Twenty-four

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P.o.v. Nicole

Martedì avremmo eseguito tutti i 3 brani che avevamo imparato tutti, tranne una persona che 'stranamente' si era ritirata è quella persona era Luke.

Aveva parlato con la professoressa un momento prima che 'noi', intendendo i ragazzi che frequentassero questo progetto entrassimo.

Non capivo il perché avesse abbandonato tutto, non avrebbe mai abbandonato la passione per la chitarra, e se lo avesse fatto solamente per non vedermi aveva fatto una grande cazzata.

Aveva abbandonato questo progetto per non vedermi...forse perché pensava che mi avesse dato fastidio di vederlo.

Si ammetto che ero incazzata con lui, ma dentro di me non sentivo un odio profondo verso di lui...anzi mi mancava già da un giorno lui e i suoi abbracci.

P.o.w. Luke

La musica mi aveva sempre aiutato a superare i momenti più duri della mia vita, ma in questo momento neanche essa riusciva a farmi dimenticare di lei...

Passeggiavo lungo la spiaggia, ormai era diventata un abitudine venire quasi ogni giorno qui...questo posto in qualche modo mi rilassava e mi faceva scivolare ogni mio piccolo problema via.

Ma oggi niente mi aiutava, nemmeno questo posto, non era il massimo passeggiare per qui vedendo delle coppiette mano nella mano che passeggiano...

Mentre io non ero più un ragazzo felice come lo ero...due giorni fa, ero da solo, senza qualcuno che mi faceva star bene e in ogni situazione mi faceva comparire un sorriso lungo il mio viso.

Presi dalla tasca dei miei pantaloni il mio cellulare per vedere se mia madre o mio padre mi avessero chiamato.

E per qualche secondo fissai il mio blocco sfondo del mio cellulare, in cui raffigurava me e lei che ci baciavamo e quella foto mi diede un altra pugnalata nel cuore, poco dopo sbloccai il mio cellulare rivelando un messaggio di mia madre.

****

Domenica

"vuoi?" mi domandò Calum porgendomi un pacchetto di sigarette.

Annui e ne presi una poco dopo la accesi con l'accendino.

Anche se non fumavo più da quattro settimane, mi ricordavo ancora come si fumava.

"cos'è che è successo?" mi domandò Calum facendo il finto tonto, come se non sapesse niente.

"Non fare il finto tonto dicendomi che non sai niente...Ormai lo sa tutta la scuola" dissi facendo uscire dalla mia bocca il fumo grigio.

"So solamente che ti ha lasciato, ma non so il motivo" si giustificò

"Colpa di quel cretino di Nicolas che non sta mai zitto" risposi per poi rimettermi la sigaretta tra le labbra.

"Non pensavo che ti saresti ridotto così, solamente per una ragazzina" disse per poi fissare da capo a piedi le mie condizioni.

Non ero ridotto così male come lui diceva, avevo solamente i capelli spettinati perché non avevo voglia di pettinarmi, e non chiudevo più occhio e di conseguenza i miei occhi stavano diventando sempre più rossi e si erano formate le occhiaie sotto all'occhio.

"Forse perché tu non capisci quanto lei abbia sconvolto la mia vita da punto in bianco?!" risposi e la mia risposta risultava un po' scontrosa appena usci dalla mia bocca.

"okok calmati" mi disse Calum prendendo il suo pacchetto di sigarette e per poi metterselo in tasca ma lo bloccai con la mia mano.

"Dammelo, che sicuramente mi servirà, adesso" dissi e lui mi annui per poi lasciarmelo prenderlo.

"Per questa volta non te lo faccio pagare ma se la prossima mi chiedi un'altro pacchetto te lo faccio pagare" mi disse e io annui.

"ora è meglio che vado" dissi alzandomi dalla sedia in cui un attimo fa ero seduto e buttare la cicca della sigaretta nel portacenere.

"Okay, allora ci vediamo Hemmings" disse Calum, per poi avviarmi alla porta d'entrata di casa sua e uscire.

****

Giorno successivo

Le ore passavano molto lente oggi, erano solamente passate due ore tra cui una era ancora in corso, e me ne aspettavano ancora tre, ma per fortuna quelle tre ore avevamo supplenza dato che il professore di matematica aveva domandato alla preside un giorno libero dato che doveva sbrigare alcune cose.

Mentre la professoressa di diritto spiegava un argomento alquanto noioso e poco interessante io guardavo fuori dalla finestra, per fortuna non si era ancora accorta della mia disattenzione dato che ero in ultima fila e di conseguenza non si vedeva.

Fuori dalla finestra non c'era nulla di interessante, ma sempre meglio di assistere a quella lezione.

Intanto che io stavo fissando il paesaggio che ormai lo conoscevo a memoria nella mia mente mi stavo chiedendo come sarebbe stato presentato quel progetto che avevo disdetto pochi giorni fa.

"Hemmings" mi richiamò la professoressa che aveva notato un secondo fa che ero distratto dalle sue spiegazioni.

"si?" domandai.

"se si ritrova un quattro nella prossima verifica non mi chieda come mai..." mi informò la professoressa prendendo di nuovo il libro di diritto di nuovo fra le mani.

"Certo, ma stia sicura che non gli chiederò come mai il quattro nella verifica, dato che ormai so che lei non sa spiegare bene, e quasi quasi la classe si addormenta alle sue spiegazioni" replicai

"forse perché lei non sa nemmeno il perché è a scuola e cosa deve fare?"

"Vede avvolte mi capisce...non capisco il perché alle otto del mattino mi devo svegliare e presentarmi in questa struttura e subire cinque ore di noia e di gente come lei che parla, parla, parla" dissi scherzando e alcuni miei compagni di classe iniziarono a ridere.

"La smetta che io non devo perdere tempo, devo spiegare una lezione, e se lei non è interessato può pure dormire" replicò la professoressa alquanto incazzata da quello che potevo costatare dal tono di voce.

Eccomi.

Allora vi avviso che tra 11 capitoli la storia avrà termine.

Non so se fare un Seguel dopo...Fatemi sapere se ne vale la pena

Poi wow anche le vacanze stanno avendo termine, quanto veloce passa il tempo.

Io inizierò scuola il 14 settembre e da lì in poi non so quanto spesso potrò aggiornare le storie che ci sono e quelle che verranno...

Ora vi ho detto tutto, quindi e meglio che mi dilegua.

Al prossimo capitolo

Vi amo, e grazie a tutte❤

-Gioia








Andrei contro tutto pur di avere lui~Luke Hemmings~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora