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Federico Pov:

La gara sta per iniziare, devo ammettere che guardarlo mentre si riscalda è veramente così sexy. A primo impatto mi da l'impressione del solito puttaniere, menefreghista... ma per come me lo descrivono i suoi amici, compreso mio fratello, potrebbe essere solo apparenza.
Ad un certo punto noto che sale sul ring -"oh bene sta iniziamo vediamo se riuscirà a battere quello stronzo" disse ad un certo punto Anna -"scusate voi conoscete il suo avversario?" gli chiedo curioso -"si fe, si è sempre preso gioco di Nicola. Si odiano a morte... Non posso dirti nient'altro perché sono cose private ma sono acerrimi nemici" mi spiegò Ettore, chissà cosa sarà mai successo di così grave per portare così rancore su una persona, vidi Nicola sistemarsi i guanti protettivi, si gira verso di noi ci fa un occhiolino e noto come i suoi amici e mio fratello gli facciano il tifo. Sono dei buoni amici, credono in lui.
-"Vai Nicola c'è la farai" gli urla Alex, Nicola si gira e gli manda il dito medio ironicamente -"Lui e Nicola sono i migliori amici per eccezione, ma credo che questo già lo sai" mi disse Anna -"mh no? non sapevo che fosse amico con Nicola" gli dissi sincero -"ah, beh si sono come due fratelli, si proteggono a vicenda e si aiutano sempre" mi disse Ettore intromettendosi nel discorso. Vidi che la tensione aumentava, Nicola uccideva con lo sguardo il suo nemico, ad un certo punto l'arbitro fischiò per indicare l'inizio della gara.
Nicola inizia a parare i suoi pugni, gli tira un calcio, e poi un pugno facendolo cadere. È infuriato, nessuno riesce a fermarlo, gli salta addosso ed inizia a riempirlo di pugni.
Dopo un po' l'arbitro stabilì la fine del round notando l'avversario di Nicola sfinito. -"Il vincitore è Nicola Bravi" disse l'arbitro. Tutti gli amici iniziarono a saltellare dalla gioia, fieri del suo amico. Io completamente impassibile ma ero super gasato, lo aveva massacrato.
Nicola subito corre verso di noi ed abbracciò Alex -"Grande amico, così si fa siamo fieri di te" gli disse lui -"Finalmente hai fatto capire chi comanda amico" gli disse Ettore dandogli una pacca sulla spalla.
Noto che ha un fisico perfetto, muscoloso, il sudore mette in risalto i suoi pettorali. Ha la faccia arrossata credo per l'affaticamento.
Il suo sguardo si posa su di me, ci guardiamo finché mi dice, -"Non mi sono rotto nemmeno un dente" mi disse facendomi la linguaccia. -"Che peccato desideravo che accadesse sai" -" Si sì,  come no ragazzino" mi disse mangiandomi con gli occhi.
-"Ragazzi stasera vi va di andare ad una festa?" Chiese Nicola ma continuando a guardarmi -"Che festa?" chiese Alex -"È la festa di Michele, mi ha invitato e mi ha detto che se volevo potevo invitare qualcuno, volete venire?" continuò Nicola -"Io ci sarò" Disse Ettore -"Anche io" continuò Anna -"Amico puoi contare su me e Giorgio" disse Alex mettendo un braccio intorno alla spalla di Giorgio, io sorrisi al gesto che fece, -"ragazzino tu ci sarai?" -"no grazie, già che mi hai invitato tu" gli dissi io guardandolo storto -"lo prendo come un sì" mi disse sorridendo -"No grazie prendilo direttamente come un vaffanculo" dissi io -" Bene allora a stasera ragazzi, alle 8 incontriamoci alla posizione che vi manderò" disse lui strafottendosene della risposta che gli avevo dato. -"Andiamo a casa fede" mi prese per il polso Alex e così tornammo a casa. -"Alex dovrei venire anche io a questa festa?" gli chiesi incerto -"perché no? ci sono io e tutti gli altri, non importa se c'è Nicola nemmeno ti calcolerà" mi disse convincendomi -"d'accordo" dissi ancora incerto.

Non appena tornati a casa, io decisi di leggere un libro, quando ad un certo punto -"Fe a tavola" Se non si è capito io e Alex ora viviamo insieme. Mia madre morii per colpa di mio padre, e mio padre non si sa dove sia. Meglio così io e Alex stiamo bene così e non abbiamo bisogno di nessun altro.
Così senza farlo aspettare tanto mi alzai dal letto, ed andai a tavola, preparò per cena un po' di pollo e di insalata -"Fe appena finiamo di mangiare preparati che siamo già in ritardo" mi disse Alex io annuii e continuai a mangiare -"mamma mia quanto odio nicola, ma da quando siete migliori amici" gli chiesi curioso con la bocca piena di insalata -"Beh che domande da sempre no?" mi disse lui ovvio -"Non ne avevo idea" gli dissi sincero.
Finimmo di mangiare ed iniziai a prepararmi, decisi di vestirmi in modo non troppo appariscente, non mi piace stare al centro dell'attenzione. Decisi di indossare un pantalone nero ed una camicia bianca, chiesi ad Alex l'approvazione e lui mi fece l'occhiolino.
Iniziammo ad andare verso casa di Michele per la festa, anche se ancora non ho capito chi sia.
Spero davvero che Nicola non mi rompa il cazzo.

Nicola Pov:
Sto per iniziare a picchiare quel coglione di Lorenzo con tutto il nervosismo che ho addosso, devo fargli provare tutto il dolore che lui fece provare a me quel giorno. -"Che cosa ci guardi" mi disse -"Non sto
guardando te coglione" gli dissi -"Pronto ad essere steso?" mi disse ridendo -"La domanda è riferita a te stesso, ti farò passare le pene dell'inferno stronzo" gli dissi incazzato. L'arbitro fischiò, mi buttai addosso a lui, ed iniziai ad ammazzarlo di pugni e calci, la sua faccia diventava sempre più rossa per le botte che gli stavo dando -"COGLIONE ADESSO NON PARLI" gli urlai ormai fuori di me, l'arbitro non appena capii che Lorenzo non riusciva più a respirare finii il round e così mi diede la vittoria a me. Lurida merda. Te lo meriti.

Detto ciò corsi dai miei amici, che erano fieri di me, il primo ad abbracciarmi fu Alex. -"Grande amico, così si fa siamo fieri di te" mi disse lui -"Finalmente hai fatto capire chi comanda amico"mi disse Ettore dandomi una pacca sulla spalla.
Noto il ragazzino guardarmi e scrutarmi attentamente, poso il mio sguardo su di lui, lo
guardo in attimo e gli dico dopo un po', -"Non mi sono rotto nemmeno un dente"Gli dissi facendogli la linguaccia ironicamente. -"Che peccato desideravo che accadesse sai" -" Si sì,  come no ragazzino"gli dico guardandolo attentamente nei suoi occhi color mare.
-"Ragazzi stasera vi va di andare ad una festa?"chiesi ai miei amici cinturando a tenere fisso lo sguardo su Federico -"Che festa?" chiese Alex -"È la festa di Michele, mi ha invitato e mi ha detto che se volevo potevo invitare qualcuno, volete venire?" gli dissi -"Io ci sarò" Disse Ettore -"Anche io" continuò Anna -"Amico puoi contare su me e Giorgio" disse Alex mettendo un braccio intorno alla spalla di Giorgio, guardai Federico in attesa della sua conferma. -"ragazzino tu ci sarai?" -"no grazie, già che mi hai invitato tu" mi disse lui  -"lo prendo come un sì" gli risposi sorridendo-"No grazie prendilo direttamente come un vaffanculo" -" Bene allora a stasera ragazzi, alle 8 incontriamoci alla posizione che vi manderò" dissi io fregandomene del Vaffanculo che mi aveva mandato -"Andiamo a casa fede" gli disse Alex al ragazzino prendendolo per il polso. Io salii sulla mia macchina ed tornai a casa.

-

Sto per uscire di casa pronto per la festa di Michele. salii nuovamente sulla macchina ed iniziai ad andare verso la direzione della festa.
Non ci volle tanto, arrivai subito. Non appena entrai c'era Michele che era felice di vedermi -"Ciao amico come va" mi disse -"Bene amico, auguri, fra poco dovrebbero arrivare dei miei amici va bene?" gli chiesi conferma -"certo" mi disse sorridendo. Mi accomodai, la casa era gigante, la musica alta ed un sacco di persone.
Ad un certo punto entrarono i miei amici, vennero verso di me ed io li salutai -"Ciao ragazzi" dissi io -"Ciao amico!!! che bella festa" disse Alex già gasato -"Oh mio dio iniziamo" disse il ragazzino notando il comportamento di Alex -"Alla fine sei venuto, non mi avevi mandato a fanculo?" gli dissi io ridendo -"Non sono venuto per te, abbassa il tuo ego" mi disse lui, era vestito divinamente, i vestiti gli calzavano a pennello, i ragazzi presero posto ma Federico rimase senza -"Vabbè rimango in piedi tranquilli" disse, lo presi per il polso e lo feci sedere sopra di me -"che cazzo fai idiota" mi disse lui -"Ah sta zitto ragazzino, e non fare storie" lui si stette zitto e rimase seduto sulle mie cosce.

-"Ti odio." disse a denti stretti, scandendo bene le parole.
-"Ripetilo" gli dissi borbottando nel suo orecchio
-"Ti odio." ripete cercando di scandire ancora meglio le parole.
-"Continua a ripeterlo, magari finirai per crederci davvero tesoro"


Spazio autrice
Amo questi capitolino.
Ho finalmente finito gli esamiiiiii. Sono libera finalmente.
Buona lettura 💗

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