Dopo passati quasi due mesi da quando io e Mirko stiamo insieme.
In questi due mesi molte cose sono cambiate.
Molte in meglio, ma qualcos'altro in peggio.
Mirko e Lorenzo hanno ricominciato ad andare d'accordo, non come prima, ma sono sicura che riusciranno a tornare i migliori amici di una volta.
Lorenzo l'ha anche fatto rientrare nella squadra di calcio.I miei genitori hanno subito accettato Mirko, invitandolo non so quante volte a cena e a pranzo, e questo non può rendermi più che felice.
Da mio padre me l'aspettavo, ma da mia madre un pò di meno, infatti a differenza di mio padre, mi vieta di andare a dormire da lui!
Vi sembra normale?!A scuola ormai nessuno parla più di noi, fortunatamente.
E Mirko e io siamo più legati che mai.
Ma nelle ultime settimane, è accaduto anche qualcosa di... molto meno bello.
Ho iniziato a sentirmi spesso male, a vomitare, a svenire, ad avere dolori dappertutto. E tante altre cose.
Una sera, svenni in bagno durante una cena a casa mia dove i miei avevano invitato anche Mirko.
Mio padre decise di portarmi in ospedale, e le notizie non furono affatto buone.
Dovevo farla.
Dovevo fare la chemioterapia.
***
"Vedrai che guarirai." esclama mio padre stringendo forte la mia mano.
"Si, lo so."
"Sei sicura di non volere nessuno al tuo fianco?"
"Si, non sarà bello da vedere." esclamo guadando il macchinario al mio fianco.
"Se vuoi posso stare qui e-"
"Papà, tranquillo."
"Torno subito." esclama mio padre, con le lacrime agli occhi, correndo fuori dalla stanza.Sospiro e mi guardo intorno. Voglio scappare da qui.
"Permesso?"
Una voce fin troppo conosciuta, mi fa voltare verso la porta sorpresa.
Gli avevo detto di non venire.
"Dio Mirko, che ci fai qui?" chiedo confusa mentre Mirko si avvicina alla mia sedia.
"Ti starò accanto." risponde con fare ovvio, e lo fulmino con lo sguardo.
"Assolutamente n-"
"È già deciso. Non ti abbandonerò qui da sola." esclama prendendo una sedia per sedersi accanto a me.Sorrido lasciandolo fare. So che è inutile dirgli di andarsene, non lo farà mai.
"Diventerò brutta?" sussurro quando Mirko intreccia la sua mano alla mia, guardandomi confuso. "Sarò sempre stanca poi."
"Soph. Non sarai mai brutta. Né ai miei occhi né a quelli degli altri. Stai cercando di salvarti la vita, come puoi pensare a queste cose adesso?" esclama scuotendo la testa e stringendomi forte la mano. Tengo lo sguardo abbassato perché so che se lo guardo piangerò.
Ho paura."Mi starai vicino?"
"Sempre. Qualunque cosa accada."
"Perché lo fai? Insomma, sembro una bambola che dev'essere maneggiata con attenzione, è stancante, non poter fare alcune cose per colpa mia." esclamo mentre delle lacrime iniziano a scendermi lungo le guance. Mirko mi si avvicina e me le asciuga con un dito.
"Allora ti maneggerò con cura perché tu hai promesso di restare sempre con me, e io farò la stessa cosa con te. E anche perché..." esclama continuando ad accarezzarmi il viso. Alzo lo sguardo e finalmente i miei occhi incrociano i suoi."Perché ti amo. Qualsiasi cosa accada da questo momento, io starò sempre al tuo fianco."
"Ti amo anche io, Mirko."Mirko mi bacia la mano e poi mi lascia un breve bacio sulle labbra, mentre la dottoressa appena entrata in stanza, inizia ad infilare un ago nella mia pelle.
"Allora, mi è permesso quindi?" chiede Mirko sorridendo, mentre si mette comodo sulla sedia al mio fianco.
Ferma immobile sulla sedia, davanti a lui, sorrido.
È iniziata che non doveva sapere della mia malattia per niente al mondo, mentre ora è qui, al mio fianco, durante uno dei momenti più difficili che dovrò affrontare in tutta la mia vita.
Quindi si Mirko, ti è permesso, entrare nella mia vita.
Ma sempre con attenzione. Perché il mio cuore è fragile e la strada costantemente incerta.
Ti è permesso si, maneggiarmi con cura.
***
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maneggiami con cura. || ★mirko trovato
ChickLit'𝓜𝒊𝒓𝒌𝒐 𝓣𝒓𝒐𝒗𝒂𝒕𝒐 & 𝓢𝒐𝒑𝒉𝒊𝒂 𝓩𝒖𝒓𝒛𝒐𝒍𝒐' - Morte. Una parola, un miliardo di paure. Siamo sempre stati convinti che non pensandoci sarebbe arrivata il più tardi possibile. Ma quando meno te lo aspetti la trovi là, alla porta pronta...