandosi con un gomito a sostenersi il viso dall'espressione ebete.-
-Nessuno che conosci- mentì lei -Forse usciremo ancora insieme, è... Speciale.-
Jimin l'abbracciò e si finse commosso tirando su con il naso. -Come sono felice, la mia bambina si sta innamorando.-
Michelle lo scansò mugugnando. -No, non mi sto innamorando e neppure questa persona lo farà. In un certo senso è già impegnato e per il momento ci frequentiamo e basta- gli spiegò smorzando il suo entusiasmo.
-Cioè? Ma non eri un'idealista del "mai con uno sposato"?- domandò incredulo facendosi serio.
-Infatti non lo è- gli rispose lasciandolo confuso. -Ma... E questo patatino bello di chi è?- chiese cambiando argomento, accucciandosi a coccolare il cagnolino che era spuntato ai suoi piedi. -Quant'è piccolo! È carinissimo!!!-
-Sì... Tanto quanto il pacchetto nelle mani di un kamikaze- commentò sarcastico lui guardando l'animaletto con l'occhio affusolato. -Si chiama Sansone ed è di Yu-mi. Ha avuto la brillante idea di scaricarmi qui questo pipistrello isterico perché doveva andare al lavoro- grugnì infastidito per la presenza del cane e anche per il fatto di essere completamente succube e innamoratissimo della ragazza che aveva conosciuto a Gyeonggi-do, non riuscendo a rifiutarle mai nulla.
-Noto una certa simpatia da parte tua. Non ti piacciono gli animali?- chiese sollevando il minuscolo chihuahua da terra.
-Certo che mi piacciono, ma questo qui fa di tutto per farmi cambiare opinione. Abbaia ad ogni stampella che sente venir appesa spaventando i clienti e, cosa particolarmente rilevante, non mi riesce di avvicinarmi a Yu-mi se è nei paraggi!- brontolò esasperato. -Se la abbraccio ringhia, se provo a baciarla ringhia... Se poi tento di avvicinarmi a lei per ovvie intenzioni mi attacca!- protestò lamentandosi dell'inopportuna invadenza sgradita del cagnolino nel suo letto.
-Che dolceee!... È geloso della mamma- miagolò Michelle intenerita. -Avete provato a lasciarlo fuori dalla stanza? Piangerà un po', ma poi andrà a dormire nella sua cuccetta- consigliò poi.
-Chi? Questo qui? Sappi che ci abbiamo già provato e l'unico risultato è stato quello di aver dovuto dare l'estrema unzione alla mia poltrona preferita- piagnucolò Jimin nascondendo il viso con il braccio. -Ma me la pagherai botolo malefico, ti farò arrosto con le patate se non la smetti di intralciare i miei piani. Yu-mi ora è mia, fattene una ragione- lo minacciò a distanza ravvicinata sibilandogli davanti al musetto.
***
La mattinata era trascorsa tranquilla, al mattino la clientela era costituita perlopiù da anziani e casalinghe con poche pretese e Michelle quasi invidiò il turno della collega che stava sostituendo in quei giorni, che copriva la primissima fascia oraria della giornata lavorativa.
Fortunatamente in quei giorni non aveva impegni con l'agenzia pubblicitaria e, dopo aver timbrato il cartellino staccando dal lavoro, ne approffittò per andare a fare un po' di spesa nel supermarket che era di strada rientrando a casa.
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All a Lie | Kth
FanfictionCi si chiede se sia più vero l'amore nato da un colpo di fulmine o quello che cresce e sboccia con il tempo, aspettando di scoprirne i colori come succede quando spunta un fiore. E l'amicizia può prevalere sul sentimento più potente che esiste? Ps...