5.

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Nicola Pov:

Alex ci invitò a casa, pensai subito a Federico. Non vedevo l'ora di vedere la sua faccia non appena mi vedrà -"Ciao amici" disse lui di buon umore, ci accomodammo, -"Ma fede dov'è?" chiese Anna
-"Vado a chiamarlo stava dormendo" dopo un po' Alex tornò, ma questa volta non era solo, accanto a lui c'era il ragazzino che disse -"Ciao ragazzi" disse con la voce impastata dal sonno, aveva tutti i capelli scompigliati, e appena notò la mia presenza non fece altro che guardarmi.
-"Come mai siete qui?" Chiese cercando di evitare il contatto visivo con me -"Alex ci ha chiamato per stare in compagnia." disse Ettore. -"Fe ma cosa è successo stamattina nella lezione di matematica?" gli chiese Alex. Lui mi guardò e disse -"Razza di idiota vuoi raccontarlo tu?!" -"Non eravamo sconosciuti? perché mi chiami idiota se nemmeno mi conosci?" gli dissi ridacchiando -"Cosa ci siamo persi?" chiese Anna -"Niente di important-" disse lui -"Alex ricorda al tuo caro fratellino che se prima dice qualcosa non deve poi pentirsene" dissi ad Alex interrompendolo di proposito proprio per farlo innervosire-"Non interrompermi" mi disse -"Sennò?" lui girò gli occhi al cielo e sconfitto tornò in camera sua.
-"Cosa è successo?" mi chiese Alex -"niente di che, durante la verifica di matematica chiesi al ragazzino una mano ma lui controbatteva e fece attirare l'attenzione del prof su di noi" -"e così siete andati in punizione?" mi chiese Anna -"proprio così" -"Gli hai fatto qualcosa in punizione?" mi chiese Alex -"Cosa credi che gli abbia fatto, sculacciarlo? beh si ero tentato ma tranquillo siamo stati zitti tutto il tempo" dissi io senza dare troppe spiegazioni. -"Sembrava essere arrabbiato con te" mi disse Giorgio -"Solo oggi? è sempre cosi" dissi io ridacchiando. -"Posso andare a chiamarlo?" Gli chiesi ad Alex -"Si va a chiamare quel deficiente" disse Alex ridacchiando. Andai verso camera di Federico. Entrai, lui mi guardò male e disse -"Si bussa prima di entrare" -"dov'è scritto?" gli chiesi io -"senti cosa vuoi?" mi disse -"Torni di la? tuo fratello e gli altri vogliono la tua compagnia" -"No se ci sei tu" mi disse lui -"Perché tesoro? Odi il fatto che non puoi saltarmi addosso o" mi interrompe dicendo -"No odio te direttamente" -"ricordati ciò che ti dissi alla festa di Michele, prova a continuare a ripetere ogni giorno che mi odi magari inizierai a crederci per davvero, ricordi?" -"si ricordo bene ma ogni giorno ti odio sempre di più"
-"Come credevo, non riesci a stare senza di me" gli dissi ridacchiando -"Ah si e da cosa lo capisci" -"dal tuo sguardo appena mi hai visto" gli dissi io -"Sappi che se vuoi giocare, possiamo anche farlo, ma io sono solito a vincere i giochi" gli dissi un ultima volta -"che tipo di gioco parli" mi chiese lui alzandosi dal letto. -"Sai che se Alex sentisse i nostri discorsi probabilmente ucciderebbe prima me e poi te?" gli dico io guardandolo. Era perfetto. -"Si è proprio questo il bello almeno ti levi dalle scatole" mi disse lui convinto -"Ne sei davvero convinto?" -"Convinto" mi disse lui -"Quindi se in questo momento io ti baciassi anzi ti sfondassi tu mi continuerai a volere fuori dalle scatole?" gli dissi avvicinandomi a lui pericolosamente -"Credi davvero di riuscire a sfondarmi?" mi disse ridendo -" mi stai sfidando?" gli chiesi io ancora incerto dalle sue intenzioni -"si idiota" mi disse lui -"ancora idiota mi chiami? Bene visto che mi sfidi significa che dovrò farti capire davvero come vincerò subito" gli dissi iniziando ad avvicinarmi a lui. Misi una mano dentro la sua maglietta, gli iniziai a toccare la schiena, notai lui che la inarcava. -"Che c'è ragazzino, basta così poco per farti stare zitto? se vuoi ti posso fare stare zitto anche in un altro modo" gli dissi io continuando ad osservare la sua bellezza.
-"Pensi che basti questo per zittirmi?" mi chiese lui osservandomi -"vuoi il mio cazzo in bocca tesoro?" gli dissi lui mi diede un pugnetto nel petto ed io ridacchiai -"Ragazzi apposto?" disse Alex avvicinandosi sempre di più verso la stanza -"Rimanderemo le chiacchiere a più tardi" gli dissi facendogli l'occhiolino.
-"ragazzi eccovi che stavate combinando" disse Alex -"Niente io e il ragazzino abbiamo fatto due chiacchiere" gli dissi io e detto ciò lasciai la stanza di Federico. Tornai in salone e poco dopo tornarono anche Alex e Federico.
-"Ordiniamo le pizze ragazzi?" dice Alex -"Si va bene " disse Ettore e tutti noi annuimmo. Alex dopo aver chiamato la pizzeria, iniziamo a preparare il tavolo per mangiare, e iniziamo a sederci. Mi
siedo accanto a Federico lui mi guarda e mi dice -"O mio dio adesso mi andrà di traverso la pizza" dice lui ridacchiando -"Vedi a fare il clown sei bravo, sei bravo però anche in altro secondo me, devi solo applicarti" gli dissi le ultime frasi sottovoce in modo che solo lui potesse sentirmi. -"Smettila idiota" mi dice lui dandomi una leggera gomitata.
Qualcuno suonò alla porta, appena Alex arrivò a tavola aveva in mano tutte le pizze e così iniziammo a mangiare. -"Ragazzi di cosa parlavate prima, possiamo saperlo?" chiese curioso Ettore, -"Nulla di che, ci siamo chiariti per stamattina, per la punizione" dissi io guardandolo, decisi di fare una mossa un po' azzardata, gli misi una mano nella coscia, lui sbalzò e disse -"oh dio" ansimando -"Fe apposto?" gli chiese Giorgio io ridacchiai sotto i baffi -"si sì la pizza era troppo calda, mi sono scottato" disse mentendo -"Tipo quando giochi troppo con il fuoco, prima o poi ti bruci" aggiunsi io provocandolo, lui mi guardò malissimo e continuò a mangiare, tutti erano insospettiti ma non dissero nulla.
E così continuammo la nostra serata piacevole, anzi fin troppo piacevole.

Federico Pov:
Cos'era per me Nicola? Ah ma che domande un coglione.
-"Ragazzi di cosa parlavate prima, possiamo saperlo?" chiese curioso Ettore, -"Nulla di che, ci siamo chiariti per stamattina, per la punizione"rispose Nicola senza troppi dettagli. All'improvviso un brivido mi arrivò dritto alla pelle, Nicola aveva messo la sua mano sulla mia coscia. Inaspettato dal gesto dissi -"oh dio" ansimando -"Fe apposto?" mi chiese Giorgio e lui ridacchiò sotto i baffi -"si sì la pizza era troppo calda, mi sono scottato" dissi mentendo -"Tipo quando giochi troppo con il fuoco, prima o poi ti bruci" aggiunse lui. Io lo guardai malissimo e continuammo a mangiare senza dire più nulla.
Passò un po' di tempo, noi ci stavamo divertendo tantissimo, ma si era fatto tardi. -"Ragazzi che dite andiamo? Si è fatto tardi..." Disse Giorgio all'improvviso -"Tesoro già vai?" gli disse Alex ironico, Giorgio sbuffò -"sono d'accordo con il topo" disse Ettore -"Esatto sennò domani non riusciremo ad alzarci" dice Anna, vero domani abbiamo di nuovo scuola, che palle.
Ci salutammo, salutai tutti tranne Nicola -"Non si saluta?" mi disse -"Hai bisogno del mio saluto?" gli dissi io secco -"io no ma tu si, hai bisogno del mio di saluto mi sa" mi disse sorridendomi -"Ahhh sta zitto idiota, il mio sistema nervo ha esaurito la pazienza nel sentire la tua voce" gli dissi io sbattendolo fuori casa, tutti i nostri amici ridacchiarono -"sono proprio gli opposti" disse Anna ridendo -"Alex occhio, gli opposti si attraggono sempre" gli disse Ettore -"non mettevi pure voi vi prego" dissi io sbuffando, loro continuarono a ridere e dopo ci salutammo per davvero. Io andai a dormire salutando mio fratello.
Mi misi sotto le coperte. Non riuscivo a smettere di pensare a Nicola. Che effetto mi faceva? non ne avevo idea, ma avevo anche paura a scoprirlo.

spazio autrice
ahh che bel capitolo... i prossimi però saranno ancora meglio.
un bacio, buona lettura💗

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