La settimana si prospettava dura per entrambi i nostri protagonisti: Dusan era praticamente confinato alla Continassa notte e giorno per prepararsi alla partita contro il Napoli e Martina dal canto suo era rintanata nel suo studio per cercare di portare avanti quante più interviste possibili.
Le agende dei due ragazzi sembravano non combaciare mai poiché il Serbo aveva orari piuttosto rigidi da rispettare e la torinese, invece, li gestiva a suo piacimento finendo spesso per saltare tutte le sue pause; entrambi riuscivano a sentirsi di tanto in tanto la sera e si aggiornavano su ciò che gli accadeva.
I giorni si susseguivano tra sessioni di allenamento ed interminabili ore davanti al pc per cercare di formulare domande sempre nuove e mai banali per ogni tipologia di calciatore da quello "più sfacciato" a quello "più riservato"; ben presto ci si ritrovò alla vigilia della 27ª giornata di serie A.
Dusan si sentiva molto nervoso ed agitato e non faceva che allenarsi sia dentro che fuori dal campo era partito per Napoli quel sabato mattina e da quando era atterrato non si era fermato un momento.
Dall'altra parte, sempre quella mattina, Martina era stata informata che avrebbe dovuto affiancare il suo collega Paolo proprio nel match che vedeva come protagoniste due storiche rivali che forse erano ancora capaci di evidenziare la differenza tra nord e sud: la Juventus ed il Napoli.
La ragazza sarebbe dovuta partire quella stessa mattina infatti doveva sbrigarsi a sistemare il suo laptop per poter lavorarci in treno; fortunatamente Martina sapeva bene quanto il suo lavoro potesse essere imprevedibile e proprio per questo teneva sempre pronto, dentro il suo armadietto, un piccolo borsone con dentro tutto il necessario per poter viaggiare e stare fuori due giorni e quella si rivelò l'occasione giusta per tirarlo fuori ed utilizzarlo.
Alle 10:00 la ragazza ed il suo collega erano in stazione in attesa del treno, Martina decise di non dire nulla a Dusan e di riservagli una sorpresa sicura che sarebbe riuscita a beccarlo prima del match; lo aveva sentito piuttosto teso nelle chiamate che avevano fatto durante la settimana e sperava di riuscire a distrarlo dai suoi pensieri negativi e donargli quel conforto e quella grinta che gli servivano per affrontare al meglio la partita.
Il viaggio in treno fu molto lungo, circa sei ore, passate perlopiù a sistemare tutte le domande che avrebbe rivolto ai giocatori nel post gara che era il lavoro affidatole.
Quando finalmente arrivarono nel capoluogo campano, una macchina aziendale si occupò di prendere i due giornalisti e condurli al loro hotel. Quando Martina arrivò notò subito che quell'albergo lo aveva già visto e facendo un check mentale capì che si trattava dello stesso in cui alloggiava la Juve e di conseguenza Dus; subito la ragazza afferrò il telefono e scattò una foto che poi inoltrò al calciatore con allegato un messaggio:
*Ti ricorda niente?*
La risposta non tardò ad arrivare:
*Il mio hotel qui a Napoli, come fai ad avere quella foto?*
*E se ti dicessi che sono qui in hall perché questo è anche il mio hotel?*
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Take my hand- Dusan Vlahovic
Hayran KurguIn un millesimo di secondo si creò il caos attorno a lui, persi di vista il mio collega e non capii più nulla; l'unica cosa che notai fu la sua confusione e il suo nervosismo...non ci pensai due volte: "Prendi la mia mano Vlahovic". Dicono che un t...