Capitolo 28: L'estate a villa Malfoy

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Fu un'estate tranquilla quella di quell'anno, senza colpi di scena degni di nota, la passai in fibrillazione per le ultime settimane che avrei dovuto passare con Draco, non nego che avevo un po' di ansia

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Fu un'estate tranquilla quella di quell'anno, senza colpi di scena degni di nota, la passai in fibrillazione per le ultime settimane che avrei dovuto passare con Draco, non nego che avevo un po' di ansia.
Come dovevo comportarmi?
Cioè sapevo che insomma, non era povero magari aveva un protocollo che io non sapevo!
E con i genitori?
Arrivò però il fatidico momento di trasferirmi da lui e le mie valigie erano pronte e cariche per il viaggio.
Bullet aveva consegnato la mia lettera di conferma a Draco già una settimana prima e lui mi comunicò che sarebbe venuto a prendermi tramite la metropolvere.
La mia casa non aveva un nome, non so come le ville ad esempio quindi la soprannominai CASA BULLET, perché suonava bene.
Aspettai con impazienza l'arrivo che biondino che mi metteva un certa ansia, perché volevano dire iniziare a conversare e a non avere più le mie abitudini.
Quando dal camino sbucò Draco sorridente lo abbracciai, ormai mi ero abituata agli abbracci, -Emma allora sei pronta?- disse e io sorridendo, io annuii felice -Allora ti avviso... a casa mia ci sono i miei parenti, cioè mia zia in realtà è il problema e ti avviso è molto competitiva... e probabilmente ti chiederà un duello quindi stai attenta ecc... ma per il resto i miei non vedono l'ora di conoscerti- disse con una faccia un po' preoccupata -Va bene!- dissi facendo un respiro profondo allora prendemmo i bagagli e Bullet lo lasciai libero che ci raggiungesse in volo.
-Ah quasi dimenticavo... ho deciso di non farti entrare subito in casa perché ho pensato che fosse un po'... imbarazzante ecco- disse premuroso -Beh grazie davvero...- -Usciremo dal camino in cortile di casa- -Va bene-.
Entrammo nel camino insieme ai bagagli e preso per mano Draco lui fece il resto, -Villa Malfoy- esclamò monotono, poco dopo con un lampo verde, una strattonata alle budella eccoci nel camino di casa Malfoy, quello in cortile.
-Siamo in cortile... è parecchio grande e da piccolino mi sono anche perso- disse ridendo, -Ma stai scherzando?!- -No no faccio sul serio!-, io alzai gli occhi da terra e un maniero stupendo mi era apparso davanti.

-Wow

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-Wow... è bellissimo- riuscii a dire mentre lui si avvicinò per prendermi i bagagli dalle mani con fare galante -No lascia stare non sono pesanti- ma lui insistette e glielo lasciai fare.
Ci incamminammo per il giardino enormemente grande e stupendo, aveva delle siepi alte e maestose ed enormi che costeggiavano il viale d'ingresso, credo di aver visto anche un pavone bianco ma non ne ero sicura quindi rimasi zitta e non esternai il mio stupore.
Il verde di quella villa era un qualcosa di straordinario e assurdo allo stesso tempo, sembrava quasi soprannaturale.
Prima di arrivare alla porta d'ingresso, una signora dai capelli ricci e neri vestita in modo molto punk mi si parò davanti con fare piuttosto inquietante.
-Tu saresti la Watson giusto?- disse acida e con fare superiore -Si signora sono io- risposi tranquilla come se niente fosse -Beh è bella sai Draco, ma è potente?- chiese diretta a lui -Anche troppo- disse scherzando Draco un po' nervoso ma lei lo prese male -Davvero?- chiese diretta a me, io non risposi.
-Ragazza tira fuori la bacchetta e fammi vedere!- disse aggressiva dandomi un ordine diretto con una voce da pazza -No signora non lo farò... io non...- dissi tranquilla -Cosa succede hai paura?- chiese sadica -Questo mai...- dissi cupa, ma lei la sguainò con rapidità sorprendente sfidandomi, strinsi i denti e mi voltai verso Draco lui mi sorrise e mi incoraggiò, la accontentai.
Iniziò, la strega pazza, con dei colpi semplici e ben parati per tastare di che pasta ero fatta, ma ero brava e non a livelli da principiante, era evidente che non se lo aspettasse.
Allora incalzai la battaglia per renderla più interessante e lei si arrabbiò, attaccò con violenza e rapidità, io tranquilla ma concentrata paravo e ricambiavo a modo.
-Draco dai sconfiggila!- disse maligna sua zia cercando di barare, lui negò con convinzione l'intervento facendo una faccia disgustata, anche per un Serpeverde come lui era inammissibile.
-Lei è sleale!- dissi indignata con fare altero  -Io faccio quello che voglio a casa mia! Qui le regole le faccio io!- gridò e mi aggredì con più violenza chiamando a se, con un fischio prolungato e acuto dei lupi completamente neri e parecchio strani.
Ero arrabbiata e sdegnata dalla sua slealtà, ma fu allora che mi vidi costretta ad abbandonare l'idea di duellare con la sola bacchetta perché i lupi mi attaccarono alla spalle.
Mentre con la bacchetta tenevo a bada la mia sleale avversaria che aveva uno sguardo folle con l'altra mano feci levitare per aria quei strani lupi osservandoli curiosa.
Draco urlò incazzato e imbarazzato dal suo comportamento -Zia adesso basta mandali via! Sai anche tu che non è corretto!- ma lei presa da una follia omicida lo legò con delle corde e lo zitti all'istante.
Lei si concentrò su di me e rimase scioccata nel vedere di cosa ero capace e si spaventò leggermente, -Cosa fai?!- disse rabbiosa -Mi difendo- dissi tranquilla anche se ribollivo di rabbia -Adesso vi metto giù e dovete sparire!- dissi rivolta ai lupi anche se ero di spalle, li misi giù ma colsero l'occasione, siccome ero di spalle di attaccarmi, fu un grave sbaglio, con uno schiocco delle dita sparirono.
La zia di Draco rimase immobile con la bacchetta puntata su di me, io la guardavo con sguardo imperioso e terrificante da come Draco lo descrisse poi.
-Abbiamo finito, signora?- chiesi cortese con un tono fermo e irritato, lei mi squadrò dalla testa ai piedi impaurita e mi lasciò andare.
-Emma mi dispiace io...- disse Draco quando gli tolsi il bavaglio dalla bocca, io gli sorrisi slegandolo -Tranquillo... alla fin fine  mi sono divertita invece- dissi con un ghigno -Comunque quei lupi li ho solo teletrasportati da qualche parte, non sono morti ecco...- lui rise di gusto per la mia bontà e bravura.
Mi accompagnò dentro in casa e i suoi genitori mi accolsero con gentilezza nel salotto -Piacere Emma Watson- mi presentai sorridendo un po' in soggezione -Lucius Malfoy e questa è mia moglie Narcissa- e mi strinsero la mano con eleganza e con fare contenuto -Dai vieni ti accompagno nella tua camera- disse Draco e andammo nel piano superiore.
-Eccola!- disse con un gesto teatrale delle braccia, io sorrisi -Ma è bellissima!- e lui appoggiò i bagagli ai piedi del letto -Mettiti comoda- disse, io mi lanciai sul letto matrimoniale tutto per me, -La cena è verso le 20:00 ma appena vuoi sono qui accanto- disse cortese e uscì.
Era bellissima quella stanza, aveva un grande comodino accanto al letto, una piccola scrivania in legno di mogano immaginai perché era completamente nera.
Sistemai le mie cose, feci una doccia (avevo il bagno in camera), era parecchio grande e davvero ben arredato come tutto il resto della camera.
Finito la doccia aprii la finestra che avevo in camera, vidi Bullet arrivare in volo come un proiettile e gli diedi da mangiare appena si posò sul mio braccio, appena finì si addormentò nella sua gabbia.
Mi sdraiai sul letto per riposare un po' e un'immagine mi attraversò la mente due occhi neri che riconobbi subito, cercai di pensare ad altro ma non andavano via.
Sembravo essersi impiantati nel mio cervello senza uscire più, stavano crescendo dentro di me senza via di scampo.
Mi alzai e mi vestii: un jeans a zampa e una maglietta blu corta abbastanza aderente e andai a bussare da Malfoy, -Avanti!- disse io entrai e lo trovai con dei jeans blu a petto nudo -Draco! Cavolo venivo un altro momento!- esclamai, ma lui disse -Beh ti da fastidio?- io non risposi e mi sedetti sul suo letto.
Aveva un fisico stupendo osservai, era curato e chiaro quasi come una statua greca, lui si asciugò i capelli con un asciugamano scompigliandoli un po' poi con un gesto se li porto tutti indietro come al solito, -Allora che dici andiamo a fare un giretto?- chiese -Se ti metti una maglietta accetto!- dissi ridendo, lui se la mise e scendemmo in cortile.
Camminammo per un po' e discutemmo della sua famiglia e di quanto sia complesso gestire quello che fanno e le loro scelte che molte volte andavano contro le sue.
Io non raccontai niente, perché non avevo niente da raccontare, però fu un enorme incremento al mio sapere comprendere come poteva funzionare una famiglia diversa da quella di Kate.
-Emma devi sapere una cosa...- -Cosa?- -Beh ecco non so come dirtelo...- -Prova non ti preoccupare- dissi io posandogli una mano sul braccio, -I miei genitori e la mia famiglia sono Mangiamorte, fedeli a Colui Che Non Deve Essere Nominato- disse ad un certo punto, -Spero non cambierai opinione su di me per questo- lo guardai negli occhi tristi che esprimevano la disapprovazione per le loro scelte.
-Come faccio a cambiare idea...- chiesi -Beh io l'avrei cambiata probabilmente...- -Beh io no... voi siete delle brave persone con me, non mi interessa altro- dissi ferma per evitare ogni dubbio, non mi interessava chi era la sua famiglia con me erano stati gentili e mi bastava per capire che tipo di persone erano.
-Ho una casa un po' inquietante vero?- disse Draco ad un certo punto per sdrammatizzare il momento -Si un po'- confermai ridendo, lui mi prese la mano e cominciò a correre, -Dai Watson sbrigati!- disse, allora approfittai e cominciai correre sfogando tutta la tensione e lo superai, sì ero molto veloce.
Quando arrivammo al laghetto che aveva vicino a casa ci sedemmo sulla riva per riprendere fiato, -Oddio sono un po' vecchia per certe cose- dissi facendolo ridere -Ma smettila! Mi fai vedere qualcosa?- chiese lui indicando la mia mano che inconsciamente stava facendo volteggiare raso terra un sassolino, io sogghignai -Sei sicuro?- lui ridacchiò -Sicurissimo-, fu allora che l'acqua del laghetto esplose come per una bomba.
Afferrai l'occasione e la tenni contenuta in aria in un sbolla trasparente, forme geometriche che seguivano i miei movimenti si formarono creando giochi di luce bellissimi.
-Wow...- disse lui che stava ammirando la luce del sole filtrata dall'acqua, allora mi alzai e con un sorriso chiusi gli occhi e mi misi a fare i movimenti del Tai-chi che Amabiel mi aveva insegnato.
Sentii in quel momento una forte malinconia, mentre le mie braccia si muovevano con lentezza controllata, sentii i muscoli tonici del mio corpo giovane tirare e evidenziarsi.
La malinconia mi travolse risentendo la voce di Amabiel nella mia testa, ma la scacciai.
Draco rimase affascinato dai movimenti sinuosi che compivo e rimase a guardarmi senza dire niente, a parte che teneva la bocca aperta come un baccalà.
-Vuoi che ti insegni?- chiesi sempre ad occhi chiusi -Io! Ma ti pare... no non sono capace e...- -Ovvio che non sei capace non hai mai provato- dissi io ad occhi chiusi, -Ma se ti tirassi un sasso?- chiese lui ridendo, -Prova...- dissi io.
Lui sfidò la sorte e mi tirò un sassolino verso i piedi coperti dalle scarpe, con il piede lo calciai e mi volò direttamente in mano, -Riprova- dissi sempre con gli occhi chiusi, -Ma non è possibile come hai fatto! Non ci si riesce neanche ad occhi aperti!- esclamò lui -Concentrazione e connessione con tutto quello che mi è intorno- dissi -Riprova-.
Lui afferrò un sassolino un po' più grande e me lo lanciò vicino alla pancia ma io lo afferrai e glielo feci cadere sulle gambe, -Oh mio Dio! Non è possibile!!!- gridò alzandosi estasiato, -Voglio provarci anche io!-.
Gli insegnai dei movimenti molto semplici ma già lamentava male ovunque a causa della lentezza con i quali andavano fatti, -So che è complesso ma cerca di pensare solo ai rumori della natura intorno a te... bravo chiudi gli occhi- dissi mentre da seduto con le gambe incrociate provavo a farlo meditare.
-Emma non sento niente...- sussurrò, -Immagino... posso?- chiesi avvicinandomi con le mani alla sua pancia, annuì, -Respira da qui... forte...- dissi mentre compiva forti respiri, -Bene... vuoi sentire?- -Si...-.
Sentii le mie mani scaldarsi... i suoi respiri farsi profondi, -Senti...- sussurrai, poi un mondo si aprì dentro le sue orecchie, -Dio...- sussurrò.
-Cosa senti?- chiesi piano sapendo bene quella sensazione meravigliosa, -Tutto...- -Descrivimi cosa senti...- -Il movimento dell'erba che sembra sussurrare parole senza nome, il cavolo laborioso delle formiche che hanno un formicaio bene lontano da qui... sento...- si zittì, -Cosa senti...?- -Mia madre e mio padre... stanno parlando...- -Ascolta non scappare cosa dicono...- -Parlano di me... e dell'anno prossimo... Vogliono... farmi unire a loro- disse piano, -Ma tu cosa vuoi?- -Non lo so...- -Allora scoprilo- detto questo tolsi le mani dal suo corpo.
Lui aprì gli occhi e guardò nei miei color ambra -Emma...-, io sorrisi, -È stato bello vero?- -Stupendo...-.
Sentii da parte sua un'emozione forte, anche lui desiderio, scossi la testa non ascoltando la verità che mi stava assalendo, ero più di quello che vedevo in me.
Quando tornammo a casa mancava poco a cena e ci dirigemmo in cucina -Signora Malfoy vuole una mano ad apparecchiare?- chiesi con riguardo -Grazie cara ma abbiamo un elfo domestico che lo fa per noi- disse con un sorriso, io annuii -Beh ma se ha bisogno mi chieda pure va bene?- -Ti ringrazio cara, sei davvero un tesoro sai?- arrossii -Draco è fortunato ad averti accanto- disse poi.
La cena fu piacevole e serena trovai semplice conversare con loro, erano persone colte e aperte su molti temi mentre su altri no ma non li toccai.
Dopo cena io e Draco andammo in camera a farci i cavoli nostri, ci raccontammo un po' delle nostre esperienze, poi siccome c'erano delle candele sparse per la camera e Draco non aveva voglia di farlo le accesi e le tenni in aria creando un'atmosfera stupenda.
-Ma che cos'è??- disse di colpo Bellatrix la zia di Draco che era entrata in camera per chiedergli una cosa -Sono candele signora- dissi piano rispondendo alla domanda -Quello lo vedo ma come...- Draco intervenne -Si le tiene su Emma ti creano problemi?- disse sereno-Eh un problema zia?- insistette, lei rispose arrabbiata -Voglio sapere come fa!- -Non lo so signora viene così non lo faccio con la testa- lei mi guardò in cagnesco -Tu hai troppo potere dovresti darlo a qualcuno che ne può fare un uso migliore che accendere candele!- e detto questo uscì sbattendo la porta, -Mi dispiace Emma...- disse Draco frustrato -Ascolta non devi scusarti per il modo maleducato degli altri hai capito?- dissi mettendogli una mano sul braccio scoperto, lui mise la sua sulla mia e sorrise mesto e irritato.
Quella notte dormimmo insieme, lui non voleva che dormissi da sola con sua zia in giro pronta ad uccidere, allora si era proposto di coricarsi sul pavimento e lasciarmi il letto ma rifiutai.
-Non esiste! Il letto è grande e in due ci stiamo!- dissi categorica, lui sorrise -Ma te la senti?- -Malfoy cosa vuoi che mi faccia tu!- dissi prendendolo in giro -So che hai rispetto per la gente quindi io non ho problemi a dormire con te e poi siamo amici- dissi tranquilla con fare sereno, lui mi guardò e mi accarezzò la testa -Sei un angelo- poi si tolse la maglietta mostrando il suo fisico stupendo e rimase con i pantaloni della tuta e si coricò, io seguii il suo esempio rimasi con la maglietta e le mutande e mi sdraiai e poco dopo sprofondai nell'oblio dell'incoscienza.
La mattina dopo ci svegliò Bellatrix di soprassalto aprendo la porta con forza -Draco mi servi veloce sveglia... ma cosa ci fa lei qui?!- disse diventando rabbiosa di punto in bianco e noi ci svegliammo di colpo, mi accorsi che eravamo abbracciati io ero distesa su un fianco e Draco mi aveva avvolto nelle sue braccia, quando se ne accorse -Oddio scusa!- ma io lo tranquillizzai, insomma stavamo dormendo... scendemmo per colazione con tranquillità lui a petto nudo perché c'era caldo e io con la maglietta senza pantaloni.
...
Quelle settimane furono stupende erano tutti molto carini con me, a parte Bellatrix che non mi sopportava anche se non le avevo fatto niente alla fine.
L'ultimo giorno di vacanze, lo passammo io Draco e i suoi genitori in giro per il paese accanto, naturalmente un paesino molto piccolo abitato da soli maghi.
Fu un bellissimo pomeriggio, eravamo sereni e i suoi genitori erano davvero simpatici -Emma abbassati!- gridò la signora Malfoy ad un certo punto, io obbedii e mi passò a raso testa un enorme gufo marrone, -Mio Dio...- sussurrai -Grazie signora Malfoy- dissi riconoscente -Vieni qui stai bene?- chiese prendendo mi la testa tra le mani -Si si non mi ha neanche sfiorato- dissi -Bene...-.
Da fuori sembravano un famiglia fredda e distaccata ma quando ti invitavano nel loro cerchio ristretto ti sentivi accolta e amata, almeno quello era quello che sentivo io.
Si erano creati una sorta di immagine o di etichetta che se non scavavi più a fondo o non entravi a far parte del loro cerchio non si sarebbe mai mostrata allo spettatore. L'ultima sera prima di dormire io e Draco ci stendemmo uno difronte all'altro, lui mi guardò e parlammo delle nostre paure senza paura di essere giudicati.
Era una cosa seria per me, perché mostravano i punti deboli di un individuo e gli raccontai del sogno, cosa che avevo fatto solo con Piton in un momento di debolezza, li lo scelsi.
Scoprii che la sua più grande paura era quella di essere giudicato, si... anche se non lo avrei mai detto, per il fatto che lui era molto confidente con se stesso all'apparenza.
Lui, Draco Malfoy ne aveva una sorta di terrore, voleva sempre dare il meglio per non deludere niente e nessuno, soprattutto suo padre che era molto esigente.
La mattina seguente ci alzammo presto feci una doccia veloce giusto per essere pulitissima per il viaggio e misi le ultime cose nel baule.
Bullet, che la sera prima aveva fatto una bella scampagnata era nella gabbia che dormiva profondamente e non si accorse neanche quando lo presi e lo caricai nella macchina del signor Malfoy.
Quando arrivammo in stazione circa 20 minuti prima della partenza del treno, salutai i signori Malfoy ringraziandoli fino a quasi farli imbarazzare e impazzire.
-Davvero io non so cosa dire... Grazie davvero...- dissi piano senza riuscire ad esprimere a pieno la mia riconoscenza -Tesoro è stato un piacere per noi, vienici a trovare più spesso va bene?- disse la signora Malfoy, io sorrisi.
Io e Draco dopo aver salutato i suoi ci dirigemmo verso i nostri amici e tra saluti e inizio di racconti interessanti salimmo e trovammo uno scompartimento libero e ci accomodammo per il viaggio.


Buon jour!!!💜 So che in questo capitolo non c'è stato nulla di interessante ma mi serviva un ponte per il prossimo anno!!! Fatemi sapere cosa ne pensate del rapporto tra Draco e la nostra protagonista!!! Ringrazio chi commenta e lascia una stellina!!!

Severus Piton: Innamorata di un eclissiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora