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Nicola Pov:

-"Ragazzi siamo sicuri sia tutto pronto" chiedo io in ansia, -"Si, tra poco dovrebbero arrivare" dice Anna. Io sospiro.
Hanno preparato una stanza solo per me è Federico. È decorata con dei palloncini e altre cose romantiche.
-"Sii te stesso amico" mi rassicura Alex. Io annuisco.
Ad un certo punto vedo arrivare Hoshiko, mi fiondo verso di lei. -"Hoshiko aiutami" -"Che cosa vuoi?" mi dice lei ridacchiando -"Sono in ansia, Federico credi che mi ascolterà?" le chiedo io -"Credo proprio di sì, lui ti ama, solo che siete due idioti che non ve ne accorgete" mi dice lei ironicamente, io sorrido.
La festa inizia, io sto sempre accanto a Alex, per capire quando andare ad incontrare Federico.
Ad un certo punto mi arriva una chiamata da parte di Anna
-"anna dimmi"
-"è il momento vai" mi dice lei, io chiudo la chiamata e mi fiondo verso la camera preparata.
Aspetto che entri, molleggio su me stesso per alleviare l'ansia. Non funziona però.
Tengo in mano dei fiori per lui, ad un certo punto lui entra con una mano nella fronte. Alza lo sguardo, -"Co-cosa" sussurra confuso. Entrambi restiamo in silenzio finché io decido di prendere parola. -"Mi dispiace non ero in me, so che non è una buona giustificazione, ma ti prego di perdonarm-" Mi blocca lui. -"Non hai motivo di scusarti. Puoi fare quello che vuoi, io e te non siamo nulla." -"Cosa vuol dire non siamo nulla Federico" Gli chiedo confuso -"Non hai capito? io e te non siamo nulla. Non è mai iniziato un bel niente. Puoi fare quello che vuoi. Stessa cosa io." dice serio.
-"Fede io voglio risolvere, ti prego, ricominciamo da capo" -"Cosa dobbiamo cominciare di nuovo?" ridacchia lui. All'improvviso qualcuno entra in stanza. È Newt. Che cazzo ci fa questo pezzo di merda qua. Dietro di lui ci sono un sacco di persona, cosa succede..  -"Che cazzo ci fai qui" gli urlo. Lui rimane muto, continua ad osservare Federico  un attimo e poi si avvicina a lui. Gli sussurra qualcosa per poi baciarlo. Non sono più in me. Stringo i pugni, appena si stacca dal bacio io do una spallata a Federico e tiro un pugno a Newt. -"Che c'è qualche problema?" sussurra Newt toccandosi il punto che ho colpito. Io non rispondo ma gli tirò un altro pugno, questa volta lui ricambia.
-"CONTINUI A FARE COSÌ NON TI VERGOGNI?" gli urlo io continuando a picchiarlo -"e tu continui a rompere il cuore di Federico, non ti vergogni" mi sussurra lui dolorante. Mi fermo un attimo per osservarlo bene. -"Come scusa?" sussurro io. -"Non sai niente di Federico" gli urlo io per riprendere a picchiarlo -"So molto di più di te" mi continua lui tirandomi un pugno in pieno naso. Mi asciugo il sangue che esce. Come si conoscono lui e Federico...
-"b-basta" sussurra Federico. Non ci facciamo caso e continuiamo . -"BASTA" urla Federico. Corro da lui. È a terra con le mani in testa, sta tremando...
"s-sei t-tu?" sussurra lui singhiozzando
-"Vieni qui..."dico abbracciandolo -"prometto che non ti lascerò più andare. Te lo prometto" gli accarezzo la testa. Dopo alcuni secondi, non c'è più nessuno in questa camera, nemmeno Newt, si scansa leggermente da me in modo di riuscire a guardarmi negli occhi -"Stai bene amore? andiamo?" lui mi annuisce un po' confuso, lo prendo in braccio e lo porto via da lì. Lo posizioni delicatamente nel sedile accanto a me  -"Ti porto a casa mia, non stai bene..." lui rimane muto, mi sembra anche arrabbiato.  -"Spiegamelo il perché Nicola"Mi dice serio. -"Il perché non esiste, non avrei voluto farlo." -"Ma lo hai fatto intanto." -"Come ti ho detto prima, sto sbagliando io. Te sei libero di fare quel cazzo che vuoi. Se ti vuoi baciare la tua ex fallo. Se te la vuoi limonare, scopare, qualsiasi cosa tu ci voglia fare, FALLO." continua lui, scandisce bene la parola finale, -"Non hai capito Federico" -"Tutto ciò che hai detto, io lo farò solo con te" -"Non mi sembra sai" dice lui pensieroso -"Io non ricordo nulla di quella sera, ma ricordo benissimo la prima volta che ti vidi. Vorrei riviverla numerose volte, tutte le volte necessarie per continuare a rendermi felice. Tu sei la mia felicità Federico. Senza di te io sono una nullità. Tu mi tieni in vita. Il tuo modo di vivere, il tuo sorriso, il tuo aspetto, il tuo carattere, tu mi rendi vivo. Ricordo benissimo ciò che indossavi la prima volta che mi venisti a vedere alla gara. Ricordo il tuo meraviglioso profuso. Quando si parla di te Federico, ricordo tutto ciò che abbiamo vissuto. Per me quella notte in discoteca con quella troia della mia ex non vale nulla. L'unica cosa della mia vita che vale sei tu." dico seriamente. -"Per favore, perdonami." mi giro verso di lui,  -"i-io.." sussurra in imbarazzo. Distoglie lo
sguardo e mi indica il semaforo cambiare colore io sbuffo e continuo a guidare. Lui osserva fuori dal finestrino e avvolte mi limito ad osservare la sua bellezza.
Finisco di posteggiare e lui mi guarda. Ricambio il suo sguardo finché ad un certo punto si avvicina a me. Poggia delicatamente le sue mani sulle mie guance, si avvicina e finalmente le nostre labbra si incontrano.

spazio autrice
scusatemi il capitolo un po' corto ma il prossimo sarà molto intenso😃
come sempre, buona lettura 💗

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