III seduta - Prelude

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'' preoccuparsi di quello che pensano gli altri è compito degli scacchisti ♟️🖤 ''

10 marzo
h

. 13:45


Manuel arrivó davanti allo studio Egó del Dottor Balestra leggermente in anticipo sulla tabella di marcia per evitare di fare nuovamente ritardo e di perdere l'occasione di quel percorso di crescita personale che gli si stava proponendo

Arrivó davanti alla porta di ingresso dove ad accoglierlo ci fu la segretaria sempre impeccabile e cortese, adeguata in ogni occasione

'' Sign. Ferro, salve
é in leggero anticipo, se non erro oggi la sua seduta partiva dalle 14:15 in poi ''

'' Seh, so venuto prima ma aspetto qui eh nun ce so problemi ''

Si alzó lasciando la sua scrivania temporaneamente

'' Chiedo al dottore se può già riceverla''

Bussó alla porta ed entró chiudendo alle sue spalle, poco dopo uscì con un sorriso smagliante

''Il dottor Balestra può già
riceverla, prego mi segua''

Quando varcó la soglia,
Simone seduto alla sua scrivania impegnato a scrivere e senza degnarlo di uno sguardo con un cenno del dito, lo fece accomodare sulla solita poltrona, rimase lì impalato per qualche minuto finché non si alzó e inizió ad orbitare attorno a lui

''Mh stavolta in anticipo, mi stupisci sempre di più''

''Nun me sarei perso sta seduta pe nulla al monnó dottó, oggi che me propone de fà? Se vole io pe n' altro caffè ce sto eh''

Lo seguì con lo sguardo per tutta la stanza

''Non sono solito prendere il caffé di pomeriggio se ti può interessare perciò non me lo chiedere più''

''Come preferisce lei Simone''

'' Bene Manuel,
Oggi faremo un esercizio un po' particolare ma che ti porterà a prendere piena consapevolezza del tuo corpo e del tuo aspetto ''

'' Nun me dica che ce stanno specchi de mezzo la prego ''

Gli sorrise cordialmente con un ché di sinistro mentre si mise a chiudere le tende blu oltremare dello studio

'' Ma che sta a fà? ''

Spense tutte le luci rimanendo completamente al buio

'' So così brutto che spegni tutto pe nun guardammé? ''

Nel buio le sensazioni si sa vengono amplificate all'ennesima potenza, sentì i passi di Simone per tutta la stanza, lo sentì gravitare intorno senza mai staccare il contatto con la realtà che lo circondava

Che s'è messo n' testa questo?

'' Okay è tutto pronto ''

'' Ma io nun vedo gnente ''

'' Attendi qualche istante altro ''

fece spallucce e Simone si mise di fronte al suo viso iniziando a sfiorarlo leggermente, appoggió i polpastrelli prima sulla fronte, poi sulle guance, poi sotto il meno ed infine sulle sue braccia posizionandolo nella maniera corretta

''divarica le gambe, i piedi devono stare ben puntati a terra.. si così.. bravo''

disse quasi sottovoce per non disconcentrarlo

Alterego - Manuel FerroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora