Eighteen

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P.o.v. Nicole

"Quindi ragazzi, la prossima volta è l'ultima lezione che avremmo, cercate di perfezionare tutto" spiego la professoressa prima che noi uscimmo.

"Dove vai?" mi domandò Luke vedendomi uscire dal cancello senza aspettarlo.

"a casa perché?"

"vuoi venire da me?" mi domandò "beh se non disturbo" risposi e lui mi fece segno di seguirlo.

****

Gli occhi di Luke non la smettevano di fissare i miei nemmeno per un secondo, e io non la smettevo di pensare ha quello che ci aveva raccontato mia madre il giorno prima.

"Secondo te, io e te ci lasceremmo mai un giorno definitivamente...come è successo a mia madre?" domandai, ero preoccupata, e lui lo aveva intuito solamente guardandomi nei occhi, che probabilmente da quel celeste, si erano trasformati in un azzurro scuro, freddo.

"No, perché se tu non ci fossi al mio fianco, non riuscirei a vivere, e non sopporterei vederti con qualcun'altro che non fossi io, vederti abbracciata con un'altro ragazzo, vederti sorridere grazie a qualcun'altro che non sarei io" rispose e il suo tono era più sincero di sempre, in quel momento era come se la spina del cervello si era staccata e avesse iniziato a parlare con il cuore.

"ti amo e questa volta non ti mollerò per niente al mondo" concluse di dire, e io mi avvicinai alle sue labbra e lo baciai

"ti amo" dissi fra le sue labbra, prima di iniziare a giocare con quel oggetto metallico che aveva fra le sue labbra.

Le sue mani si spostarono dai miei fianchi fino ad arrivare alla mia testa, e da lì iniziò ad accarezzarmi i capelli, mentre il bacio stava diventando sempre più appassionale.

Le sue labbra si spostarono dalle mie labbra e iniziarono a scendere nel mio collo, iniziò a succhiarmi la pelle, per poi lasciare tanti succhiotti, questo era il suo marchio, io appartenevo a lui, e gli sarei per sempre appartenuta.

"Luke, sono ritornata" gridò una voce che ci intruppò. Probabilmente era sua madre, dato che la voce apparteneva a una donna.

"vieni" mi disse Luke, prendendomi per mano e ci dirigemmo verso il salotto.

"sono qui" disse Luke, quando vide sua madre vicino a lui.

Poco dopo sua madre si girò verso di noi, e per un secondo sposto lo sguardo da Luke a me, sua madre stava per aprire bocca ma Luke la bloccò "lei è Nicole, la mia ragazza" spiegò e sua madre mi guardò una seconda volta e mi sorrise "piacere" dissi rivolgendogli la mano che un secondo dopo me la strinse.

"Piacere Liz, sono la madre di questo casinista, che perde sempre tutto" si presentò e mi scappò una risata. 

"Per ora non ho perso la mia ragazza" si intromise Luke, per poi abbracciarmi da dietro. "ci mancherebbe altro, poi un'altra ragazza non la trovi" scherzò sua madre.

"Ora vi lascio che devo correggere dei compiti..." rispose e io rimasi perplessa che compiti?

"che compiti?" domandai, curiosa, fin troppo direi."beh vedi, insegno in una scuola e sono una professoressa di matematica" mi spiegò, per poi avviarsi in un tavolino.

"noi siamo in camera" Luke averti sua madre, per poi prendermi per il braccio e portarmi via.

"non sapevo che tua madre fosse un insegnante di matematica" dissi con tono molto sorpreso.

"ahaha, già quasi nessuno lo sa, ed è la seconda materia dopo a musica in cui vado molto bene" si vantò.

"a dove eravamo rimasti?" mi domandò sorridendo, per poi prendendomi per i fianchi e farmi sbattere dolcemente contro il muro, e se ne approfitto per baciarmi.

****

P.o.v. Luke

Due ore dopo...

"è una bella ragazza la tua nuova fidanzata" mi informò mia madre.

"già" dissi guardando lo schermo del mio cellulare aspettando una sua risposta che non tardò ad arrivare.

"e lo si nota dai suoi occhi che ha occhi solo per te, è innamorata di te, e penso che sia quella giusta" disse mia madre la sua opinione.

"anche io, è semplice, e dolce e allo stesso tempo è identica a me e mi riesce a capire..." spiegai le mie motivazioni.

"è quasi identica a quella ragazza, come si chiama, Natascia"

"ti sbagli, non hanno niente di uguale, lei la supera di tanto" dissi e mia mamma sorrise e si avvicinò a me per poi spettinarmi i capelli con la sua mano. "il mio piccolo Luke innamorato" disse ridendo

"non farlo mai più" dissi, rivolgendomi a quello che aveva appena fatto.

"ma perché io non lo posso fare e lei lo può fare? Guarda che vi ho visto prima" mi domandò curiosa.

"perché lei è la mia ragazza e può farlo, tu sei mia mamma e non lo puoi farlo" risposi per poi leggere un altro messaggio che mi aveva inviato la mia ragazza. 

"Luke è cotto" disse mia mamma quando fu lontana da me, pensando che non la sentissi, invece la senti ma non gli risposi.

Da Nicole: indovina cosa è successo poco tempo fa?

A Nicole: non lo so? Dimmelo tu

Da Nicole: mia madre è riuscita a convincere mio padre a farti conoscere e...

A Nicole: e.. Cosa?

Da Nicole: Domenica sera, alle 20:00 sei stato invitato a cena da noi, per conoscere mio padre e viceversa...

A Nicole: Grandioso. Allora se riesco a convincere tuo padre di essere un bravo ragazzo, lui mi lascerà frequentarti (anche se lo sto già facendo?)

Da Nicole: Si e non vedo l'ora!

A Nicole: Quindi conoscerò anche tua sorella?

Da Nicole: evidentemente... 

A Nicole: Perfetto. 

Da Nicole: per favore, quel giorno non fare figure di merda, o dire tante cazzate come ieri ok? Perché mio padre se ne accorge subito. 

A Nicole: quindi se mi chiede che lavoro fa mia madre?, non dovrei dire che fa la professoressa di matematica? Perché non ci crederebbe?

Da Nicole: no, saresti visto più di buon occhio. Ma non dire tipo che in biologia o in altre materie hai dieci o cazzate di questo genere...okay?

A Nicole: okay. Speriamo bene. Ora vado a dormire che sono stanco, notte principessa❤

Da Nicole: Notte cucciolo❤

Eccomi

Come promesso ho pubblicato il capitolo.

Spero che vi piaccia.

(Se ci sono errori correggerò domani)

Se qualcuno pensa che tra poco finisca la storia si sbaglia.

Vi amo

-Gioia



Andrei contro tutto pur di avere lui~Luke Hemmings~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora