Erano passati giorni e il suo comportamento rimaneva uguale. Mi picchiava e diceva cose assurde,come se si stesse sfogando di qualcosa. Oggi non lo avevo sentito per tutto il giorno, di solito resto chiusa in queste quattro mura ad aspettare che *si sfogasse*. Penso di essere solo un fottuto giocattolo per lui e oggi lo avrei affrontato, mi ero preparata già tutto un discorso, non volevo stare un secondo in più a farmi picchiare da lui.
Sentì un tonfo al piano di sotto, curiosa come sono ovviamente andai a vedere cos'era quel frastuono.
Era impiedi con il sangue che colava dell'addome, con una mano si teneva nel mobile affianco alla porta e con l'altra copriva la ferita.
"Cos'è successo??"dissi mentre mi avvicinavo per vedere la gravità della situazione
"Aiutami"disse barcollandoNon riusciva a stare impiedi, così lo aiutai ad andarsi a stendere nel divano. Alzai la maglietta per vedere la ferita.
"Toglila" disse alzando di poco il busto per farmi togliere la maglietta.
Cazzo era perfetto, aveva gli addominali scolpiti e dei vari tatuaggi nel petto.
"Mi aiuti o continui a fissarmi fino a che non muoio?" DisseMi alzai e andai al piano di sopra per prendere la scatola delle medicine, ovviamente l'avevo spostata più in basso, non volevo rischiare di morire di nuovo. Scesi e iniziai a prendere del cotone e del disinfettante per pulire la ferita, lo avevano sicuramente colpito con un coltello.
"Chi è stato?" Domandai
"Niente domande" sbottòGli fasciai l'addome e rimisi tutto in ordine. Lui si alzò e andò a prendere le sue solite bottiglie di vodka, pur non essendo del tutto sobrio. Iniziò a bere una bottiglia.
"La smetti di bere?" Gli dissi avvicinandomi
"Tu non mi dici quello che devo fare!" Urlò
"Lo dico per te! Ti rovinerai così!"Alzò gli occhi e si avvicinò a me, mi prese per i fianchi e mi strinse al suo corpo. Sentì il suo naso sfiorarmi il collo e a quel contatto mi vennero i brividi in tutta la schiena, sorrise sul mio collo, forse avvendoli sentiti, provocando così altri brividi. Odiavo il fatto che mi faceva provare queste cose, io lo odiavo. Lui mi aveva fatto del male.
Mi alzò per farmi sedere nel tavolo e si mise in mezzo alle mie gambe mi baciava e succhiava il collo, muovendo le sue mani sotto la mia maglia
"Lasciami stare" dissi dimenandomi
"Non ribellarti" disse duro. Continuava a baciare il mio collo spostando le mani sulle mie cosce stringendole.
"Lasciami!" Il mio ginocchio colpì per sbaglio la ferita che aveva dell'addome. Mi lasciò piegandosi dal dolore.
"Oddio scusami, io..io non volevo farti male" dissi avvicinandomi. Mi guardava, e per un secondo mi era sembrato di vedere un pò di dolcezza nei suoi occhi.
"Sei fortunata che sono ferito altrimenti ti avrei già sbattuta nel letto" infatti...mi sembrava.
"Non farò mai sesso con te" iniziò a ridere e si avvicino al mio orecchio.
"Piccola...ricorda io mi chiamo Justin, per quando dovrai urlare il mio nome mentre di sbatterò in quel letto" puntò il dito verso le scale e si sedette nel divano accendendo la televisione.
Rimasi immobile a pensare a quello che mi aveva detto. Io non lo avrei mai fatto con uno come lui e sicuramente non avrei perso la mia verginità.Non so se continuare questa storia, voi che ne dite?
STAI LEGGENDO
Pain《Justin bieber》
Fanficlei e lui uguali nel dolore provato di perdere una famiglia ma con due modi di reagire diversi riuscirà l'anima dolce di questa ragazza a cambiare il ragazzo duro e scontroso?