Capitolo 22: Il ballo del Cebbo

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Il giorno tanto atteso e agognato del ballo arrivò

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Il giorno tanto atteso e agognato del ballo arrivò.
Era il giorno 20 dicembre e fuori cadeva con fare leggero la neve che aveva coperto tutto il castello con il suo candore delicato ma al contempo pesante e opprimente.
Le lezioni quel giorno non si svolsero a causa della poca attenzione degli alunni prevista dal preside di Hogwarts che sembrava sapere tutto.
Infatti Kate ne approfittò subito -Emma mi accompagni a Hogsmeed a comprare un vestito per stasera?- io non ne avevo tanta voglia quindi negai il mio aiuto -Ma c'è l'hai già!- -Ti prego!- insistette lei -Ma...- -Ti pregoooo- mi supplicò ancora, fu così che decisi di accettare quella proposta per nulla allettante.
Ci vestimmo come delle cipolle, avevo un maglione di lana con sotto una maglietta a maniche lunghe e il piumino mentre i miei pantaloni a zampa non mi tradivano mai; ai piedi avevo degli anfibi neri simili alle dottor martins che però non potevo permettermi.
Quando anche Kate fu pronta presi la mia borsetta con un libro e il portafoglio e uscimmo in mezzo al bianco meraviglioso della neve.
Il vento era calato dai giorni precedenti ma il freddo no, per niente e io non ne ero certo triste; ma non era questo a rendermi nervosa ma il fatto che Kate avesse dovuto decidere l'ultimo giorno prima del ballo che il suo vestito non andasse più bene.
-Kate però ti devi sbrigare cavolo- dissi irritata mentre si fermava a salutare tutti i suoi "amici" uno per uno, -Si hai ragione scusa dai andiamo- disse prendendomi sotto braccio con un sorriso e dirigendosi nel negozio dove aveva preso il vestito precedente.
-Buongiorno scusi sono venuta a riportare questo...- disse mentre io cominciavo a pensare ad altro e non ascoltare più quella conversazione naufragando alla fine nei miei tormentati pensieri.
Ero preoccupata, insomma speravo che il vestito che avevo io andasse bene anche perché tutti i vestiti che avevo visto erano tutti molto particolari e di colori scargianti.
Il mio per quanto dal mio punto di vista stupendo ma era oggettivamente abbastanza semplice.
Kate nel frattempo si provò circa 5 vestiti diversi, tutti molto belli ma non mi piacevano i colori.
Ne provo uno verde oliva terrificante che le feci scartare come quello successivo giallo senape, veramente un dolore agli occhi.
Ne provo uno fucsia ma non le si abbinava bene con gli occhi chiari aveva un che di strano quel colore, ne scelse alla fine uno rosso molto particolare, non era di mio gusto ma era molto bello e le stava d'incanto.
Tornammo al castello tutte infreddolite anche se ci eravamo fermate ai Tre manici di scopa per bere una burrobirra, ovviamente offerta da Kate per ringraziarmi della pazienza.
Ci rilassammo il pomeriggio insieme nella sala comune davanti al fuoco, mentre però parlavamo tranquillamente del più e del meno a Kate venne l'angoscia.
-Ma se non sappiamo più di cosa parlare?- disse agitandosi sul divano -Ascolta se non sapete più cosa dire state in silenzio Kate guarda che non succede niente sai?- dissi tranquillizzandola io con fare paziente -Ok va bene allora staremo in silenzio nel caso capitasse- -Si brava- dissi ridendo -E se lui provasse a baciarmi e...- -Late si vedrà sul momento hai capito! Queste cose non le può prevedere o decidere prima- dissi io prendendole la mano -Ascolta amica mia stai tranquilla so che è difficile ma te lo chiedo...- insistei.
Lei fece un profondo respiro e mi sorrise -Ti voglio bene Emma- -Anche io Kate...-.
Facemmo le nulla facenti fino a 4 ore prima del ballo nelle quali iniziammo a prepararci, io andai in doccia per prima siccome ero la più veloce e uscii nel giro di 10 minuti.
Kate ci andò a ruota mentre io ancora tutta agghindata con l'asciugamano tra i capelli mi indossavo il vestito.
Fu allora che mi asciugai i capelli per non bagnare il vestito e poi mi preparai al trucco.
Quella sera mi preparai a puntino.
Il mio abito era verde scuro, lungo fino giù poco prima dei piedi, scollato anche se non ero una persona da scollature e spalline, aveva la vita stretta e la gonna si allargava andando vesto il basso creando delle pieghe molto belle, aveva delle decorazioni molto leggere d'argento un po' particolari sul giro vita che avevo aggiunto io successivamente, era davvero stupendo.

Severus Piton: Innamorata di un eclissiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora