'Mary ma ce la fai!'disse Álvaro.
'Certo'risposi affacciandomi dal camerino e facendogli la linguaccia.
'Eddai sono due ore che sei lì dentro'sbuffò lui oramai stanco di aspettare.
'In realtà sono si e no dieci minuti'controbbattei ridendo.
'Non credo'rispose lui.
'Va bene come vuoi!'mi arresi sapendo che avrebbe voluto tenere ragione.
Uscii dal camerino,mi misi in punta di piedi e gli stampai un bacio sulla guancia dato che ero bassa per arrivare a dargli un bacio come si deve.
'Amore mio grazie per avermi aspettato qui per dieci minuti'gli dissi accentuando il 'dieci minuti' mentre mi aiutava a portare alla cassa le magliette e i jeans che avevo appena provato.
'Ti avrei aspettato comunque,anche se ci avresti messo un'ora'rispose ridendo.
Dapprima lo guardai male ma dopo neanche un secondo la mia espressione si era già addolcita al sentire la sua risata.
Ma quanto era bello quando rideva?
Avrei potuto ascoltarlo ridere per ore e non mi sarei mai stancata.
Arrivammo alla cassa e lui,dopo aver insistito,pagó.
Dopo essere usciti dal centro commerciale iniziai quasi a rimproverarlo,non volevo che lui pagasse le cose per me,non volevo pesargli troppo.
'Si peró la prossima voltmi mise un dito sulla bocca sussurando uno 'shh' e poi cominciò a parlare lui.
'Mary io lo faccio perché mi viene dal cuore,non perché mi sento obbligato,lo faccio perché ti amo,con piacere'
Ero intenzionata a controbattere ma taqui e lo abbracciai forte.
'Grazie Álvarito mio'gli sussurrai in un orecchio.
'Ora torniamo a casa?'chiesi.
'Ogni suo desiderio è un ordine'rispose.
Perché doveva fare sempre il galantuomo?Mi faceva intenerire troppo.
Corse alla macchina e andò ad aprire la portiera dal mio lato,entrai in macchina sorridendo mentre lui già stava aprendo il cofano dell'auto per metterci le buste.
Poi entrò lui e prima che mettesse in moto lo fermai.
Gli presi il viso tra le mani e lo guardai negli occhi.
Senza accorgermene mi morsi il labbro e lui mi bació.
'Grazie per tutto orsacchiotto mio'dissi ridendo per il nomignolo che gli avevo affibbiato dalla mattina.
Non ero mai stata tipa da nomignoli o soprannomi ma chiamare Álvaro in quel modo mi faceva sorridere,semplicemente mi piaceva.
___
'Dai ora si che si gioca a xbox'urló lui ricordandosi le mie parole della sera precedente.
'Ma bravo il mio Álvarito,si ricorda che avrei voluto giocare a xbox tutta la notte peró deve sapere che ora non é piú notte'dissi tra le risate.
'Mmh...ho un idea'disse lui.
Prese delle candele da un cassetto,le accese e le mise un pó in giro per la casa poi andó verso le tapparelle e le abbassó tutte.
'Vedi?Adesso si che é 'notte''disse mettendosi con le braccia incrociate ed un'espressione soddisfatta davanti a me.
Mi si creó un sorriso sulla faccia e non dissi niente solo mi alzai e lo abbracciai.
'Oltre che un grande calciatore sei anche un genio'dissi baciandolo.
'Solo per te tesoro'rispose ammicando.
'Allora giochiamo?'chiese poi.
'Come faccio a dirti di no?'dissi.
'Credo che prenderò la Juve'sussurrai.
'Mmh...allora io come sempre prenderò il Real Madrid'rispose lui stampandomi un bacio sulla bocca.
'Ok...io ho l'attacco migliore però!'esclamai facendogli l'occhiolino.
Lui mi guardò e sorrise,poi si girò con gli occhi fissi sul televisore.
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Another way to live||Alvaro Morata
FanfictionMaria é una ragazza di 20 anni che vive a Torino. La sua più grande passione è la musica infatti canta nei locali ed è molto famosa in città. Non ha mai amato il calcio e non conosce nessun calciatore ma ha una simpatia per la Juve,squadra tifata da...