'' Andavo lontano ma non me ne andavo 🖤 ''
"Salve"
Disse schiarendosi la voce
Dante Balestra smise di leggere e alzò lo sguardo su quel ragazzino riccio sconclusionato con gli orecchini a cerchio che gli si piazzó davanti
"Salve, hai bisogno di qualcosa?"
chiese gentile, a Dante piaceva parlare ed era sempre pronto a confrontarsi con i ragazzi giovani che fossero o meno suoi studenti
"Si prof mi scusi, non sono ancora un suo studente ma ho sentito che ha parlato di Sartre e degli occhi dell'altro e volevo..."
"Lo sguardo dell'altro intendevi forse"
Precisó Dante gentile
N'altro perfettone, nun ce so dubbi è suo padre
"Si quello e volevo saperne de più...mi hanno detto che c'entrava pure nó specchio"
"Ti va un caffé?"
chiese Dante incuriosito
Sapesse che tipo de caffé me so fatto co tu fijo...
"Seh volentieri , piacere me chiamo Manuel"
si presentò stringendogli la mano
''Manuel hai detto?''
Che c'è? perfettone Junior t'ha parlato forse de me?
''Seh, Manuel.. Manuel Ferro pe essé precisi''
Dante sorrise
"Vieni Manuel te lo offro io e ne parliamo"
'' Offrire caffé agli sconosciuti è na vostra specialità nsomma''
''Come prego?''
E fa pure finta de nun senticcé come Simone, incredibile
'' No me scusi eh, nun ce l'avevo co lei''
Disse mettendosi le mani in tasca
Si diressero in silenzio verso la caffetteria, presero il loro ordine e si andarono a sedere ai tavoli del bar nel cortile interno della facoltà
"Allora caro il mio.. Manuel
Cosa vuoi sapere di preciso?"Chiese Dante battendo le mani e in quel gesto Manuel ritrovò una gestualità familiare
Nun c'ha lasciato gnente de'r padre oh
"Dello specchio, volevo sapere dello specchio professore"
Disse portando la tazzina alla bocca
"Bisogna iniziare con una premessa: Sartre afferma che ci vediamo attraverso gli occhi degli altri e che questa consapevolezza dello sguardo degli altri è essenziale per la formazione della nostra identità"
Manuel annuì
"Identità dice?"
"Si ognuno di noi passa la vita intera a definire la propria identità e gli specchi diventano quindi importanti nell'analisi sartreana come strumenti simbolici di questo "sguardo dell'Altro"
Manuel non disse nulla ma il suo sguardo chiese al professore di continuare e così Dante fece
"Quando ci guardiamo allo specchio, non vediamo solo la nostra immagine riflessa, ma siamo consapevoli anche del fatto che ci stiamo osservando come se fossimo osservati da qualcun altro, questo ci porta a valutare noi stessi attraverso gli standard e le aspettative degli altri, influenzando così la percezione di noi stessi e il nostro senso di identità"
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Alterego - Manuel Ferro
Fanfiction> Viaggio nella bisessualità di Manuel SIMUEL AU Dove Simone è lo psicoterapeuta del paziente Ferro