7.

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Nicola Pov:

Stavo tornando a casa, entrai e vidi la presenza di mio padre. -"Che cazzo ci fai qua" gli chiesi infastidito -"È anche casa mia" mi disse freddo e brusco -"Ah bene allora se ci sarai tu, me ne vado" detto ciò chiusi la porta di casa, presi la macchina ed iniziai a chiamare Alex.
-"Amico posso dormire da te oggi?" gli chiesi ad Alex. Ero incazzato e lui se ne accorse. -"Si amico ma tutto apposto?" mi chiese preoccupato. -"ti dico poi arrivo" chiusi la chiamata ed iniziai ad andare verso casa sua.

Arrivai e lui mi fece entrare. -"Amicooo" mi
disse Alex abbracciandomi -"Ei" dissi, ero troppo incazzato. -"c'è tuo fratello? se si posso salutarlo?" gli chiesi, era come se avessi bisogno di Federico, avevo bisogno anche solo di parlargli. Non gli avrei mai chiesto un abbraccio. Anche se lo desideravo, avevo l'ego troppo alto e lui non me lo avrebbe dato mai. Mi sarei accontentato di parlargli. -"Si? Perché?!!" disse Alex come se fosse geloso. Io gli feci un occhiolino e andai in camera di Federico.
-"Tesoro ti sei calmato?" Arrivai in camera sua per salutarlo. -"Ora che ti vedo no" io mi avvicinai a lui -"Cosa leggi? I porno?" gli dissi io stuzzicandolo. -"sei davvero un idiota" mi dice stizzito -"e tu sei davvero un tesoro" gli dissi io ironico, decisi di non rompergli più le scatole e uscii dalla sua camera senza dire nulla.
Andai da Alex che mi disse -"No ma fai con comodo, vedi che è mio" Riferendosi a Federico. Io ridacchiai e mi sedetti nel divano -"Cosa è successo?" mi chiese notando il mio strano comportamento -"Mio padre, oggi dorme a casa, odio il fatto di dover dormire nella stessa casa in cui c'è lui" gli spiegai per tranquillizzarlo. -"Tranquillo hai fatto bene a chiamarmi. Ci sono sempre per te" mi disse tranquillizzandomi. -"Invece te? come va con Giorgio?" chiesi ad Alex cambiando discorso -"Mah ti dirò bene, è un ragazzo chiuso, ma quando stiamo insieme mi sento benissimo ti giuro" mi raccontò Alex, i suoi occhi brillavano. Era innamorato perso , Alex continuava a parlarmi di Giorgio -"Si amico ma poi quando lo guardo-" Mi disse Alex, ad un certo punto notammo il ragazzino entrare in stanza, Alex non so per quale motivo si bloccò -"dovrei lasciarvi anche soli?" ci disse infastidito dal comportamento di suo fratello. Sembrava come deluso?
-"Si perché sei geloso?" dissi ironico, lui mi ignorò completamente e prese un pacchetto di biscotti -"Fede cosa vuoi mangiare sta sera?" gli chiede Alex -"Non lo so chiedo all'idiota, a me va bene tutto" detto ciò uscii dalla camera. -"Che dici ordiamo il mc?" mi chiede Alex cercando di cambiare io annuii. -"Perché appena è entrato Federico ti sei fermato?" Gli chiesi curioso -"Perché scusa?" mi domanda lui non capendo -"Sembra ci sia rimasto un po' male" gli dissi io dispiaciuto. -"Poi ci parlerò in privato allora grazie del consiglio" mi disse Alex sorridendo. Continuammo a cazzeggiare finché arrivò il cibo.
-"Fede a tavolaaaa" urlò Alex -"Tesoruccio vieni" Aggiunsi facendo ridere pure Alex. Lui dopo poco arrivò e si sedette nel tavolo, iniziammo a mangiare e per rompere il ghiaccio chiesi a Federico -" Ragazzino ti sei calmato?"
-"Si mi sono calmato" mi disse lui dopo avermi osservato attentamente. Finimmo di mangiare ed Alex chiese a Federico se volesse vedere un film con noi ma lui rifiutò. Dopo qualche oretta del film dissi ad Alex che dovevo andare in bagno, Ma al dir la verità andai in camera di Federico. Entrai in camera sua senza preavviso.
-"Non ti hanno insegnato a bussare?" mi chiese, io entrai senza dire nulla. Non so che avevo. Probabilmente avevo bisogno di essere confortato a seguito di ciò che successe con mio padre. Avevo bisogno di lui. Chiusi la porta dietro di me e lui continuò a parlarmi. -"Cosa vuoi?" mi chiese lui, non c'era nulla che volevo da lui. Io volevo lui. -"Stai bene?" continuò notando il mio mutismo. Si alzò e si avvicinò a me. Mi sfiorò il viso, toccandomi le guance e levandomi i ciuffetti ribelli che percorrevano la mia fronte. Il suo tocco basto per far ritrovare me stesso. E bastò per farmi parlare. Lui si mise in punta di piedi per cercare di raggiungere la mia altezza e mi disse leggermente preoccupato. -"Stai bene?" -"Dovrei chiederlo a te" aggiunsi io -"Cosa vuoi da me?" mi chiese -"Non posso rispondere a questa domanda. Io non voglio nulla da te" gli dissi, lui non aveva capito ciò che intendevo. -"e cosa vuoi allora" mi chiese -"Sapessi ragazzino." -"Non chiamarmi ragazzino ho un nome!" mi disse lui infastidito dandomi un leggero pugnetto al mio petto. Io lo presi per i fianchi e gli dissi -"Preferisci zuccherino?" -"Cristo, non ti sopporto più"mi disse leggermente annoiato. Io non riuscii più a trattenermi. Ad un certo punto lo presi dai fianchi e lo feci sbattere al muro. Iniziai ad avvicinarmi al suo viso. Le nostre labbra si sfiorarono finché le feci unire. Viaggiavo ogni singolo luogo della sua bocca con la mia lingua. Nella camera regnavano i nostri fiati, e i nostri baci. Ci desideravamo.
Ad un certo punto lui mi prese per la maglia e mi buttò sopra il suo letto.
Continuammo a baciarci, io percorsi il suo collo, lui ansimava. Desideravo sentire questa melodia tutto il tempo. -"Mh Ni-" lo zittii baciandolo nuovamente -"Dimmelo adesso che mi odi" gli chiesi apposta facendo in modo che fosse difficile rispondermi -"Ti-ti" cercava di dire -"Mi?" continuai a baciarlo, scesi nuovamente nel suo collo, lasciai alcuni baci bagnati ma nessun segno. Lui si mise a cavalcioni su di me. Mi baciò, io ti tenni i fianchi ben stretti cercando di avvicinarlo di più a me -"Non ho sentito ancora la risposta" gli dissi io mentre prendevamo fiato. Ci guardavamo negli occhi, quel contatto faceva impazzire entrambi. Non potevamo negarlo. -"Io ti od" Stava dicendo ma venne interrotto da Alex che stava per aprire la porta. Federico fortunatamente se ne accorse e si spostò da sopra di me -"Fede Nicola è qui?" chiede Alex, rimanendo un attimo ad osservarci bene, -"Ho interrotto qualcosa?" ci chiede Alex notando le nostre facce arrossate ed eccitate. -"No" disse Federico -"No?" mi aggiunsi io. -"Nicola ti spezzo le gambe esci fuori di qui" mi disse Alex ridacchiando ma aveva anche un tono piuttosto serio. Guardai un attimo Federico -"Cosa guardi, fuori" mi disse Alex sbattendomi fuori dalla camera di Federico. Io ridevo ma non per ciò che faceva Alex. Ma per ciò che successe prima. Menomale che mi odiava..
-"Allora? Che avete fatto? Ti fai mio fratello?" mi chiese Alex -"Non abbiamo fatto niente rincoglionito" gli dissi io secco. -"Ah niente? e perché sei eccitato?" mi disse Alex con le braccia incrociate -"Sai Alex, non per forza se si fa qualcosa mi eccito, io mi eccito anche solo ad osservarlo tuo fratello" gli dissi sincero. Lui sputò l'acqua che stava bevendo ridacchiando -"Ha preso da me" mi disse fiero -"No ha preso da chiunque ma tranne da te" gli dissi io disgustato. -"Vuoi vedere come non ti faccio avvicinare più a Federico?" mi disse lui offeso, io ridacchiai. Non riuscivo a smettere di pensare a ciò che è successo. Dovevo ancora metabolizzare.
Sono riuscito ad assaggiare quelle sue meravigliose. Il suo corpo così minuto, con fianchi stretti, schiena dritta ed inarcata verso di me. Io che lo cercavo di avvicinare a me il più possibile. Lui che nel frattempo mi faceva impazzire lasciandomi numerosi baci sulle labbra... e poi-
-"NICOLA!!" mi urlò Alex, io sbalzai lo guardai storto e dissi -"cosa ci urli coglione" -"Sto cercando di dirti da tutto il tempo una cosa ma tu mi ignori coglione tu ci sei" mi disse Alex visibilmente irritato -"Che cosa vuoi dirmi? stavo pensando" gli dissi io -"Ah si stavo pensando a mio fratello?" mi chiese guardandomi bene -"Vedi almeno a questo ci arrivi, non sei così coglione" gli dissi io ridacchiando. -"stavo dicendo che potremmo andare a dormire" mi chiese Alex. Osservai l'orario e annuii -"Dormo con Federico?" gli dissi io stuzzicandolo -"Azzardati a mettere piede in quella stanza e ti faccio fuori" mi dice Alex guardandomi storto, ridemmo. Alex mi posizionò un materasso a terra per dormire -"Lì ci dormi tu immagino?" gli chiesi io ironico -"Speraci" disse sorridendo .
Non ci volle molto che Alex crollò. Io non riuscivo a prendere sonno. Così decisi di alzarmi da quello scomodo materasso. Senza fare troppo rumore chiusi la porta alle mie spalle, lasciando Alex a dormire tranquillo.
Andai in cucina ma mi accorsi dopo chi ci fosse -"Cosa ci fai qui ragazzino?" gli chiesi osservandolo. -"Dovrei chiederlo a te" mi disse sedendosi nel divano , si accese la tv e cercava un film da mettere. -"Ti è dispiaciuto?" gli chiesi sedendomi accanto a lui. Lui mi guardò un attimo confuso -"Cosa?" -"non fare il finto tonto ragazzino".
Lui capii a cosa mi stavo riferendo mi guardò, si avvicinò e mi disse -"No non mi è dispiaciuto, ma non significa che non ti odio più" -"non ci credi nemmeno tu tesoro".


spazio autrice
Capitolino più lunghetto, come sempre fatemi sapere se vi è piaciuto e se riuscite mette le stelline così la storia sale di più.
Buona lettura 💗

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