Capitolo 29

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*spazio autrice*

Ciao a tutti,mi sono appena accorta che wattpad mi ha cancellato parte del capitolo precedente per cui vorrei scusarmi per la lunghezza.Anche se questo é un capitolo apparte,tutto che ci trovate sarebbe dovuto essere nel capitolo scorso.
Buona lettura! ;)

Decisi di smettere di piangere e riprendermi almeno apparentemente in quel momento.

'Clà posso offrirti qualcosa?'gli domandai educatamente.

'No grazie Mary'

'Ti và di uscire un po?Magari andiamo a mangiare qualcosa'mi propose poi.

'Clà sò che non vuoi vedermi in questo stato e che lo fai per me ma,davvero,capiscimi preferisco restare qui e poi non voglio affligere anche te con i miei problemi o rubarti del tempo per stare con i tuoi piccoli e Roby'risposi.

Qui a Torino gli unici che avevo erano i ragazzi della Juventus e la mia agente Claudia,ma non volevo rubare del tempo a nessuno soprattutto quel poco tempo che avevano a disposizione per stare con le famiglie.
Se l'avessi fatto mi sarei sentita in colpa e poi non ero il tipo di persona che riempiva la vita degli altri con i suoi problemi.

___

Claudio era andato via da una mezz'oretta ed ero sul divano ad ascoltare musica.

'Mariaaa ti vogliono domani sera a cantare al One apple per un evento davvero importante'

Era un messaggio di Claudia.

'Clà devo farlo per forza?'risposi sperando in un no.

Non potevo cantare al One apple nello stato in cui mi trovavo,avrei deluso tutti e sicuramente avrei rovinato la reputazione del locale che era uno dei più famigerati della città.

'Si'rispose lei secca.

Dovevo,ero costretta,quello era il mio lavoro ed avrei dovuto cercare di non far influire la mia vita privata su di esso,avrei dovuto farlo anche solo per qualche ora e non pensare ad Álvaro e a tutto ciò che era successo con lui in quel periodo.

'Va bene,allora a domani'le risposi anche se un pò controvoglia.

*Álvaro's pov*

Erano sette giorni che non vedevo e non parlavo con Maria.

Mi mancava,tanto,ed anche se in realtà dentro di me l'avevo già perdonata,c'era qualcosa che non mi permetteva di andare da lei.

Avevamo ripreso gli allenamenti da qualche giorno e non riuscivo mai a concentrarmi a pieno,sbagliavo tiri che prima mettevo in rete facilmente e passaggi veramente semplici.

Mi stavo rendendo conto che senza di lei non ero più io,senza di lei non sorridevo,non piangevo,ma semplicamente non lasciavo trasparire emozioni,ero sempre nel mio mondo assieme a lei e giuro che avrei davvero voluto parlarle ma non ne avevo avuto il coraggio.

Stavo tornando a casa dopo l'allenamento quando qualcosa,nella strada di fronte casa mia,attirò la mia attenzione.

Era un manifesto grandissimo,nel quale c'era una stupenda foto di Maria.Il manifesto informava che avrebbe cantato al One apple quella stessa sera.

Rimasi immobile all'apprendere tutto ciò, pensando ad un modo per andarci,pensando proprio al presentarmi lì e magari scusarmi,ma sapevo che non ne sarei stato capace.

Una volta entrato in casa il mio telefono emise un suono,segno che mi era arrivato un messaggio.

Era Simone (Zaza) mio nuovo compagno di squadra.

'Hey brò allora stasera come andiamo al One apple per la festa?'

Avevo completamente dimenticato la festa d'inizio stagione della squadra per via degli avvenimenti dell'ultima settimana.

Mi portai entrambe le mani sul viso,il panico,l'allegria e la frenesia si erano ormai impossessate di me.

Volevo vedere Maria ma ero certo che se l'avessi vista sarei crollato in mille pezzi.

Another way to live||Alvaro MorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora