Quella mattina ci venne annunciato dai prefetti, appena scesi dai dormitori che il professor Piton aveva chiesto di non mettere la divisa ma vestirsi comodi, soprattutto le scarpe.
-Oggi andiamo in un'altra aula, veloci fuori e fatemi passare!- disse Piton con tono duro e sbrigativo, appena entrati in classe vestiti comodi come da lui richiesto -Professore dove andiamo??- chiese Kate stupidamente -Signorina Karter ma ascolta quando parlo?!- disse irritato, io le misi una mano sulle spalle -Oggi è nervoso non ti preoccupare adesso lo scopriamo dai!- dissi dolcemente e lei si appoggiò a me e sorrise. Ci condusse per i corridoi della scuola camminando a passo spedito con il mantello che svolazzava con il suo modo vampiresco e molti facevano fatica a stargli dietro.
Andammo in una grande aula che però io non avevo mai visto, non veniva usata per le lezioni perché non vi erano banchi o sedie, infatti era molto grande e spaziosa.
Aveva delle grandi vetrate sui lati più lunghi, di lato accanto alla porta c'era un gira dischi con alcuni dischi impilati e uno già inserito pronto a riprodurre musica.
Ci fece sedere su delle panche lungo le pareti più lunghe divisi maschi da un lato e femmine dall'altro, -Seduti. Silenzio.- disse Piton e la classe si zittì all'istante.
-Oggi come richiesto dal preside ho il doloroso compito di insegnarvi a ballare quanto meno qualcosa, abbiamo tutte le 6 ore fino a pranzo ed è per questo che non avete la divisa- disse Piton sbrigativo -Scusi e da chi impareremo?- chiese un mio compagno cercando l'insegnante di ballo, credo si chiamasse Kal -Da me da chi se no!- sbottò Piton, "aaaah ecco perché era rabbioso" pensai ridacchiando -Lei sa ballare?- si azzardò ad esclamare un ragazzino, ma lui per sua fortuna lo ignorò.
-Allora, mi serve una ragazza per mostrare come fare i passi e le posizioni, chi viene?- chiese glaciale tutte le miei compagne alzarono la mano, volenterose di stagli vicino e persino toccarlo, ma io mi astenni anche perché io il valzer non lo sapevo ballare e poi non avevo nessunissima intenzione di ballare con lu... -Watson? Alzati vieni qua- disse con voce profonda di spalle mentre si dirigeva verso il centro dell'aula -Ma io non...- si girò di scatto, mi guardò negli occhi e non mi fece finire la protesta, il suo sguardo per poco non mi incenerì sul posto.
Mi alzai imbarazzata e vestita con un jeans a zampa e un maglione di lana grigio mi diressi verso il centro dell'aula -Alzatevi, ora voi ragazzi guardate cosa faccio e spiego io mentre le ragazze guardate quello che fa la Watson, chiaro?- chiese gelido, tutti annuirono prontamente.
-Abbiamo la posizione di studio: la coppia sta uno di fronte all'altro con le braccia attaccate a quelle dell'altro stando con il corpo distante per poter vedere i propri passi.-.
La illustrammo alla classe che già in piedi ma ancora sui lati dell'aula aspettava il via da Piton, sentivo il suo tocco gentile sulle mie braccia, non stringeva e non era mollo nello stringere ma infatti la sua stretta era salda ma delicata, feci fatica riconoscere l'insegnante che avevo davanti mi sembrava un'altra persona.
-La posizione di ballo normale ve la mostro dopo, ragazzi scegliete una compagna, forza!- disse maligno, mentre i ragazzi cominciavano ad agitarsi, io rimasi accanto a Piton intuendo che avrei dovuto fare da manichino ancora per un bel po'.
Tutti, con i loro tempi scelsero una compagna o compagno a parte Malfoy che venendo verso di me chiese sorridendo in modo galante -Watson verresti?-, io stavo per andare e feci un passo in avanti, quando una mano mi si pose sulla spalla in modo imperativo ma delicato -La Watson mi serve Malfoy!- disse con fare protettivo e poco consono -Ma..- Malfoy non finì la frase intimorito dal suo sguardo gelido e furioso e andò con Kate.
-Ora che avete tutti una compagna o un compagno, spero per voi, mettetevi nella posizione di studio e seguite: i ragazzi i miei passi e le ragazze quelli della signorina Watson- ci mettemmo in posizione e Piton mi prese le braccia con delicatezza imperativa e mi guardò negli occhi trafiggendomi da parte a parte.
Mi sentivo tremare, ma io approfittando del nostro stato di vicinanza dissi sussurrando tra i denti -Professore io il valzer non lo so ballare- lui mi guardò tranquillo -Sei qui per imparare, ti guido io- disse con voce atona e priva del suo tono duro e freddo.
Ci insegnò i primi passi, con le prime difficoltà e i primi inciampi ma lui di pazienza ne aveva tanta anche se non sembrava dal tono che usava.
Il fatto che ripetesse i passi un infinità di volte lo provò, il fatto che invece sbraitasse contro chiunque, faceva vacillare un po' la mia teoria.
Dopo un'oretta e mezza con la posizione studio più o meno tutti riuscivano a ballare anche con la musica.
Piton era davvero molto bravo a ballare e guidandomi con una delicatezza che mi sembrava estranea, portandomi da una una parte all'altra dell'aula con movimenti aggraziati, risvegliò in me la memoria muscolare per il ballo; infatti dopo poche prove già sapevo ballare il valzer senza guardare i suoi e i miei piedi.
Alle volte durante le prove mi faceva girare a braccetto con lui per controllare i possibili errori dei miei compagni, -Dritta la schiena Karter- sbraitò contro la mia amica, io gli strinsi il braccio involontariamente lui chinò lo sguardo su di me -Scusi gesto involontario- dissi mi squadrò intensamente e mi ricondusse al centro per ballare.
-Impari in fretta Watson- disse atono durante una prova senza interruzioni del ballo con la musica, io sorrisi -Grazie signore- sussurrai, lui sposto lo sguardo dal mio viso e sondò.
Era un complimento allora ne era capace cavolo!
Pensai ridendo.
-Vedo che ce la cavate discretamente- disse non curante dei brontolii che si crearono in classe dopo quell'affermazione, -Ora posizione di ballo: i ragazzi la mano sinistra e le ragazze la mano destra alzate e unite in questo modo.- disse prendendo con delicatezza la mia nella sua.
La classe ci stava osservando ma il viso del professore era impassibile -La mano destra dei ragazzi sulla vita delle ragazze così, permetti?- mi chiese freddo, annuii e lentamente e con una percettibile incertezza posizionò la mano sulla mia vita, la sentii tremare leggermente -Le ragazze la mano destra va sulla spalla del compagno con il gomito all'esterno chiaro? così.- continuò mentre io mi mettevo in posizione secondo le sue indicazioni.
Dopo che tutti ebbero capito la posizione delle braccia e si misero in posizione, Piton diede il via e iniziammo a ballare senza musica, molti inciampavano e ridevano e provavano a riprendere il ritmo e se non riuscivano aspettavano il momento giusto per rientrare.
Io con il professor Piton ero serena e mi sentivo come se io e lui fossimo nati per ballare insieme, avevamo una complicità muscolare impressionante.
Era come se fossimo sincronizzati se lui faceva un passo più lungo per spostarsi verso l'esterno e correggere qualcuno io lo sapevo come se potessi sentire il suo corpo cosa stava per fare in anticipo e non mi coglieva mai impreparata.
-Bene ora il passo successivo sarebbe quello di unire le vite e stare più vicini possibile al compagno, ma siccome non so se siete in grado di farlo tutti chi è sicuro di riuscire o è a suo agio faccia pure- disse crudele squadrando tutti con uno sguardo di fuoco. Un brusio di disagio si estendete per l'aula, era ovvio che tutti avevano colto la provocazione ma non tutti se la sentivano di farlo e io d'altro canto non avevo la minima intenzione di provare.
Non mi chiese di attuare il passo successivo e tirai un sospiro di sollievo, non mi sarebbe piaciuto doverlo dire ad alta voce che non volevo e mi avrebbe messa in imbarazzo perché io ero un'alunna lui un professore e non glielo avrei permesso.
Vidi però con la coda dell'occhio alcuni miei compagni provare mi venne da ridere, -Perché ridi?- chiese Piton mentre aspettavamo che fossero tutti pronti -No è solo che... ho visto una mia amica che... lasci stare- dissi scuotendo la testa sorridendo ma lui insistette con lo sguardo -Stanno ballando come aveva proposto lei- dissi ridendo adesso -Ah perché vorresti...- -No no solo mi faceva sorridere la cosa- dissi subito interrompendolo, lui annuì tranquillo.
Per un attimo mi sembrò di aver visto un velo di tristezza passare per i suoi occhi ma quando li riguardai non vidi niente sono buio.
Un colpo di bacchetta e il giradischi emise un verso gracchiante e poi la musica partì, tutta la classe iniziò a ballare, alcuni normalmente con grazia ed eleganza altri tentarono con "il passo successivo" e con divertimento notai che erano diventati bravi.
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Severus Piton: Innamorata di un eclissi
أدب الهواةUna ragazza che apparentemente normale, va nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts e vivrà i suoi 7 anni più strani della sua vita, scoprendo chi è davvero e le sue capacità che non appartengono, ne al mondo babbano ne a quello magico. In me...