P.o.v. Nicole
Mercoledì
Mi svegliai a mal voglia, oggi non avevo per niente voglia di presentarmi a scuola...non ero stanca ma il tempo non era dei migliori e non mi dava molta grinta per alzarmi dal letto.
Ma oltretutto mi alzai e iniziai a prepararmi, sarebbe stata una lunga giornata, e questo pomeriggio sarei dovuta andare da Rachel.
Presi una maglia a maniche corte con una scritta con su scritto "Love me" e una felpa di color nera e i jeans grigi.
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"Che palle di tempo" sussurrò Rachel, fissando la finestra accanto al suo banco
"già" dissi
Poco dopo suonò la campanella, perfetto dissi sarcastica, ci aspettano dieci minuti di ricreazione nel corridoio, e non potevo nemmeno vedere Luke, perché la sua classe si trovava al secondo piano, e i professori non lasciavano che gli alunni andavano su e giù per la scuola.
Io e Rachel ci recammo nel stesso posto dove stavamo sempre quando non si usciva, cioè davanti alle scale che si saliva al secondo piano.
"Odio quando piove, non potrebbe non piovere mai? Ed essere sempre caldo!" si lamentò Rachel
"io non ci posso far nulla" dissi, e abbassai lo sguardo e fissai un punto definito del pavimento
"guarda chi arriva, se le va proprio a cercare il tuo ragazzo" mi informò Rachel, e io alzai lo sguardo per vederlo.
Lo guardai e notai che come stava dicendo un secondo prima Rachel, stava scendendo le scale con tranquillità, e si stava avvicinando verso di noi, anche se sapeva fin troppo bene che non poteva farlo, ma a lui gli piaceva disubbidire alle regole, in poche parole era ribelle.
"lo sai che non potresti venire qua giù." lui fece spalline e poco dopo rispose "Io vengo giù per andar a trovare la mia ragazza e lei mi rimprovera, se sapevo restavo la su" concluse di dire, e Rachel si alleo con lui
"è venuto qua giù, e tu nemmeno lo saluti e già lo rimproveri?! Ma si vede che non noti le piccole cose che fa per te, se le va a cercare per stare con te e tu che gli dici di tutto, non aggiungo altro" disse Rachel guardandomi disgustata e notai Luke che l'adorava per averlo difeso, stava diventando bipolare o cosa?
"okk, come va?" cambiai argomento, perché non c'era senso a continuare questa discussione. Perché come avevo già capito sarei stata io in torto
"be.." non fini nemmeno di parlare che qualcuno lo richiamò.
"Hemmings che ci fai qua? Non dovresti essere al secondo piano" domandò il nostro professore di matematica, il professor Richards...e di conseguenza Luke si girò verso il professore.
'Te lo avevo detto' dissi tra me stessa, riferendomi a Luke, come se mi avesse letto sul pensiero
"be, vede prof. volevo sgranchirmi le gambe, e ho pensato perché non andare al piano inferiore?" rispose Luke, prendendo in giro il professore, e non era la prima volta che rispondeva con sarcasmo hai professori.
"Fila di sopra, e dopo starai un ora in detenzione" concluse il professore, e Luke fece spalline e si avvio verso lo sguardo del professore, ad un tratto si girò "e se non volessi?" domandò per provocare il professore.
"Se preferisci andare in presidenza" rispose il professore.
Stava diventando un tira e molla tra i due, Luke ci godeva a far incazzare i professori, ma i professore ci mettevano poco ad abbassargli le ali, avvolte.
"No, se ci passa oggi, me la saluti da parte mia" disse Luke e si avvio al secondo piano, poco dopo il professore se ne andò.
"Ve lo avevo detto" dissi
"É stato troppo divertente, voglio che succeda un altra volta" confesso Rachel
"Non succederà più. È già in detenzione per un ora, non voglio che rischi la sospensione"
"Ma se nemmeno i professori riescono ad abbassargli le ali, tu pensi di riuscirci? Ma dai, Luke ha la testa dura e non gliela farai cambiare idea, e a da quello che noto gli piace restare in punizione" disse Rachel, mentre ci avviamo in classe perché erano già passati i dieci minuti di ricreazione.Mancavano due ore e saremmo uscite da scuola, e mancavano tre ore per Luke, e per lui sarebbe state tre ore molto lunghe, a meglio precisare sarebbe stata molto lunga quel'ora di detenzione, per il suo carattere, ed era sicuro che avrebbe risposto o si sarebbe cacciato in altri guai.
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P.o.v. Luke
Mi stavo avviando verso la stanza della detenzione, ormai sapevo a memoria la strada, potevo andare anche a occhi chiusi, ormai era una mia abitudine entrarci ogni volta che finivo l'ultima lezione della giornata.
Ora mi aspettava un'ora con quel professore di matematica che potrebbe anche andar in pensione dato che sta dando i numeri per la sua età.
Dato che l'ultima volta non si era nemmeno ricordato che aveva lezione con noi e se ne é stato pacifico a casa a dormire, per fortuna che delle volte la preside rompe anche hai professori, e lo aveva chiamato a casa, e gli ultimi dieci minuti di lezione si é presentato a scuola.
"Hemmings vatti a sedere in un banco, e non vagare per l'aula" disse con un tono incazzato.
Notai che c'erano altri ragazzi con me, per lo più quelli della quarta e quinta, i soliti.
Avevo voglia di farlo incazzare, per fargliela pagare per prima, e le mie parole uscirono appena aprì la bocca "nervosetto oggi? Beh se voleva poteva anche star a casa...sa preferivo anche io, almeno la preside questa volta l'avrebbe licenziato" lo sputtanai per la questione di pochi giorni fa. E alcuni ragazzi iniziarono a ridere, lui alzò lo sguardo e mi guardò negli occhi 'vuole giocare? Allora il gioco abbia inizio'
"Hemmings stia zitto, è l'ultima persona che potrebbe dire qualcosa in questa scuola, dato che i suoi voti sono scarsi, mai visto un alunno peggior di lei, e si ricordi che quest'anno ha già avuto due sospensioni, e ne manca una per farla ripetere l'anno" mi ricordò per la millesima volta il suo discorsetto che mi diceva ogni volta che aveva l'occasione.
I ragazzi non vedevano l'ora che io gli dicessi altro, si divertivano, e io mi divertivo a farlo incazzare. Ero uno dei pochi ragazzi che riuscivano a tenere testa hai professori.
"Beh anche se venissi bocciato non ne farei una tragedia sa, l'unico che ci rimette è lei che mi dovrà sopportare un anno in più" dissi e lo spensi.
Non sapeva cosa aggiungere, non poteva ripetere le stesse cose più volte, non aveva senso, e io avevo molta più roba di lui per farlo innervosire.
"Allora prof. quando pensa di andar in pensione?" domandò un ragazzo dietro di me.
Notai gli occhi del professore inscurirsi si stava veramente incazzando, "sicuramente prima di lei, quando andrò in pensione lei sarà ancora qua."
Ciao,
·cosa ne pensate del capitolo?
·Come sempre se avete consigli li accetto volentieri...
-Vi voglio bene❤
-Gioia
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Andrei contro tutto pur di avere lui~Luke Hemmings~
FanfictionNicole é una semplice ragazza,dolce ma allo stesso tempo acida...Non si fida più dei maschi per via dell'ultima relazione con il suo ex che poi l'ha tradita. Luke Hemmings é uno dei soliti ragazzi stronzi, belli, che bevono, fumano, e frequentano br...