Álvaro uscí dallo spogliatoio ridendo.
'Che succede?'
'Lascia perdere'
'Che ti hanno detto quegli scemi?'dissi iniziando a ridere immaginandomi le cretinate dette ad Álvaro dai ragazzi.
'Mi credi se ti dico che é quello che pensi?'rispose.
'Si'risposi io ridendo.
In effetti tra tutte le cose che avrebbero potuto dire,il loro pensiero comunque rimaneva bloccato su un'unica cosa facilmente individuabile.
Erano proprio maschi.
Álvaro intanto mi prese per mano e ci dirigemmo all'uscita principale dato che ormai lo stadio era completamente vuoto.
'Grazie amore'gli dissi ad un certo punto.
'Per cosa?'rispose non capendo a cosa mi riferissi.
'Per avermi dedicato il goal'
Lui si fermó,lasció cadere il borsone a terra e mi abbracció forte sussurrando un'Ti amo'prima di baciarmi.
'Quanto siamo dolci stasera'gli dissi accarezzandogli il viso e stringendolo forte.
Dopo questo tenero momento ci riavviammo verso l'uscita che questa volta raggiunsimo senza intoppi.
'Ecco i tuoi'disse Álvaro indicandoli.
'Si'risposi guardandoli'Mio padre é pericoloso adesso,attento'aggiunsi ridendo dopo una pausa di qualche secondo.
Anche Álvaro rise.
'É in modalità tifoso'disse poi.
'Ma dai amore lo stiamo prendendo in giro'continuai a ridere.
'Scusami hai iniziato tu'si difese lui avvicinandosi ai miei facendo il serio.
'Buonasera'disse una volta davanti a loro.
'Ciao Álvaro'risposero loro.
'Bella partita'lo complimentò mio fratello.
'Grazie Christian' rispose Álvaro facendogli l'occhiolino.
'Macché bella,favolosa!'urló poi mio padre.
'Va bene Pasquale però cerca di calmarti altrimenti Álvaro scappa'disse mia madre ed io cercai di rimanere seria purtroppo senza risultati.
'Scusa Álvaro'si scusó mio padre con imbarazzo'Non credevo di essere così esagerato'
'Ma signore non c'é proprio niente di cui deve scusarsi,la capisco perfettamente'
'Non chiamarmi signore però che mi fai sentire vecchio,chiamami Pasquale'
'Ok allora la chiameró Pasquale'
'Si ma dai ragazzo non darmi del lei!Dammi del tu,te l'ho detto l'altra volta!Hai troppa classe per scendere a quei livelli'
'Pasquale ma quale classe,é solo rispetto'disse Álvaro con modestia.
'Beh pensala come vuoi tu Morata ma io só che quella é anche classe'aggiunse mio padre facendo una voce da saputello.
'Perfetto papà'dissi per poi iniziare a ridere mentre Álvaro era lí imbambolato con un sorriso sul volto.
'Andiamo a casa?Sono stanca'chiese tutt'ad un tratto mia sorella che per tutto il tempo era rimasta in silenzio.
'Certo Nicky cara'le rispose mia madre.
Mentre i miei stavano dirigendosi alla loro auto Álvaro mi prese per mano e mi sussurró 'Mary ti accompagno io a casa,vieni in macchina con me'
Mille brividi mi percorrevano il corpo ogni volta che mi sussurrava qualcosa nell'orecchio,soprattutto in quel modo così dolce che mi metteva al tappeto i sensi.
'Va bene'gli risposi sorridendo.
'Mamma,papà io torno con Álvaro,intanto andate tanto le chiavi le avete'
Ebbene si avevano un mazzo di chiavi di casa mia per le emergenze,ecco come avevano fatto ad entrare quella volta che mi chiamarono per la famosa ed inesistente consegna urgente da parte della posta.
'Allora ti é piaciuto stare allo stadio?E la partita?E il goal?'domandò Álvaro impaziente di sapere.
'Calmo che adesso rispondo a tutto'dico sorridendo.
'Allora...si,si e si.Ho adorato davvero tanto l'atmosfera che c'era,la partita si anche se era dominata da voi e il tuo goal...sensazionale'
'Ne sono contento amore mio,tu sei la musa ispiratrice di quel goal'confessò Álvaro.
'Ma che sei troppo dolce,vuoi farmi commuovere?'risposi.
'Sei tu Mary,tu riusciresti a cacciare fuori la dolcezza dall'animale piú feroce'
Lí davvero mi commossi,volevo abbracciarlo ma non potevo perché stava guidando.
'Grazie Álvarito mio,sei il mio angelo custode davvero,se non ci fossi non só cosa farei'gli risposi.
'Me lo dici sempre e sappi che é lo stesso per me'rispose felice.
Nel frattempo si fermò ad un semaforo ed io mi avvicinai a lui per dargli un tenero bacio sulla guancia.
Lui mi prese il viso baciandomi in modo casto fin quando non sentimmo dei clacson,segno che il semaforo era verde e dovevamo ripartire.
'Abbiamo bloccato il traffico'dissi ridendo.
Lui si girò verso di me e cominciò a ridere.
'Ne é valsa la pena però'mi disse facendomi l'occhiolino.
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Another way to live||Alvaro Morata
FanfictionMaria é una ragazza di 20 anni che vive a Torino. La sua più grande passione è la musica infatti canta nei locali ed è molto famosa in città. Non ha mai amato il calcio e non conosce nessun calciatore ma ha una simpatia per la Juve,squadra tifata da...