È la fine?

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Scoppiai a piangere. Prese un accendino e iniziò ad appiccare fuoco nella stanza.

"La vedrai bruciare poi toccherà a te"

Lei urlava mentre il fuoco la raggiungeva. Vidi Ryan entrare nella stanza, aveva una pistola in mano, la puntò verso mio padre e gli sparò in petto, cadde a terra tra il fuoco. Non riuscivo a muovermi Ryan stava slegando Cristal mentre Giulia slegava me. Uscimmo da quella casa, la vicina Rose aveva chiamato i pompieri.

Pov Ryan

Avevo Cristal in braccio e Justin guardava il vuoto. Sapevo cosa stava pensando e cosa si stava dicendo 'è colpa mia' lo dice sempre. Cadrà di nuovo in depressione. Sono sicuro che non riuscirà a perdonarsi che si odierá, ma cazzo non è colpa sua!
Guardai Cristal che era senza maglia, l'appoggiai per terra dandole la mia giacca e andai verso Justin facendo cenno a Giulia di starle accanto.

"Justin..."

I suoi occhi rossi e le sue mani che tremano. Non rispondeva sono sicuro che non mi ha neanche sentito, lo conosco so cosa sta frullando nella sua testa. Lo abbracciai.

"Amico, non è colpa tua la supereremo insieme"

Un poliziotto si avvicinò.

"Di chi è la casa?"
"Mia" rispose Justin guardando ancora per terra.
"Abbiamo trovato un uomo all'interno...senza vita con un proiettile in petto."
"È lui che ha incendiato la casa e lui ha anche cercato di stuprare quella ragazza, voleva che morissero. Ero assunto come bodyguard ho fatto il mio dovere." Dissi prendendomi la responsabilità.
"Allora mi segua in questura"

"Fratello ci rivedremo presto, chiama i miei" dissi a Justin
"Si.."
"Vai da lei...non lasciarla andare, Justin ti prego ha bisogno di te"

Detto questo seguì il poliziotto salendo nella loro macchina.

Pov Cristal

Ryan andò con la polizia seguito da Giulia. Mi avvicinai a Justin che era fermo immobile da un bel pò a guardare il suolo.

"Justin.." dissi

"Justin non sono arrabbiata"

"Amore..." dissi ancora, alzò lo sguardo verso di me

"È colpa mia" disse stringendo i pugni.
"Avrei dovuto proteggerti! Tu non.."
"Shh"dissi poggiando le mie labbra sulle sue però si staccò aprendo la bocca per dire qualcosa.
"No, zitto. Non dire che è colpa tua. Non dire che non te lo meriti."
"Perché non devo dire la verità?"

Stavo per rispondere ma un medico mi portò in ambulanza e Justin fu costretto a forza, perché diceva che stava bene e bla bla..

"Signorina, le bruciature andranno via col tempo come queste ciccatrici. Solo una cosa, deve mettersi questa crema così guarirà più in fretta e non le brucerà. Se la bruciatura le fa tanto male può mettere del ghiaccio"
"Okay grazie mille"

Quando uscì dalla stanza incontrai subito i suoi meravigliosi occhi. Era seduto in una sedia con le mani nelle ginocchia, si alzò e venne verso di noi.

"Come sta?" Disse al dottore
"Bene bene, non ci saranno ferite permanenti"

Dopo questo andammo fuori dove incontrammo i genitori di Ryan.
Ci chiesero subito come stavamo e poi partimmo. Andammo alla caserma dei carabinieri dove appena vidi Giulia le corsi incontro per abbracciarla.

"Stai bene, che ha detto il medico?"
"Tutto bene..."

Lei andò ad accompagnare i genitori di Ryan da Ryan mentre io rimasi con Justin. Era seduto ancora con lo sguardo perso. Mi sedetti vicino a lui.

"Hey.." dissi
"Justin ti prego parlami" continuai supplicandolo.

Alzò lo sguardo verso il mio.

"Mi dispiace...io...non c'è la faccio. Guarda cosa ti ho fatto! Stiamo insieme e ti faccio ancora soffrire"
"Ti ho detto che non è colpa tua...ho sentito quando hai detto che mi amavi più di qualsiasi cosa al mondo. E credimi che io provo lo stesso. Secondo te io non sapevo che eri legato in quella fottuta sedia e non potevi muoverti?" Dissi
"Non è solo quello..."
"Per prima..." sospirai "quando hai detto 'da quanto'?
"Si...io ti giuro che non voglio stare con te solo per sesso, io ti...amo è solo che io ero abituato a farlo quasi ogni sera ed è una specie di ossessione ma io ti amo cazzo se ti amo, solo che guarda...quando mai ho fatto una cosa giusta? Quando mai sei stata fuori dai guai?"
"Non mi importa....non mi importa se sto in mezzo ai guai o se sei tu il guaio...perché sei il guaio che voglio, che amo e che non lo manderei mai via e quindi smettila di darti la colpa. Ora lui non c'è più e non ci farà più del male" dissi tenendo con le mie mani le guancie.

Appoggiai le mie labbra sulle sue e poi lo strinsi in un abbraccio.

Pain《Justin bieber》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora