9.

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Nicola Pov:

-"Amico mettiamo un film?" mi disse Alex, ci siamo svegliati da poco e dopo una buona colazione ci sediamo nel divano attivando la tv. Ad un certo punto entra il ragazzino appena sveglio nella cucina -"Buongiorno" Disse stropicciandosi gli occhi con ancora la voce impastata dal sonno. -"Buongiorno Amore miooo" disse Alex andando verso di lui e lasciandogli un bacio sulla guancia -"giorno ragazzino" -"giorno Nicola" disse -"Cosa è successo non è più idiota?" chiede Alex confuso ma anche ridacchiando -"Sempre idiota rimane tranquillo" disse senza troppi dettagli, ed io ridacchiai.
-"Fede stasera verranno a cena i parenti" gli annuncia dal nulla Alex -"Cosa perché?" gli chiede Federico sbuffando -"come perché vogliono vederci"-"Ma chi lo vuole vedere sti deficienti" dice iniziando ad alzare la voce -"Federico" gli dice lui secco -"Sappi che se stasera vengono a casa starò tutta la sera fuori finché non se ne vanno chiaro?" gli urla Federico -"Ma fai quel cazzo che vuoi idiota"  -"oh calmatevi" cerco di stabilire l'ordine, ma credo sia inutile. -"Fe perché non li vuoi a casa?" gli chiedo dolcemente -"Perché io li odio, non ho altro da dire" -"Tu lo odi solo perché stanno dalla parte di papà" dice Alex ridendo come per prenderlo in giro -"E pure se fosse? tu da che parte stai? dalla parte di un assassino o da quella di una donna vittima delle pazzie di suo marito?" gli urla senza pietà. -"FEDERICO COSA CI POSSO FARE IO?" continua ad urlare Alex -"Sai cosa Alex tu mi hai rotto i coglioni, non sai cosa fare? bene  la prima cosa che avresti dovuto fare è quella di non invitare i parenti a cena" -"IO A CASA MIA POSSO FARE IL CAZZO CHE MI PARE" gli urla lui -"IDIOTA PECCATO CHE NON È SOLO CASA TUA" Federico non ha peli sulla lingua. Non si fa mettere i piedi in testa. Ha un caratterino bello tosto.  -"ADESSO BASTA VAI IN CAMERA TUA" gli urla infine Alex per poi fare un bel respiro profondo -"Credi davvero che io faccia ciò che mi dici?" Dice Federico con aria più rilassata, ma ridacchiando -"Stai oltrepassando ogni limite Federico" -"Tu non hai idea di quanti limiti hai oltrepassato" detto cio va in camera credo chiudendo, anzi sbattendo la porta alle sue spalle. -"OH VAFFANCULO" urla Alex mettendosi le mani tra i capelli -"Am-amic" cerco di aiutarlo ma continua ad urlare -"CHE PROBLEMI HA?!" -"PERCHÉ DEVE SEMPRE ANDARMI CONTRO COSA HO SBAGLIAT" lo blocco, lo guardo un attimo e gli dico -"Federico è così, non puoi cambiarlo. Questo è il suo carattere, se ti piaccia o meno devi accettarlo. Non pensare solo a te stesso. Pensa come potrebbe sentirsi Fede stasera. Pensa come si è sentito adesso, suo fratello che gli urla contro per una cosa che non vuole fare. Perché lo devi obbligare?" gli dico io abbassando il tono della voce facendolo tranquillizzare. -"Tu non hai sbagliato nulla. È difficile stare attento a un ragazzino, a una casa, e a mantenere tutto l'ordine da solo. Sei solo Alex. Gli errori sono normali, tutti sbagliamo. La cosa importante però è come si risolvono" continuo io, lo noto più tranquillo prende un respiro per iniziare a parlare -"Ho capito, ho sbagliato a fare così adesso, avrei dovuto accettare il fatto che Federico non vuole che i parenti vengano qua a mangiare. Sono stato egoista. La cosa che mi fa più male è che sembravo mio padre..."  mi dice con la voce tremolante -"No Alex non sembravi tuo padre, eri tutto tranne che lui" -"Si Nicola perché io lo stavo obbligando a fare qualcosa che lui non voleva. Ho pure alzato la voce" -"E quindi? pensi che Federico stia piangendo? non credo proprio. Lui ha alzato la voce più di te. Adesso sarà incazzato nero, ne sono sicuro. Gli devi parlare così che potrete risolvere" gli dico io, lui fa un respiro ma sembra sempre confuso -"Non posso andare a parlargli ,lui mi odia" -"Non può odiare la persona che gli ha salvato la vita" gli sorrido così lui fa lo stesso. Fa un bel respiro profondo e con un po' di paura va verso camera di Federico.

Federico Pov:

Dalla rabbia vorrei buttare voci... mi dispiace aver urlato così ad Alex, ma non è giusto che debba fare cose che io non voglio.
Decisi di mettere le cuffiette e di ascoltare un po' di musica.
La rabbia mi ribolle nelle vene. Sono cosi nervoso. Mi sdraio nel letto finché sento la porta bussare. -"ei" entra Alex dalla porta. Io lo ignoro. Lui si siede nel mio letto prende un respiro ed inizia a parlare. -"So che probabilmente mi ignorerai perché ti conosco, ma volevo dirti che mi dispiace per prima." dice con voce rotta. Sembra come se avesse bisogno di piangere. -"Io non volevo obbligarti, mi sono comportato male. Non dovevo urlarti così. Fe io faccio tutto il possibile per farti stare bene perché so ciò che hai passato... Io mi sento così di schifo per averti trattato in quel modo prima.." mi dice sfiorandomi la guancia -"È umano sbagliare" gli dico io -"Ma dovrei scusarmi pure io in effetti... nemmeno io avrei dovuto urlare così" gli dico dispiaciuto -"Hai agito come ti ho insegnato fratellino" mi dice facendomi l'occhiolino, io ridacchio e lui mi abbraccia, io ricambio e mi dice -"Stasera sushi noi due" io lo guardo ridacchio e gli dico -"noo ormai falli venire" -"Preferisco mangiare del sushi in tua compagnia" mi dice sorridendo, io ricambio il sorriso e gli dico -"ti voglio bene Ale" -"io più di quanto tu possa immaginare" detto ciò esce dalla camera e chiude la porta.
Decido di andare in cucina, lì trovo Nicola e Alex -"Amico io vado allora" gli dice Nicola -"E dove andrai? sicuro?" in che senso? non ha una casa? -"Tranquillo sicuramente non a casa" dice lui sorridendo -"Posso chiederti il perché non li?" gli dico io curioso, lui si avvicina a me e dice -"Magari un altro giorno ragazzino" toccandomi i capelli. Detto ciò esce fuori casa, io guardo Alex come per segno di raccontarmi tutto e mi dice -"Preparati che ci aspetta il sushi, ti racconto tutto lì" andando a prepararsi. Così io faccio lo stesso.
Chissà di cosa mi parlerà...

spazio autrice
che ne pensate di questa situazione? nei prossimi capitoli ci saranno molti gossip... comunque buona letturaaa 💗💗

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