12; la gita

955 27 13
                                    

È passata ormai quasi una settimana da quando ho visto Nora a casa mia.
Io e Lorenzo non parliamo più da quel giorno, ho deciso di ignorarlo.
Nora non l'ho più vista con lui e a scuola quando mi passa accanto mi guarda e basta senza dire niente.
Ma cosa più importante di questi ultimi giorni?

I miei hanno deciso di mandarmi in gita.
Mio padre è riuscito a convincere mia madre, ed ora eccomi qui, fuori scuola con il mio enorme borsone.

Lorenzo e i suoi amici sono già saliti a bordo del pullman, diverso dal mio poiché loro sono del quarto anno.
I miei prima di andarsene gli hanno detto di prendersi cura di me, cosa che sicuramente gli permetterò di fare in questi tre giorni...

"Con chi condividerai la tenda?" chiedo ad Alex quando finalmente ci sediamo sui sedili del pullman. Ovviamente prendo posto accanto alla finestra in una delle prime file, ho paura che sedendomi dietro a tutto possa sentirmi male.
"Non ne ho idea, questa cosa che dobbiamo stare con qualcuno del nostro stesso anno è una merda. Tu non dovresti stare con qualcuno che sappia... insomma le tue condizioni? Se ti dovessi sentire male?"
"Non portare sfiga! E comunque sto benissimo ora, ho tutti i medicinali con me e i prof hanno detto ai miei genitori che mi controlleranno e non diranno niente a nessuno... Mi sento una bambina." esclamo roteando gli occhi e sbuffando.

Alzo la testa quando ormai sono saliti tutti e inizio a mettermi comoda con le cuffiette e la testa appoggiata al finestrino. Non vedo l'ora di arrivare, aprire la tenda e dormire già. Fortunatamente è un'area attrezzata e quindi non ci toccherà non farci la doccia per i seguenti giorni...

***
"Soph c'è la sosta, devo correre a fare pipì." esclama Alex scuotendomi per poi scendere velocemente dal pullman per correre in bagno.

Mi alzo ancora tutta assonnata e scendo dal pullman. Mi guardo intorno e ci sono veramente una marea di ragazzi, chi va al bagno, chi al bar, e chi è rimasto sul pullman.
Mi siedo su una panchina lì vicino e mi massaggio le gambe doloranti, quando rimango seduta per più di un'ora inizia a farmi male tutto.

"A qualcuno serve un massaggio?"
"Vuoi farmelo tu?"
"No grazie." esclama Lorenzo che si siede accanto a me mentre mangia una barretta in silenzio.

"Non vorrai mica tenermi il muso per tutta la gita?"
"Probabile."
"Senti, mi dispiace per Nora, non pensavo che te la saresti presa così tanto... È solo che le manchi e pensavo che tornare amiche ti avrebbe fatto bene. Non sapevo cosa fosse successo fra di voi." continua Lorenzo, scrolla le spalle e io scuoto la testa.
È proprio questo il problema Lorenzo...
"Proprio perché non lo sapevi ti dovevi fare gli affari tuoi."
"Lo so, scusami dai, sorellina." esclama spingendomi e scompigliandomi i capelli ridendo.
"Ti perdono se mi dai una delle barrette che ti stai mangiando."
"Era l'ultima..."
"Ma a che mi servi?"
"A tutto? Ci vediamo dopo, dobbiamo rientrare."

Lorenzo sale sul pullman, vedo Alex dirigersi anche lui sul nostro e mi alzo dalla panchina per raggiungerlo ma qualcuno alla mia destra allunga il braccio e mi passa una barretta.

"Cosa?" chiedo continuando ad andare verso il pullman con l'idiota al mio fianco.
"La vuoi?"
"No grazie."
"Non è avvelenata."
"Dovrei fidarmi?"
"Certo, per quelle avvelenate ci sto lavorando." esclama Mirko ridendo. Ruoto gli occhi e prendo la barretta, sono troppo affamata per rifiutare anche la sua...
Mi giro verso di lui e noto che porta gli occhiali da vista, ha i capelli tutti in disordine e gli occhi assonnati, probabilmente anche lui si sarà appena svegliato.

"Non sapevo portassi gli occhiali."
"Non sai un sacco di cose di me Zurzolo."
"Vero, ma comunque cosa vuoi?" chiedo un volta fermati davanti al mio pullman.
"In che senso?"
"Mi stai parlando dopo che mi hai ignorato per una settimana, qualcosa vorrai."
"No, non ti ho ignorato." risponde Mirko confuso mettendosi le mani in tasca.
Devo dire che gli occhiali gli donano...
"Tu dici? Mi passavi accanto senza degnarmi di uno sguardo."
"Beh c'era sempre tuo fratello con me, ogni volta ti preoccupi così tanto che ci veda insieme quindi ho pensato che fosse la cosa migliore. Perche? T'importa?" esclama con il suo sorrisetto malizioso. Alzo gli occhi al cielo e mi viene in mente la frase che mi ha detto quella sera alla festa.

"Non sei una santarellina come tutti credono. Sei cattiva."

"No che non m'importa, sono cattiva ricordi?" esclamo sorridendo falsamente e mi volto per entrare nel pullman.
Mirko mi prende il polso.

"Approposito di quella sera, non vol-"
"Si che volevi Mirko, non eri ubriaco. Lo volevi dire e l'hai detto. Ora lasciami." esclamo spingendo via la sua mano dal mio polso per poi salire e andare a sedermi accanto ad Alex.

"Dov'eri finita?"
"Ero con Lorenzo."
"Le prof hanno detto che arriveremo per le due, e sono solo le undici..." esclama Alex stanco, butta la testa indietro e io sbuffo.

"Beh tienimi sveglia, se dormo mi sveglio tutta dolorante." esclamo, e subito dopo il pullman parte.

Non vedo l'ora di arrivare.

***
tenetevi pronti per le cose che accadranno in questa tranquilla gita nei prossimi capitoli.💆🏻‍♀️

Scusate se ieri non ho postato... per farmi perdonare tra poche ore posterò un altro capitolo.🫠

maneggiami con cura. || ★mirko trovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora