Alastor?

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Passò qualche giorno dal mio arrivo in hotel, avevo fatto amicizia con tutti, sopratutto con Angel e Cherry, erano fantastici mi facevano morire dal ridere. Ovviamente mantenni la promessa che feci con alastor, lui aveva spesso da fare, ma ogni sera prima di dormire ci incontravamo nella stanza di uno o dell'altra e finivamo a parlare per ore. Stavo bene, sò che suona male detto da una che è diventata un Demone all'inferno, però era vero, le persone che avevo conosciuto erano fantastiche.
Ero appena tornata da una passeggiata con Angel, ci prendemmo un gelato e parlammo molto, lui sopratutto parlo della sua passione per il sesso, la prima volta rimasi un pò scioccata, ma poi col tempo mi abituai al tutto. Entrammo nel hotel, guardai l'ora e salutai Angel con un abbraccio veloce, lui fece lo stesso e si diresse verso il bar dove stava Husk, io corsi in camera mia, tra qualche minuto avrei avuto il mio solito appuntamento con Al. Aprì le porte di camera mia e trovai Alastor in piedi in mezzo alla stanza che si guardava in giro.

"Al scusa per il ritardo, ero sicura di avere ancora qualche minuto."

"Oh ma figurati mia cara~ sono io che sono in anticipo, mi sono permesso di entrare in camera tua senza il tuo consenso, dovrei essere io a scusarmi."

"Ma no figurati, la mia stanza è anche la tua stanza haha."

Mi lanciai sul letto, era stanca morta, Alastor si sedette affianco a me e mi chiese come fosse andata la mia giornata.

"Alla grande! Sai non avrei mai immaginato di trovarmi così bene all'inferno."

"Beh quello che fa la differenza sono le persone di cui ti circondi, non credi mia cara?"

"Haha credo che tu abbia ragione, sono stata molto fortunata a trovarci, sopratutto a trovare te."

Poggiai la mia mano su quella di Alastor, lui si pietrificò, iniziò ad arrossire e sembrò sudare freddo.

"Alastor? Stai bene? Sei tutto rosso e stai sudando.."

"Oh cara tranquilla, devo essermi preso qualcosa, sai oggi c'era molta aria."

In effetti è vero, aveva anche piovuto, non dissi niente e decisi di lasciar stare. Continuammo a parlare e le nostre mani non si lasciarono per tutta la serata, Alastor prese la mia mano e la strinse nella sua, sembrava nervoso e il suo sorriso era più strano del solito.

"Al sei sicuro di stare bene?"

Gli misi una mano sulla fronte, era gelido, non sapevo se fosse normale o cosa, non avevo idea di che fare.

"Si davvero, tutto bene, sono solo un pò stanco sai? Oggi è stata una giornata molto pesante, forse ho solo bisogno di dormire un pò."

"Oh.. ok, se vuoi ti accompagno in camera."

"Grazie cara, te ne sarei riconoscente."

Mentre camminavamo per i corridoi Alastor mi sembrava nervoso, non avevo il coraggio di chiedergli come stesse, magari era solo stressato. Arrivammo davanti alla sua stanza, gli diedi la buonanotte e tornai nella mia.

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🚫In questa sezione della storia sarà il punto di vista di Alastor, durerà solo per questo capitolo, dal prossimo capitolo tornerà il pov del* protagonist*🚫

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Entrai nella mia stanza e mi coricai sul letto, non riuscivo a capire cosa mi stesse accadendo, quando sto con t/n sono nervoso, ma allo stesso tempo è come se non volessi staccarmi da lei. Non ho mai provato in vita mia queste emozioni, non capisco cosa vogliano dire, perché ho iniziato a sudare? E perché sono arrossito così tanto? È stato imbarazzante, t/n sembrava confusa, se l'avessi allontanata? Non voglio allontanarla da me è l'unica con cui parlo così tanto in questo stupido hotel. Tirai un sospiro e chiusi gli occhi, cercai di calmarmi, ma la mia mente vagava e mi faceva immaginare scenari così imbarazzanti o impuri che non avevo mai avuto il coraggio di pensare. All'improvviso mi ricordai del libro che mi aveva indicato t/n, era di un certo Dazai Osamu, mi tirai su e lo cercai nella libreria, la copertina era abbastanza riconoscibile visto la gran presenza di fucsia, infatti lo trovai quasi subito, si intitolava "Lo squalificato". Lo presi tra le mie mani e mi poggiai sulla mia poltrona, iniziai a leggerlo, era un libro molto corto, in un paio d'ore lo finì. Cavoli, era molto profondo, non sò perché ma mi aspettavo che fosse più tipa da fantasy o cose più carine e leggere, le piaceva la psicologia e tutto quello che c'entrava con essa, devo dire che la sua persona mi incuriosisce tanto. Poggiai il libro sul mio comò, mi cambiai e misi un pigiama completamente rosso, mi accocolai sotto le coperte e spensi la luce, cercando in tutti i modi di non pensare all'accaduto.

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