10.

244 19 7
                                    

Federico Pov

Io e Alex siamo andati al sushi, abbiamo ordinato e nel frattempo parliamo -"Ale, posso chiederti perché Nicola ieri ha dormito da noi?" gli chiedo curioso -"Sarebbero cose personali, ma dubito che te li racconto, quindi te lo dico io" inizia a parlare -"Ieri è venuto da noi perché suo padre quella sera dormiva a casa sua." -"e quindi?" -"a beh diciamo che non hanno un bel rapporto, sua madre lo ha abbandonato e suo padre adesso non ha più nulla da perdere, si droga e ubriaca e Nicola odia stare in sua compagnia" -"Mi ricorda qualcuno peccato che quel qualcuno non si drogava" penso io ironico, riferendomi a mio padre, Alex ridacchia cercando di sdrammatizzare -"Mi dispiace per Nicola, lo capisco però" -"Immagino, magari te ne parlerà perché siete simili in questo" io annuisco e finalmente iniziamo a mangiare. Ad un certo punto ad Alex squilla il telefono lui osserva un attimo chi sia e poi risponde -"Anna dimmi... oggi?.... ah ok, si finiamo di mangiare e arriviamo... ciao"  Chiude la chiamata ed inizia a dirmi -"Dopo cena ti va di andare a casa di Anna? li ci sono tutti i nostri amici" io annuisco e continuiamo a mangiare -"Allora Alexino, dimmi un po' come va con Giorgio?" chiedo io curioso alzando un sopracciglio-"ehhm è difficile la cosa.. praticamente ci stiamo sentendo, però non mi calcola quando ci vediamo.." dice lui un po' triste, -"Magari è solo timido? stasera prova a parlargli di questa cosa" gli consiglio io e lui mi dice -"Ci proverò, grazie Fe" -"e di che" continuano anzi finiamo di mangiare e finalmente andiamo a casa di Anna.
-"Eccoli qua" dice Ettore facendo attirare tutta l'attenzione su me e Alex -"ciao ragaaa" dice mio fratello felice -"Apposto Fede?" mi chiede Anna io annuisco e mi siedo accanto a lei.
La serata passa piacevolmente mentre gli altri ballano e cantano nel salone di Anna, noto Nicola starsene seduto nel divano proprio come me. Decido di avvicinarmi e di sedermi accanto a lui. -"Ei" gli dico, lui si gira mi guarda negli occhi e poi mi risponde -"Ei tesoro" mi dice ridacchiando, cerco di non farci caso -"Come stai?" gli chiedo, -"Ora bene, tu?" -"Perché ora?" -"perché ti ho visto, ripeto tu come stai?" un brivido percorre la mia schiena lo guardo e gli sorrido, -"Andiamo fuori in balcone qui c'è troppa confusione" mi dice ma non riesco a sentirlo, non so per quale motivo inizio a tremare. La musica troppo forte mi da fastidio, mi sento il respiro pesante. -"Non ti sento" gli cerco di far capire indicando le orecchie, lui gira gli occhi al cielo, si avvicina a me, anzi al mio orecchio, posiziona la sua mano nella mia guancia , sento il suo respiro su di me... Mille sensazioni e brividi mi arrivano. -"Andiamo fuori ? c'è troppa confusione" mi dice sussurrando, io continuo a tremare, spero non sia di nuovo uno dei miei attacchi di panico. La delicatezza con cui ha fatto questo gesto mi ha letteralmente sciolto. -"s-si.." Lui mi prende la mano e mi porta nel balcone. Finalmente le nostre orecchie sono salve.
-"Tutto bene? ti vedo strano" mi dice, io alzo il mio sguardo, lo guardo attentamente e gli dico -"sto bene tranquillo" nemmeno ci credo io che sto bene. Veramente non so che mi prende, fino a cinque minuti fa stavo benissimo, qualcosa però è cambiato dentro di me in questo breve tempo. -"Non stai bene lo noto" mi dice avvicinandosi a me -"stai tranquillo sto bene... ben.. no non sto affatto bene Nicola" la mia voce diventa sempre più tremolante, lui mi avvicina a se dandomi un abbraccio, rassicurandomi. Io inizio a piangere, lui mi accarezza i capelli, stringo le mie braccia nel suo busto. -"Fe che hai dimmelo, o se non vuoi fammelo capire ti prego" -"Nicola io non lo so che ho, ma ti prego abbracciami" lui non se lo fa ripetere due volte così rimaniamo in silenzio con solo le mie lacrime, nella stessa posizione per alcuni minuti. Io mi stacco da lui ,lo guardo,  lui fa lo stesso e poi mi dice -"Ti porto a casa" io annuisco, mi prende la mano e senza dire nulla a nessuno, ma soprattutto senza farci vedere andiamo in macchina di Nicola. -"Possiamo andare a casa tua?" gli chiedo io cercando una sua approvazione -"Certo" mi dice lui, il suo tono mi fa addolcire e soprattutto calmare. Perché sto così, spero non siano un altro dei miei attacchi di panico. Ma soprattutto spero di calmarmi il prima possibile.
La macchina partii e io mi appoggiai la testa sul finestrino osservando fuori. -"Grazie" sussurrai a Nicola -"Non devi dirmi grazie" mi sorrise lui sussurrando a sua volta.
Non ci volle molto che arrivammo, lui aprii casa e io iniziai ad osservarla bene. Non era tanto ordinata. Era piccolina ma accogliente, aveva una cucina soggiorno non gli mancava nulla. -"Scusami il
disordine ma purtroppo non sono stato a casa." io gli sorrido come per significare che non fa nulla e lui si avvicina a me. Io mi siedo nel suo divano bianco, e lui fa lo stesso, -"Sei bellissimo anche con gli occhi rossi, il naso rossiccio, e i capelli scompigliati." Mi fa sorridere così mi avvicino a lui e dolcemente gli chiedo -"Perché lo fai?" -"Che cosa?" mi dice accarezzandomi i capelli. -"Perché mi stai così tanto dietro?" -"Perché voglio, voglio starti dietro e mi piace" mi dice lui sorridendomi nuovamente. -"Ma posso chiederti perché stai cosi? per colpa di Alex?" continua lui, lo guardo un attimo incerto su cosa dire. Prendo un bel respiro profondo e decido di iniziare a parlare. -"Sarò sincero con te, non ho motivo di mentirti." -"Nemmeno io capisco quello
che ho, potrebbero essere i miei soliti attacchi di panico, ma grazie a te mi sono passati.." -"Ne sono felice ragazzino, sono qui con te" mi dice abbracciandomi, io ricambio l'abbraccio. Mi sembra morire dalla gioia quando sto tra le sue braccia. -"Chiama Alex, sarà preoccupato, non voglio che pensi che ti ho rapito" mi dice accennando una risata.
È riuscito a calmarmi, come è possibile. Non ci riusciva nessuno. Tranne lui.

spazio autrice
quanto mi rivedo in Federicooo🥹🥹
sono troppo carini insieme li amo.
buona lettura 💗

Bestfriend's brother Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora