V Seduta - Prelude

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'' Ma che ne sai quanta fatica ogni volta per essere meglio di prima? 🖤 ''


30 marzo
h15.00

Manuel entrò nello studio di Simone, uno spazio ormai familiare nel quale si sentiva a proprio agio e si lasciò cadere sul divano con un sospiro di stanchezza

''Ah Simone, buongiorno''

“Buongiorno anche a te,come ti senti?”

chiese con un sorriso accogliente che Manuel sentì provenire da dentro più che velato dall'esterno trovandosi dietro di lui

tirò indietro la testa contro lo
schienale della poltrona strofinando i ricci ribelli elettrizzandoli un po' per osservare meglio il suo terapeuta dall'alto verso il basso

“So’ stanco, me stai a sciupà, Dottò”

Rise e Simone lo seguì

“Piuttosto te che me dici? Hai qualche sorpresa pe’ me oggi?”

chiese Manuel, alzando un sopracciglio giocoso e Simone non poté fare a meno di provocarlo

“Beh diciamo che potrei avere qualcosa in serbo, ma dipende da te..sei disposto a stare in mia compagnia per più di un'ora?”

Manuel si sentì curioso ma fiducioso nelle mani esperte del professionista

“Famme capì...te con me?”

“Sì, con me.”

“A fare?”

“Un esercizio nuovo, si chiama grounding, ma non possiamo farlo qui”

''e appunto Simó c' hai ragione nun possiamo mica farlo qui''

Simone si avvicinò cogliendo la sua ennesima provocazione e sussurrò all'orecchio di Manuel con voce bassa e roca

''Potremmo fare molte cose qui Manuel''

il suo respiro caldo accarezzò delicatamente il collo del suo paziente che chiuse gli occhi e schiuse le labbra in preda all'eccitazione

'' Ah si, molte cose''

“Allora,ci stai?”

Manuel sentì un brivido di anticipazione e cercò di ricomporsi

''Certo che ce sto, me o' chiedi pure?'

Gli diede una stretta di mano facendolo alzare

''Bene, in piedi allora
Non perdiamo tempo''

A quelle parole il paziente azzardó a stringere più forte la presa trascinandolo su di sé

Silenzio

Panico

Tensione.

Un misto di emozioni colpì entrambi, erano vicini.. molto vicini e il medico non resistendo gli mise con la mano libera un riccio dietro l'orecchio, nessuno dei due osava parlare continuarono ad osservarsi per un po' fino a che fu Manuel ad interrompere quella rete fitta di sguardi

''Lo sta a fà de novo Dott. Balestra''

Dandogli un bacio sul palmo della mano

''Niente che non desideriamo entrambi''

''Su questo te possó dà ragione ma né che poi te ne penti?''

''Se non dirai nulla, non lo saprà nessuno e poi cosa ci siamo promessi?''

Gli disse alzandogli il mento continuando a tenere ben salda la presa delle proprio mani che diventarono leggermente rosse

''Glielo ribadisco Simone, quello che succede qua dentro, rimane qua dentro''

Alterego - Manuel FerroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora