Quella mattina aspettammo che sorelle e genitori se ne fossero andati per presentarci a casa di Maia.
Lui era già battagliero e aveva preso da subito la situazione in mano: "Dobbiamo andare a comprare la pillola".
Lei era già in ansia, "Io non posso prenderla, mi conoscono e inizieranno a parlare".
"Allora andrà Nick, puoi ?"
"Certo."
"Ne devi prendere due e anche tre test di gravidanza"
Non feci domande, non sembrava avere dubbi e andai.
"Ecco la pillola."
"Però c'è un problema ragazzi, io non so prendere le pillole." Lui aveva la soluzione anche a questo.
"Ok, innanzitutto tranquillizzati, respira e stai calma, è la cosa più facile del mondo, mettila in fondo alla lingua, più in fondo che puoi e poi bevi dell'acqua, bevi semplicemente senza pensare alla pillola."
Ci riuscì immediatamente.
"E per il test ? Come facciamo ?"
"Vai in bagno e pisci."
"E se sbaglio ?"
"Sbagli a pisciare ?"
"Non so prendere la mira."
"Pisci in un bicchiere e fai effetto biscotto."
Andò e uscì dal bagno quasi subito, le era caduto dal nervosismo.
Ma ne avevamo altri due.
"Ehi, perché me ne hai fatti prendere tre ?"
"Perché uno lo avrebbe sprecato, uno avrebbe dato esito negativo e il terzo ci servirà tra qualche settimana quando le salirà di nuovo l'ansia."
"E perché due pillole ?"
"L'altra servirà domani quando le verrà l'ansia che la prima non abbia fatto effetto."
"Tu calcoli veramente tutto."
"Te l'ho detto: io non corro rischi."
Il primo test diede esito negativo, ma lei non sembrava sollevata.
"E se è un falso negativo ?"
"C'è una probabilità del 99,7 percento che non lo sia, ma per ovviare a questo problema ne ho fatto prendere un altro a posta."
"Adesso tu ti riposi, io e Nick ce ne andiamo e poi stasera pensiamo al tumore con cui sei fidanzata."
Io e lui andammo al bar a scaricare un po' di tensione e fare due chiacchiere.
"Allora sei davvero medico ?"
"Perché me lo chiedi ?"
"Sapevi il tasso di accuratezza del test"
"Ho sparato un numero a caso per tranquillizzarla, se avessi detto 99,9 sarebbe sembrato detto a caso, così ho detto un numero a caso superiore al 5 così da sembrare più convincente."
"Ha funzionato."
"Con te sicuramente.", sempre quel mezzo sorriso col lato destro, sempre quello.
Ci sedemmo al solito divano e lui si sedette al solito posto e iniziò a sistemare gli oggetti sul tavolo, a raddrizzarli e incastrarli. E io continuavo a studiarlo.
"Sapevi anche come farle prendere la pillola..."
"Ho ipotizzato."
"Come hai ipotizzato ?"
"Io non so prendere le pillole, quindi ho immaginato come si prendano e l'ho spiegato."
"Ma come non sai prendere le pillole ? Sembravi così sicuro e accurato. "
"Perché lei aveva bisogno di questo e lo sono diventato"
"Quindi puoi diventare medico a comando, strepitoso, ma chi sei davvero ?"
"Sono un po' medico, un po' avvocato, un po' fisico e un po' poeta ma alla fine non ho studiato nulla di tutto ciò, all'università sono andato esattamente due giorni e poi ho mollato, perché non è posto per me, non ho intenzione di passare anni della mia vita a farmi giudicare in maniera arbitraria da persone meno intelligenti di me"
"Che ne sai che sono meno intelligenti di te ?"
"Lo sono tutti"
Quando disse questo rividi lo stesso odio e disprezzo che aveva mostrato quando parlava del fidanzato di Maia.
"Sei molto sicuro di te."
Rise, "No, neanche un po'."
"Però mi hai detto solo chi non sei, non chi sei."
"Sagace."
"E ancora non hai risposto."
"Non è ancora il momento."
Era parecchio strano, ma sembrava inamovibile così cambiai discorso.
"Tu quindi sai leggere le persone..."
"No ti prego..."
"No cosa ?"
"Non chiedermi di leggere te."
"Perché no ?"
"Odio dover dimostrare alle persone le cose, soprattutto se le so fare e poi questa è una cosa delicata."
"Perché è delicata ?"
"Perché la maggior parte delle volte le persone a cui dico cosa ho letto di loro non conoscono neanche se stesse e non accettano la verità, quindi, mi dicono che sbaglio ma io non sbaglio a leggere, sono loro che sono inadeguati anche a se stessi"
"E credi che io lo sia ?"
"No, credo che tu abbia già le risposte che cerchi su di me e comunque le avrai stasera."
"Infatti, perché devo esserci anche io ? Voglio dire, sembra una cosa tra di voi"
"No, il tuo ruolo nella storia sarà fondamentale."
"Ossia ?"
"Tempo al tempo amico mio, tempo al tempo, intanto vieni perché l'ho detto io, poi capirai."
"Sei davvero strano."
"Si lo so, se vuoi ti posso spiegare perché la democrazia è una presa per il culo."
"Stai dicendo che la democrazia è sbagliata ?"
"Oh, poveretto, ma certo che è sbagliata, è fallace e quando se ne sono accorti hanno perpetuato la bugia per manipolare gli idioti.
Vedi alla base della democrazia c'è il concetto che il popolo è sovrano, ma tu non voti i tuoi parlamentari, non voti i loro rappresentanti, non voti le leggi da abrogare e da eliminare, non voti le alleanze parlamentari; non decidi nulla.
Ma ti consola il fatto che siamo in tanti quindi se le cose non vanno come vorresti è colpa della gente che ha votato male, non è colpa dei politici che ti prendono in giro.
I politici sono persone oltretutto..."
"Lo dici come fosse una colpa."
"Una terribile colpa perché come tutte le persone sono egoiste per natura, perciò, voteranno leggi a favore loro e delle loro tasche e non cambieranno mai lo status quo, perché se mancano i soldi, se c'è la crisi e se i prezzi aumentano, non è un loro problema, il loro problema è stare seduti in aula e fare finta di ascoltare per poi tornare a casa con il loro stipendio da capogiro e millantare di guidare il popolo.
I politici più furbi sono quelli che stanno nell'ombra, insomma nessuno sa il nome di tutti i politici di uno stato ed è questo il trucco, tu stai pagando gente che non consoci per fare non si sa bene cosa (ma riassumeremo in nulla) e decidere al posto tuo come deve funzionare la tua vita, in attesa che si alleino con la persona sbagliata e ti obblighino a combattere una guerra che non è la tua.
Che meraviglia.
Per di più oltre ai soldi non parliamo dei privilegi, i politici non vengono arrestati, per la legge dei grandi numeri c'è ne sarà per forza qualcuno che infrange la legge ma tu non lo saprai mai perché non è loro interesse farti sapere queste cose e i media sono fondamentalmente guidati dalla politica, quindi... basta non parlarne invece se tu non paghi le tasse per loro che hanno deciso loro e serviranno a ciò che decidono loro, li ti arrestano e sei un criminale, insomma è giusto che una persona valga più di in altra semplicemente perché gli altri hanno deciso così.
Quando i valori che dovrebbe incarnare quella persona che vale più di te sono valori di uguaglianza.
È tutto una grande bugia è una presa in giro, ma nessuno farà mai nulla perché nessun politico andrà contro gli atri politici o i suoi stessi interessi e nessuno farà mai un colpo di stato perché loro hanno i soldati che combattono per loro e contribuiscono ad opprimere le persone.
L'unica differenza con un regime dittatoriale e uno repubblicano è che il dittatore è uno solo.
Ma non fraintendere, non sto dicendo che le altre forme di governo abbiano senso.
I regimi dicono che qualcuno deve comandare non per merito ma per diritto di nascita.
Altre forme di governo non me ne vengono in mente."
"Quindi siamo tutti stupidi."
"Esattamente amico mio, hai detto la parola giusta: stupidi.
Ma è giusto così, loro ti vogliono stupido, la scuola insegna questo, se obbedisci e ripeti ciò che ti viene detto così come ti viene detto sei premiato, se sviluppi un pensiero critico sei punito, non importa a nessuno se risolvi un problema in una maniera alternativa e geniale, importa se lo risolvi con il metodo che hanno deciso sia quello giusto, giudicano la tua preparazione, non la tua passione perché la passione può diventare tutto, la passione sfugge dagli schemi, la preparazione rimane quello, e loro vogliono il controllo, la scuola serve ad uccidere l'unicità e a uniformare il pensiero, una volta la chiamavano censura o indottrinamento, ora insegnamento e ciò è paradossale ovviamente, perché le persone che si studiano a scuola, quelle che hanno cambiato il mondo, per la maggior parte andavano male a scuola, perché è un posto dove la genialità non potrà mai emergere.
Devi obbedire e sottometterti a qualcuno che ha in mano la tua vita e il tuo futuro, sempre, pensa se risulti scomodo o antipatico a un professore, ti metterà dei brutti voti, e ciò influirà sulla tua media, sul tuo voto finale e a cascata su tutta la tua carriera da schiavo.
E basta un misero professore frustrato a fare questo e lo farà perché può.
La più grande bugia della società è che il potere può essere innocente.
Il potere non è mai stato innocente per definizione.
Insomma, se domani il leader di una nazione si sveglia e scopre di star morendo e che il mondo debba morire con lui ?
Cosa gli impedirebbe di dichiarare guerra a qualcuno a caso e iniziare a sganciare bombe per il mondo fino a farlo finire ?
Oltretutto di bombe ne basterebbero pochissime e sicuro un coglione che sgancia un'arma di distruzione di massa sulla povera gente lo trovi, insomma, è già successo, e non una volta.
Sono tutti stupidi, immagina se domani tutti i soldati decidessero di non combattere più per le decisioni di qualcun altro i politici non avrebbero più potere e così facendo si sconfiggerebbe anche la mafia se ci pensi.
La corruzione.
Tutto."
"E cosa impedirebbe ad un pazzo di entrare in senato e fare una strage ?"
"La premessa era non più stupidì, se non ci sono più oppressori, non ci sono più oppressi e dato che nessuno è stupido in questa fantasia, a nessuno interessa uccidere un altro, perché a nessuno frega un cazzo di un estraneo che non ti ha fatto nulla. Immagina un mondo dove non comanda chi ha una pistola e il permesso morale e giuridico di usarla, ma chi ha dimostrato di valere, di sapere o di poter contribuire a qualcosa nel mondo. Se sei inferiore a qualcuno è solo colpa tua e ti spinge ad impegnarti di più, al massimo ci sarà qualche suicidio, ma sarà una magra perdita di qualcuno che è frustrato con se stesso."
"Ma così facendo come funzionerebbero le opere comuni ? Chi si occuperà delle cose quotidiane ?"
"Secondo te se c'è un buco in strada è meglio che si faccia un congresso di centinaia di persone per far partire un complesso e intricato gomitolo di leggi che forse riparerebbe quel buco in strada con tempistiche tali per cui nel frattempo se ne sono creati altri dieci, oppure che un uomo solo prenda, capisca che va a discapito di tutti e lo ripara ?
Se domani una pandemia globale decimasse la popolazione mondiale e lasciasse solo i più intelligenti, il mondo progredirebbe in maniera esponenziale fino alla sua rovina."
"La sua rovina ?"
"È ovvio, l'intelligenza è frutto dell'adattamento alle difficoltà, se c'è una difficoltà la persona intelligente si adatta e trova un modo per risolverla. Così facendo ci sarebbe una difficoltà in meno al mondo e così via, fino a che le difficoltà finiranno e gli stimoli e l'intelligenza delle persone andranno via via diminuendo come sta già facendo e si creeranno disastri tipo una democrazia.
No, scherzo nessuno può essere così stupido da decidere di non essere libero, ma dopo che si raggiungerà una società perfetta si inizierà a involvere cerebralmente e a crescere esponenzialmente dal punto di vista demografico fino al caos, alla fine delle risorse, dello spazio; fino all'estinzione."
"Beh non è un buon finale di storia."
"È il finale inevitabile, se un uomo di potere ha un capriccio l'umanità si estingue, se decidono di inquinare tropo l'umanità si estingue, se va tutto bene ci sovrappopoliamo e l'umanità si estingue.
Anche gli idioti fanno figli, soprattutto gli idioti fanno figli, perché così hanno qualcuno su cui comandare o semplicemente perché capita, sono idioti, non li sanno crescere e creano atri idioti.
Non esiste uno scenario dove la razza umana funziona.
Siamo il più grande errore di Dio, e se Dio non commette errori allora siamo un passatempo in una galassia troppo silenziosa"
Silenzio.
Meditabondo silenzio.
E poi io volli prenderlo in giro.
"Quindi non mi vuoi davvero dire nulla su di me ?"
"Posso dirti che non sei felice."
Era tutto molto strano, era ossessivo, inquietante da un certo punto di vista e tutto questo alone di mistero non riuscivo a capire se fosse solo fumo o altro, eppure, non riuscivo a non fidarmi di lui, sembrava conoscerti e credere in te almeno quanto tu voglia essere capito e ispirare fiducia, lo conoscevo da un giorno e sembrava lo conoscessi già da anni.
Quella sera vennero tutti a casa mia al piano di sopra a quello di Maia dello stesso palazzo, così da avere la nostra intimità.
Prese il telefono di Maia e iniziò a leggere i messaggi con il suo ragazzo.
"Ok, ora dobbiamo sbarazzarci di lui."
"E come pensi di convincerla ?"
"Iniziamo col dire che qualunque cosa sia andata storta ieri, non è andata storta ma ha fatto finta andasse storto, lui lo voleva, perché un grande scopatore come lui si rende conto se c'è qualcosa che non va."
"Non credo Naos."
"Io invece ne sono convinto."
"Poi passiamo a capire delle cose: cosa ci hai trovato in questo cancro ?"
"Non lo so, mi sono innamorata e basta."
Si sfregò gli occhi e la guardò con sprezzo: "Ok, vogliamo ballare ? Balliamo...
Cosa è l'amore per te Maia ?"
"L'amore è quando non hai paura di cadere perché sai che lui c'è, l'amore è quando sei persa e trovi la strada in lui, l'amore è quando lui diventa tutte le certezze che non hai."
"Molto bene, ricapitoliamo...
L'amore e non hai paura di cadere perché sai che lui c'è...
Ma lui ha creato questa situazione del cazzo di sua volontà e poi è sparito ed è andato chissà dove a scoparsi chissà chi probabilmente.
L'amore è quando sei persa e trovi la strada in lui...
Eppure, non sei riuscita a prendere la pillola quando eri con lui, perché ti ha messo pressione addosso, si è guardato i cazzi suoi.
E poi quale era la terza cazzata ?
Ah, si l'amore è quando diventa tutte le certezze che non hai, mi sembra che fino ad ora lui abbia sempre trovato il modo di mettertele le certezze invece di togliertele e di farti sentire in colpa per tutto al fine di ottenere d a te ciò che voleva, altra sera compresa.
Ma tutto questo è palese, la domanda quindi è: sei idiota o solo stupida ?"
"Ehi, non ti sembra di esagerare ?"
Mi ignorò completamente e continuò a guardare lei in attesa di una risposta.
"No, hai ragione, non è ciò che cerco"
"Non è ciò che cerca nessuno, quindi vediamo di scoglionarcelo prima di peggiorare le cose."
"Cosa devo fare ?"
"Scrivigli."
Lei le scrisse e man mano gli diceva cosa scriveva e lui prevedeva con accuratezza matematica cosa avrebbe risposto lui.
Adesso ti cercherà, ora non risponderà per 10 minuti, adesso che gli hai risposto si sente in vantaggio e cercherà di farti sentire in colpa, ora sparirà, adesso sembrerà sottomesso per addolcirti, ora che ti vede più calma ti ignorerà e ti tratterà con sufficienza.
Tutto perfetto, sicché anche lei glielo chiese e lui rispose: "Queste persone sono come vermi, si comporteranno tutti allo stesso modo, basta capirne uno e diventano tutti prevedibili, questo è il comportamento standard del ragazzo tossico che vuole fare il forte e il figo, e sai cosa si evince da questo ?
Che non glie frega un cazzo di te.
Complimenti, peggio non potevi trovarlo".
Però per quanto poteva essere perfettamente prevedibile, il verme era tenace e lei a questo si avvinghiò nella speranza volesse dire qualcosa.
"Lo vedi Naos, insite, potrebbe cercarsi un'altra da scopare eppure insiste con me, vuol dire che gli importa."
Le rise in faccia e poi la sua voce iniziò a cambiare di nuovo, aveva uno sguardo da lupo assetato di sangue.
"Sei patetica e ridicola, lui è un disperso, i dispersi stanno con le persone non perché vogliono stare con le persone ma perché non vogliono stare con se stessi se no inizierebbero a rendersi conto di quanto siano vomitevoli, non si lasciano fino a che non sono sicuri di avere già un'altra relazione a cui passare subito dopo e questi mettono le corna a raffica ai loro compagni perché non significano nulla.
Sei un oggetto, tu vali quanto il tempo per scoparti e ora che ha avuto quello che voleva perché tu sei stata così stupida da darglielo. Appena vedrà che sei un minimo impegnativa, ti butterà via come il preservativo che ha usato l'altra sera o meglio che avrebbe dovuto usare."
Nella sua brama di sangue la azzannò al punto da ucciderla e la uccise.
Scoppiò a piangere ancora, poi morente tentò di nuovo di salvarsi.
"Lui ha sofferto molto."
Ma sbagliò.
Il suo sguardo prese fuoco, aveva la bocca chiusa ma si vedeva che stava serrando i denti dalla rabbia e mi fece venire i brividi: "Che tenera che sei, dolce, ti do una notizia incredibile testolina di cazzo, tutti soffrono al mondo, tutti, chi più chi meno, chi per una morte chi per un brutto voto, il dolore è una livella che accomuna e segna tutti ed è il dolore che qualifica le persone: dispersi e spezzati.
Lui ha sofferto ?
E questo lo giustifica ?
No, ma lo qualifica.
Non è quanto hai sofferto ma come hai reagito.
C'è chi si piange addosso e decide che deve far soffrire gli altri tanto quanto ha sofferto lui, perché non è giusto che gli altri stiano bene e c'è chi decide che nessuno dovrà soffrire così.
Il dolore ti rende buono o cattivo."
La uccise di nuovo.
"Ho paura che se viene qui e se viene a parlarmi poi io cedo di nuovo e verrà, chiedi a Nick, tutte le volte che ho cercato di lasciarlo poi lui veniva qui a riprendermi e io non riuscivo a dirgli di no."
Il ragazzo sapeva come prenderla, aveva tanta esperienza con le ragazze, sapeva cosa volevano sentirsi dire e non mollava, sembrava invincibile.
Maia sempre più disperata e io sempre più impotente.
E poi...
E poi lui si mise in salotto con le gambe incrociate e gli occhi chiusi, rigido quasi in posizione di meditazione.
"Maia, cosa sta facendo ?"
"Non lo so."
Aprì gli occhi, li spalancò e sorrise. "Dammi il telefono."
Glie lo diede e lui scrisse un lungo messaggio dopodiché lo inviò e lanciò il telefono sul divano.
Sorrise e compiaciuto si gettò sull'altro divano.
Noi immobili, "cosa hai fatto ?", chiese lei.
"L'ho spezzato."
Andammo a prendere il telefono e leggemmo ciò che aveva scritto.
"Non hai capito, bimbo, tutte le volte che sono stata in difficoltà hai sempre trovato il modo di farmi sentire ancora peggio, ogni volta che avevo bisogno di te tu non c'eri.
Nel tuo insistere risulti solo ridicolo e patetico, trovati un'altra puttanella da scoparti, con me hai chiuso, sei il nulla.
Quindi vieni pure tutte le volte che vuoi a bussare alla mia porta, presentati in groppa ad un elefante con una parata e uno striscione, fai quello che vuoi, ma io non arriverò mai a odiare me stessa al punto da ritornare con te."
Cazzo.
Ha praticamente buttato giù un palazzo per uccidere una formica.
"Adesso puoi fidarti che non ti risponderà e non si presenterà." E poi se ne andò via, senza dire altro, perché non serviva altro. Maia si gettò tra le mie braccia in cerca di conforto eravamo tutti provati dalla serata.
"Maia, si insomma, mi dispiace, è stato brutale."
"Lui è così Nick, lui non conosce mezzi termini."
"Però non ti preoccupare, sembra sapere quello che fa." "Posso restare un altro po'?"
"Voglio vedere se mi risponde."
"Ma certo."
"Sono stata una stupida, credevo sarei riuscita a cambiare quel coglione ma ha ragione Naos, è un disperso e non si salva." "Alla fine, Maia quale è stata la tua colpa? Credere. Solo questo.
Però ti aspettavi che da un melo sbocciassero pesche, tu hai degli ideali a differenza di quello, tu vuoi una pesca."
Mi sorrise si tranquillizzò, mi diede un bacio sulla guancia e poco dopo se ne andò.
Io rimasi sveglio a lungo quella notte e il giorno dopo andai a fare colazione con Naos.
Sembrava spento, scarico, assonnato.
"Non hai dormito ?"
"No, per niente."
"E perché ?"
"Ero preoccupato che lui le scrivesse."
"Lo ha fatto ?"
"No, non lo ha fatto."
"Bene, bene."
Come faceva ad essere così paradossale ?
"Sai, sei stato cattivo ieri sera, con tutti."
"L'hai consolata ?"
"Si."
"Bene, bene."
"Hai capito cosa ho detto ?"
"Dici che sono il cattivo ?"
Si tolse gli occhiali e per un secondo riaccese lo sguardo nonostante la stanchezza...
"Dipende chi racconta la storia."

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L'assoluta
RomantikaChe cos'è che distingue l'amore dall'infatuazione? Nick tornato per le vacanze estive nel suo paese d'origine fa degli incontri destinati a cambiargli la vita. Divenuto testimone di un amore che non è, forse, sempre in grado di comprendere, inizia a...