2 - Una nuova avventura

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È l'alba, sono in aeroporto e tra un'ora il mio volo parte. Mi aspettano circa sedici ore di volo che mi porteranno da Roma ad Osaka e poi altre quattro ore, più o meno, di treno per arrivare a Sendai, dove frequenterò l'ultimo anno in una vera scuola giapponese. Mi hanno accompagnato sia i miei genitori che i miei nonni, non vi sto a raccontare che valle di lacrime sono stati i saluti. Noi siamo una famiglia molto unita e calorosa, sempre pronti a sostenerci l'un l'altro. Quando ho detto loro che avevo vinto la graduatoria per l'anno all'estero in Giappone ho rischiato di giocarmi tutti e quattro i nonni con un colpo, ma a parte la preoccupazione iniziale, più che lecita, poi mi hanno subito festeggiata e non hanno fatto altro che dire a chiunque quanto fossero contenti e orgogliosi di avere una nipote intelligente, indipendente e coraggiosa. Anche i miei inizialmente erano un po' preoccupati, ma sono comunque felici per me. In fondo sono stati loro ad insegnarmi a credere nei miei sogni fino a vederli realizzati, facendo magari delle deviazioni all'occorrenza, ma senza mai rinunciare. Col cuore in gola do un ultimo abbraccio a tutti e mi avvio al gate.

Che fortuna, ho il posto vicino al finestrino! È la prima volta che faccio un volo così lungo, fuori dall'Europa, e per di più da sola. Sono agitatissima, ho sempre sognato un giorno di girare il mondo zaino in spalla, con la mia fedelissima macchina fotografica, ma non pensavo che mi sarebbe capitata così presto la prima occasione per farlo realmente. Fino ad ora non ho mai viaggiato sola ed ho sempre fatto viaggi brevi, per lo più in Italia e dintorni. Il più lontano è stato l'estate scorsa in Spagna con le mie amiche.

Ma eccomi qui, sono Hope, ho compiuto 18 anni la settimana scorsa ed ora sono su un volo per il Giappone! L'unica pecca negativa è che arriverò ad anno scolastico iniziato, ma dovevo aspettare la maggiore età per poter fare questo viaggio in totale autonomia e per poter prendere un appartamento in affitto vicino la scuola, poiché l'alloggio non era incluso nel viaggio. Sarà quindi anche la prima volta che vivrò da sola in vita mia. In Italia frequento il liceo linguistico, e come seconda lingua ho sempre studiato il giapponese, ma non ho mai avuto occasione di parlare con dei madre lingua, ovviamente oltre la mia professoressa. Una parte di me spera di vivere un sogno con qualche gran figo in stile K-drama romantico, che in questo caso sarebbe un J-drama. Scuoto la testa e trattengo una risata, no Hope no, niente amore e niente coinvolgimenti. Al massimo qualche amicizia interessante.

Mi infilo le cuffie, metto la mia playlist piena di ogni genere musicale totalmente a caso, e chiudo gli occhi lasciandomi cullare dai lievi sussulti del volo.

Dopo quasi ventiquattro ore dalla partenza, tanto sonno e un mal di testa allucinante, sono nel mio piccolo bilocale in un classico danchi. L'esposizione a troppi stimoli nuovi, come il cambio lingua e l'essere circondata ovunque da ideogrammi, mi ha causato una forte emicrania. Vorrei solo buttarmi sul letto e sprofondare, ma ho paura che andare a letto ora mi causi poi un jet lag assurdo, in fondo sono le dieci e mezza del mattino. È meglio rimboccarsi le maniche e pulire tutto per bene, così questa sera sarò sufficientemente stanca e crollerò. Anzi, prima ancora di pulire mi conviene uscire e comprare tutto l'occorrente di prima necessità, dai detersivi al cibo.

È bellissimo girare per una città così diversa dalla mia, così lontana da casa, dove potrei essere chiunque, nessuno mi conosce. Anche se penso che stia passando per la classica turista un po' sfasata dato che non faccio altro che scattare foto a tutto sia con il cellulare per mandarle alla mia famiglia, che con la macchinetta per editarle poi al pc.

Alla fine tra una foto e l'altra, la sosta pranzo a base di ramen in un chioschetto tipico, e spese varie, si sono fatte le sei di pomeriggio. Mi conviene sbrigarmi a tornare prima che faccia buio, uno perché devo comunque pulire tutto prima di andare a dormire, e due perché ho un po' paura a girare di notte in strade che non conosco.

Faro nell'oscurità (Satori Tendō x oc)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora