'' Domani potremmo anche ridere o almeno sorridere, tutto qui 🖤 ''
Mercoledì iniziò con una mattina radiosa, i freddi giorni di febbraio erano ormai un ricordo sbiadito mentre marzo iniziava a dipingere i contorni della primavera, risvegliando la natura dal suo sonno invernale
Simone si ritrovó al tavolo di Villa Balestra, dimora che lo aveva accompagnato lungo tutte le fasi della sua vita e che rappresentava un luogo di sicurezza e di ricordi preziosi, quella casa lo aveva visto crescere e trasformarsi da ragazzino insicuro, che fu in adolescenza, a giovane adulto risoluto che ora si trovava a sedere in cucina sistemandosi i polsini della camicia bianca che avrebbe indossato a lavoro
La moka borbottò sul fuoco, diffondendo un profumo invitante e mentre controllava le mail, un'occhio gli cadde sulle cartelle dei pazienti alla sua destra e tra di esse, spiccava un nome: Manuel Ferro
sospirò rumorosamente e si passò le mani sul viso
Ah Simone, Simone.. ti sei cacciato in un bel guaio stavolta
"Caffe?!"
Una voce lo riportò bruscamente alla realtà, il padre di Simone
Dante, fece il suo ingresso in cucina con tutta la vitalità mattiniera che pareva mancare all' associato Junior"Papà sono le 9 di mattina...ti pare il caso di urlare così?"
"Sei sempre così serio"
lo riprese Dante
'Divertente'
Aggiunse continuando a sistemare meticolosamente i nuovi appunti presi durante la settimana
"Lavori oggi?"
"Non ho sedute se te lo stai chiedendo e dovrebbe per altro essere il mio giorno libero ma devo fare alcune analisi e mettere a posto degli appunti lasciati erroneamente in studio, tu? "
rispose Simone senza spostare lo sguardo dalla moka borbottante
''Lezione ad una nuova classe''
'' Sarai emozionato immagino, che tipo di studenti? ''
''Universitari''
''Ah okay pensavo a dei nuovi liceali da poter torturare fino al quinto''
"Il sarcasmo proprio di famiglia aha
ma come mai oggi ti vedo turbato?"provò a riportarlo alla realtà
"Turbato? n-no non mi sembra"
Simone sospirò
"Problemi con i pazienti?"
"Con uno in realtà"
disse mordendosi il labbro inferiore
"Simone, ti sei scelto una professione difficile ma devi tutelarti lo sai"
Dante si diresse verso il cucinino
"Vorrei sapere se, nella tua carriera, ti sei mai trovato a correre lungo il filo del rasoio dell'etica"
iniziò vago e senza scendere nei dettagli
"si ed era un mercoledì come un altro!"
rise Dante di gusto
"Lavoriamo a contatto con le persone figliolo , non con automi, è normale che qualche storia ci prenda più di altre e poi tu sei sempre stato empatico, caratteristica di cui sia io che tua madre abbondiamo"
alzò gli occhi al cielo e poi prendendo di sopresa il padre esordì
"Posso parlarti di un paziente?"

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Alterego - Manuel Ferro
Hayran Kurgu> Viaggio nella bisessualità di Manuel SIMUEL AU Dove Simone è lo psicoterapeuta del paziente Ferro