'' Ma dimmi che sapore ho, che so che tu sai di veleno e col veleno mi avveleneró🖤''
27 febbraio
h 13.30Giunse martedì e Manuel di fronte allo studio Egó inizió a sentire il cuore battere lento nel petto, non riuscendo a capire se la sua fosse una sorta di calma interiore o disinteresse totale poiché l'ultimo incontro con il Dottor Balestra si riveló imbarazzante per non dire traumatico e non era sua intenzione rivivere quella sensazione nuovamente
Si appoggió ad una macchina di fronte al portone d'ingresso, rimuginó sull'esperienza precedente e in quel momento iniziò a sentire il calore del rossore salire alle guance e nuovamente non capí se si trattasse di eccitazione o paura, con un respiro profondo si spinse a varcarne la soglia cercando di ignorare il senso di disagio che lo prese in ostaggio
Una volta dentro ci fu silenzio e l'atmosfera carica di tensione come se il peso delle esperienze dei pazienti pendesse su di loro come una serie infinita di spade di Damocle
Nonostante ció dopo aver bussato con qualche incertezza Simone aprì la porta con un sorriso teso
"Ciao Manuel"
aggiunse con tono pacato come a fargli una carezza, voleva prenderlo con le pinze ora più che mai
"Sono felice che tu sia tornato"
"Seh... ciao"
annuì debolmente, cercando di evitare il suo sguardo già impregnato di domande da porgli
"Nun ce volevo venì"
mormoró sottovoce superandolo
Il dottore si prese un momento prima di rispondere, come se stesse valutando cosa dire poi con un'espressione seria disse
"Lo so Manuel,
so che non è stato facile per te ma è importante che tu sia qui, è fondamentale che tu affronti i tuoi dubbi, anche se può sembrare spaventoso"'' Se o' dici te ''
Disse sentendo il peso del suo passato gravare su di lui come un macigno,non voleva parlare della scorsa seduta e soprattutto non voleva rivivere l'imbarazzo e la vergogna che lo avevano consumato ma sapeva che non poteva più evitare il confronto, che doveva trovare il coraggio di affrontare la verità, per quanto difficile e complicata essa potesse essere
"iniziamo con qualcosa di più leggero stavolta.. perché non mi parli dei tuoi amici?"
Inizió a dire posizionandosi sulla seduta in velluto davanti alla poltrona dove era seduto Manuel
"de l'amici mia?"
"Sí di loro, avrai qualche amico o amica a cui sei legato no?"
"Seh certo che ce l'ho...
tipo... tipo c'è sta Chicca, ce sta Virginia, Fabio, Matteo""Ottimo, parlami di questa Chicca visto che è la prima che hai nominato"
Manuel sbuffó e si guardó intorno svogliatamente mentre con la schiena si sistemó meglio
"Se proprio insisti...bhe co Chicca c'avevo na mezza cosa al liceo ma l'ho tradita il giorno de'r compleanno suo e nun m'ha parlato per mesi poi ce semo ritrovati e stamo mejo ora de prima, come amici eh sia chiaro ma stamo bene finalmente"
Simone comincio meticolosamente a riportare ogni singola parola di quel discorso sul suo fedele taccuino
'' Ora c'è qualcuno nella tua vita?''
'' Intendi come ragazzetta? No''
"Okay bene e degli altri che mi dici?"
"ce sta.. vabbé poi ce sta mi madre"
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Alterego - Manuel Ferro
Fanfiction> Viaggio nella bisessualità di Manuel SIMUEL AU Dove Simone è lo psicoterapeuta del paziente Ferro