Federico Pov:
-"Alex, sono da Nicola, mi sono sentito un attimo
male ma fortunatamente Nicola mi ha aiutato" chiamai mio fratello proprio come mi consigliò a Nicola. -"Che hai avuto amore" mi chiese Alex dall'altra parte del telefono -"Non lo so bene forse un attacco di panico" gli dissi sussurrando l'ultima frase. Nicola mi guardò in modo dolce, Alex si assicurò che adesso stavo bene e così chiusi la chiamata. -"Grazie ancora Nicola" -"Basta non dirmi più la parola basta" mi disse ridacchiando. Mi avvicinai a lui più di quanto già lo fossimo. -"Fe ti prego..." mi disse lui sussurrando, gli toccai il viso, levai dei ciuffi ribelli che gli cadevano in faccia e lo osservai bene negli occhi. -"Dimmi?" chiesi sottovoce facendo il finto tonto. -"Sei bellissimo" mi disse osservandomi anche lui a sua volta. Io sorrisi. Non so cosa mi stia succedendo, ma tutto ciò mi piace. Dal nulla mi prese per i fianchi e mi mise a cavalcioni su di lui. -"Così riesci a farmi impazzire meglio" mi disse mostrandomi un sardonico sorriso.
Io rimasi fermo, misi le mie braccia nella sua schiena e lui nei miei fianchi.
-"I tuoi capelli non stanno mai giù" mi accarezzò appena dietro l'orecchio -"Non credo di averti mai
detto quanto mi piacciono" Il mio cuoio capelluto prese a formicolare proprio nel punto in cui le sue dita mi avevano toccato -"Non me lo hai mai detto" -"Avrei dovuto." La sua mano scivolò alla base del mio collo, mi passò delicatamente sui battiti. -"E questo? Ti ho mai detto quanto mi piace?" -"No" risposi. -"Ma questo, sicuramente sì" La sua mano si spostò e si posizionò nei miei fianchi, e la mia pelle sì scaldò.
-"Ti ho mai detto quanto mi piaci?" -"Questo credo proprio di sì" Il respiro mi si impigliò a pena in gola.
-"E questo?" La sua mano dal mio fianco passò nelle mie coscie. -"Non dirmi che me ne sono dimenticato" mi disse sorridendomi. -"Non te ne sei dimenticato"
-"E poi c'è anche questo" la sua mano ormai era inarrestabile. -"Sono sicuro di averti detto di questo" chiusi gli occhi. -"Dimmelo ancora".-
Quella sera io dormii a casa di Nicola. Non successe nulla tranne quel meraviglioso momento in cui io ero a cavalcioni su di lui.
Mi svegliò Nicola, purtroppo oggi dovevamo andare a scuola -"Buongiorno ragazzino" mi disse sorridendomi -"Buongiorno" gli dissi con la voce ancora impastata dal sonno. -"Ma devo andare a scuola così?" gli dissi indicando i miei vestiti. -" Per caso è una scusa perché vuoi che ti presti i miei vestiti tesoro?" Si incuriosì lui. -"No affatto, semplicemente perché.." Non trovai una scusa per giustificarmi -"Perche? non perdiamo altro tempo ho capito" andò in camera sua prese dei vestiti e me li porse. -"Tieni ragazzino" prese una felpa e una tuta grigia, mi stavano abbastanza larghe ma la cosa che amavo era l'odore che quest'ultimi facevano.
-"Felice adesso?" ignorai le sue provocazioni. Sapevo lo facesse apposta...
Andammo a scuola e appena vidimo i nostri amici, compreso mio fratello Alex, andammo da loro. -"Fede stai bene?" mi chiese Alex preoccupato -"S-si" mi osservò per bene -"Di chi sono questi vestiti?" -"Di chi possono essere" disse Nicola girando gli occhi al cielo per la stupida domanda. Alex lo guardò come per ringraziarlo e purtroppo dovemmo andare in classe. Mi sedetti nel mio posto, come sempre accanto a me c'era Anna. Lei era sempre sorridente. Fortunata..
E purtroppo iniziò la noiosissima lezione.
-Quando finii la lezione io e i miei amici ci incontrammo fuori da scuola -"oggi ho una gara ragazzi, ci sarete?" disse Nicola dal nulla, tutti annuirono, parlammo un po' e poi dopo esserci fatti dare le indicazioni per la gara di Nicola tornammo
a casa io e Alex. -"Fede che hai avuto!!" mi chiese Alex preoccupato -"Non lo so, ieri sera parlavo con Nicola, ad un certo punto iniziai a tremare, e lui lo capii e prima mi portò in balcone fuori e poi a casa sua per tranquillizzarmi" -"Devo ringraziarlo per bene a Nicola... A proposito successo qualcosa a casa sua??" chiese sorridendo -"Nooo" dissi io scherzando, lui mi guardò e poi mi disse -"Avanti puoi dire tutto a me, Nicola ti piace" Pensai un attimo alle sue parole. Effettivamente perché amavo sempre il fatto di averlo fra i piedi. Perché amavo il fatto di stare sopra di lui. Perché amavo il fatto di essere toccato delicatamente da lui?
Sicuramente riuscivo a rispondere a tutte queste domande. Solo che per me era impossibile ammetterlo.
Guardai un attimo Alex, ed iniziai a pensare. Pensare come risponde alla sua domanda -"quindi?" mi chiese dubbioso.
Presi un bel respiro e dissi -"I-io..."Nicola Pov:
-"Ti ho mai detto quanto mi piaci?"
-"Questo credo proprio di sì".
-"E questo?"-"Non dirmi che me ne sono dimenticato"
-"Non te ne sei dimenticato"
-"E poi c'è anche questo"
-"Sono sicuro di averti detto di questo"
-"Dimmelo ancora".
Mi svegliai e la prima cosa a cui pensai fu proprio lui. Federico. Ieri sera abbiamo avuto una conversazione che mi fece provare cosa fosse il paradiso. Ricordare la scena quasi quasi mi fa venire i brividi dall'eccitazione. Lui sopra di me che si lascia esplorare dalle mie mani. Io che lo stuzzico e la cosa bella è che lui stava al mio gioco. Solo perché era stato male, non mi sembrava il caso di renderlo mio.
Ma lo era anche senza fare sesso. Di questo ne ero sicuro. Quel ragazzo è mio.
Chiamai Federico che stava ancora dormendo beatamente, il suo viso angelico che però in alcuni momenti era tutto tranne che angelico, dire più sexy...
"Buongiorno ragazzino" gli dissi avvicinandomi al suo viso, gli sfiorai le guance e poi gli sorrisi. -"Buongiorno" mi disse con la voce ancora impastata dal sonno. Poco dopo lui con molta pigrizia e lentezza si alzò dal letto, venne verso di me e mi disse -"Ma devo andare a scuola così?" mi chiese indicando i suoi vestiti. -" Per caso è una scusa perché vuoi che ti presti i miei vestiti tesoro?"
-"No affatto, semplicemente perché.."Notai che fosse sempre più agitato dalla semplice domanda innocua che gli avevo fatto... -"Perche? non perdiamo altro tempo ho capito" andai in camera mia e gli diedi ciò che desiderava, -"Tieni ragazzino" presi una felpa e una tuta grigia, gli stavano abbastanza larghe, osservai come annusava perennemente l'odore dei vestiti come se ne fosse dipendente.
-"Felice adesso?" ignorò le mie provocazioni. Girò gli occhi al cielo ed andammo a scuola.Spazio autrice
Impazzisco li amo troppo😍😍😍🥹
Sono nel blocco dello scrittore aiuto, spero di riuscire a scrivere il capitolo di domani😭😭
Buona lettura💗
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Bestfriend's brother
Fanfictionstrecico story il protagonista di questa storia è Federico de Lucis. Un semplice ragazzo che decide di trasferirsi nella città di suo fratello, Alex, lasciando dietro di se tutto il suo passato. Suo fratello gli fa conoscere i suoi cari amici, ma Fe...