Five

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P.o.v. Nicole

Venerdì

Erano finite le cinque ore...ora era arrivato il grande momento di affrontare la mia più grande paura, cioè far una brutta figura davanti al ragazzo che mi piaceva Luke...e ad altra gente, ma quella non mi interessava più di tanto, mi fregava di quello che avrebbe potuto pensare il biondo se avessi sbagliato qualcosa.

Mi stavo dirigendo tranquillamente, verso l'aula di musica quando qualcuno mi fermò chiamandomi, lui, "Nicole" mi girai di scatto "Luke" mormorai con voce flebile

"andiamo assieme?" mi domandò "okay" mi limitai a dire per poi essere raggiunta dal ragazzo, che un attimo dopo me lo ritrovai di fianco a me.

Una volta dentro vidi che c'erano una quarantina di ragazzi, tra cui me e Luke

Mi sedetti in una sedia che trovai appena entrata e aspettai l'arrivo dell'insegnate, vicino di me si era seduto Luke, e poco dopo io e lui iniziammo a scherzare fin a quando entrò la professoressa.

****

Alla fine, non era andata così tanto male, per niente, era come il solito...mi ha dato il testo di cui dovevo cantare con altri quindici ragazzi e ragazze e poi abbiamo provato.

Mentre Luke, ha dovuto suonare la chitarra con un altro brano musicale, devo dir la verità suona da dio, la chitarra, lo posso assicurare di persona.

E come se lui e la chitarra, sono una sola cosa quando lui inizia a suonarla.

Per il resto quel'ora era passata velocissima, e ho conosciuto anche altre ragazze che non le avevo mai viste fin ad ora...

All'inizio io e Luke parlavamo e scherzavamo ma poi sono arrivati i suoi amici e non abbiamo più parlato, ci eravamo divisi di nuovo in due gruppi diversi, un po' ero arrabbiata che lui stesse con i suoi amici, ma non più di tanto dato che era normale che dovesse succedere, ma quei dieci minuti che avevo chiacchierato con lui mi sono bastati.  

"Allora com'è andata?" mi domandò Rachel 

"Bene, devo imparare a memoria due o tre brani, ma non sono l'unica..." spiegai

"No, io intendo com'è andata con Luke" mi precisò la domanda che mi aveva posto circa tre minuti fa, più o meno.

"abbiamo parlato per dieci minuti e poi sono arrivati i suoi amici e come sempre ci siamo divisi in due gruppi differenti"

"com'è stato? Come la prima volta che lo hai conosciuto?" mi chiese...beh non era uguale, ormai non era lo stesso effetto della prima volta, ora ero a mio agio parlare con lui.

Invece la prima volta, ero impacciata a parlare con lui, non riuscivo a formulare una frase di senso compiuto.

"No, normale...ad esempio come sto parlando con te, Sai come essere già amici" cercai di rispondere meglio che potevo, e lei si limito ad annuire

"e quanto durerà questo progetto?" mi domandò curiosa 

"sei settimane e ogni giovedì alle 14'00 ci dobbiamo presentare lì, per un'ora, e si comincia dalla prossima settimana...e alla fine dovremmo esibirci davanti a tutta la scuola, quindi quel giorno salteranno circa due ore e mezza di lezione" la informai.

Sicuramente pensò che quel giorno doveva cadere di mercoledì così le due ore di biologia potevano saltare...dato che non era una materia che gli interessasse molto.

"ah bene, e quindi rientrerai a casa alle 13'00 e poi ritornerai a casa alle 14'00?"

"no, chiederò a mia madre se posso mangiare fuori così, non farò avanti indietro troppe volte"

"invece te? Mentre non c'ero cos'hai fatto?" chiesi con un po' di curiosità

"tenere a bada mio fratello, ti basta come risposta?"

"basta e avanza...dato che so quanto ti possa far impazzire in una sola ora, e già tanto che sei sopravvissuta" dissi con tono ironico. 

"Comunque c'era anche Nicolas?"

"lasciamolo stare, è solamente uno stronzo" 

"non ti ho chiesto di definirmi cos'è, ti ho chiesto se c'era" 

"per fortuna no e non ci tengo a vederlo e a sentirlo, dopo quello che ha fatto, ora possiamo cambiare argomento?" domandai seccata 

"si, ma ricordati che tu ci stavi con quello lì."

"lo so, ed è stato il più grande errore della mia vita, in quei mesi non so che mi prendeva"

"la risposta è che eri innamorata di uno stronzo, stessa cosa ti sta succedendo con Luke"

"Luke non è uno stronzo...e dolce avvolte, quando lo vuole essere, se mai è stupido perché si fa trascinare facilmente dalle stupidaggini altrui" presi le sue difese, anche se lo conoscevo poco, e dai messaggi che mi scriveva si nascondeva un ragazzo dolce, ne ero più che convinta, era la verità sotto, sotto lui era un ragazzo dolce.

"mah, a me non sembra, ne dubito che lui sia dolce, ogni volta che lascia una ragazza se ne frega...e non ha nessun rimpianto, ti stai sbagliano Nicole"

"Quella che si sbaglia sei tu, perché se qualcuno non ha rimpianto significa che nasconde i suoi sentimenti per non essere illuso da qualcuno..." terminai di dire anche se lei continuava ad accusarlo, ma se lei avrebbe letto la conversazione tra me e lui non potrebbe più dir niente, ma io lasciai stare, non volevo che qualcuno a parte Lisa sapesse che io gli scrivevo.

Holà

Ecco il quinto capitolo spero che vi piaccia...

-Se avete consigli sono i ben accettati per migliorare la storia

Può darsi ma non è detto che più tardi verso sera pubblichi anche il sesto capitolo, dato che c'è l'ho già pronto e sfornato, e dovrei cliccare solamente il pulsante con su scritto pubblica

Vi amo
Al prossimo capitolo

-Gioia




Andrei contro tutto pur di avere lui~Luke Hemmings~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora