34; serata in famiglia

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"Siete pronti?"
"Devo proprio venire?"
"Si Lorenzo! Non usciamo tutti insieme da mesi!" risponde mia madre prima di prendere la borsa e avviarsi in macchina.
"E poi perché non ti permetterò di lasciarmi sola con questi due pazzi." sussurro trascinandolo fuori di casa da un braccio.
Saliamo velocemente in macchina e mio padre mette subito in moto.

I miei genitori hanno avuto la brillante idea di passare una serata al ristorante tutti insieme. Era da un pò che non lo facevamo è vero, io e Lorenzo ogni volta ci inventavamo una scusa per restare a casa, ma ne abbiamo usate così tante che ormai non sapevamo più cosa inventarci. Quindi eccoci qua.

"Potresti posarlo un pò sai?" chiedo voltandomi verso Lorenzo, totalmente applicato sul suo cellulare.
"Non posso, stiamo organizzando la partita e non abbiamo ancora un giocatore."
"Perché chi se n'è andato?" chiedo e Lorenzo si volta a guardarmi in modo ovvio. "L'hai cacciato?!" chiedo scioccata e Lorenzo spalanca la bocca facendo una risatina.
"Non dirmi che t'importa!"
"Non mi sembra giusto!"
"Mi stai prendendo in giro?!'
"No Lorenzo. Non puoi cacciarlo dalla squadra per questo, sai quanto ci teneva!" esclamo nervosa e Lorenzo continua a guardarmi scioccato.

Non so perché la cosa mi importi così tanto da litigarci con Lorenzo. Sapere che Mirko è stato cacciato solamente per quello che è accaduto con me mi fa sentire, in un certo senso, in colpa. E mi odio per questo. Non riesco a fregarmene.

"Wow, non posso crederci. Stiamo parlando di una persona che ti ha preso in giro, svegliati Sophia." esclama Lorenzo scuotendo la testa e tornando a concentrarsi sul cellulare.

Poi però un dubbio mi invade.

Davvero Lorenzo sapeva di Ludovica e Mirko? Perché avrebbe dovuto mentirmi dicendomi di no?

Sono passati cinque giorni da quando io e Mirko abbiamo parlato in corridoio. Ho deciso di dimenticare ogni sua parola e di fidarmi totalmente di Lorenzo, è mio fratello, e mentirmi su questo non avrebbe senso.
Ammetto però che a volte dei dubbi mi vengono, ma mi obbligo subito a lasciarli perdere e a cercare di dimenticare Mirko, è meglio così.

"E se non fosse così?"
"Cosa vuoi dire?" chiede Lorenzo voltandosi ancora una volta verso di me confuso, ma prima che possa rispondere, nostra madre si intromette.
"Potete smetterla adesso? Io e vostro padre vorremmo passare una serata in santa pace con i nostri figli! Chiediamo troppo?!"

Io e Lorenzo sbuffiamo, mi volto verso
il finestrino mentre Lorenzo imvece ritorna sul suo cellulare, ma dopo due secondi ecco che riapre bocca.

"E comunque il capitano sono io, quindi caccio chi voglio."
"E chi l'ha deciso? Avete tirato la monetina?" chiedo sarcastica alzando gli occhi al cielo.
"I ragazzi hanno votato!"
"Scommetto che li hai pagati per votarti."
"Sai Soph sei un'ingrata!" urla Lorenzo incrociando le braccia e voltandosi verso il finestrino.
"Ma stai zitto!"
"Stai zitta tu!"
"Ok ora mi avete stancato!" urla d'un tratto mio padre fermandosi con l'auto.
"Che fai?"
"Avanti, scendete."
"Stai scherzando?" chiedo confusa e mio padre si gira a guardarci serio. Ok forse non sta scherzando...
"No. Avanti. Quando vi sarete chiariti poi potrete raggiungerci."
"Ma fa freddo!" esclamo indicando il finestrino e mio padre mi butta sulle gambe il suo giubbino. "Eh va bene!"

Io e Lorenzo scendiamo dall'auto e i nostri genitori rimettono in moto allontanandosi verso il ristorante.

"Io l'ho detto che sono dei pazzi!" urlo spalancando le braccia e mi giro per guardare Lorenzo, che già si sta dirigendo non so dove. "Ehi dove vai?!"
"Raggiungo i miei amici."
"Non puoi lasciarmi qui da sola!" urlo raggiungendolo, anche se mi è difficile farlo con questi stupidi tacchi che mia madre mi ha obbligato a mettere!
"Il ristorante è a due passi da qui, raggiungi mamma e papà."
"Non puoi lasciarmi sola con loro!Lorenzo!" gli prendo un braccio e finalmente riesco a fermarlo.
"Dio smettila di urlare!" urla anche lui sbuffando e mettendosi le mani in tasca per il freddo. Io sospiro e incrocio le braccia stringendomi stretta. Fa un freddo cane e ogni volta che parlo il fumo mi esce dalla bocca, inoltre mi sento il naso rosso e congelato.
"Mi dispiace per quello che ho detto in macchina."
"Non posso credere che tieni ancora a lui." esclama Lorenzo abbassa voce scuotendo la testa.
"Non ci tengo infatti."
"Certo come no."
"Forse si. Non lo so. Ma sono stanca di litigare con te, non voglio più averci a che fare con lui. Te lo giuro." esclamo e Lorenzo mi guarda per poi rilassare le spalle sospirando.
"Io voglio solo proteggerti."
"Lo so." rispondo e mi avvicino a lui con un sorriso per abbracciarlo. Lorenzo ridacchia e ricambia l'abbraccio, mettendomi in disordine come al solito tutti i capelli.
"Raggiungiamo mamma e papà?"
"Andiamo."

***
"Sono sorpresa. Ero convinta che non sareste più venuti."
"Mancava poco." sussurra Lorenzo e gli dò una gomitata per zittirlo.
"Io vado un attimo al bagno."

Entro in bagno e mi lavo velocemente le mani per sbrigarmi a tornare al tavolo. Mi aggiusto i capelli e appena esco dal bagno, mi ritrovo Jenny.

"Sophia?" chiede confusa e instintivamente alzo gli occhi al cielo e la sorpasso senza neanche guardarla.
"Dio, sei anche qui!"
"Aspetta." esclama prendendomi un braccio ma mi giro spingendo immediatamente via la sua lurida mano.
"Non toccarmi! So che sei stata tu a dire a tutti della mia malattia, con che coraggio osi parlarmi?" esclamo avvicinandomi a lei più nervosa che mai. Le vorrei fare non so cosa, ma cerco in qualche modo di mantenere la calma.
"Io vol-"
"Volevi cosa? Non osare mai più rivolgerti a me, hai capito? Sei solamente un egoista di merda. Non osare avvicinarti più neanche a mio fratello. Sono stanca dei tuoi stupidi giochetti e anche di quelli del tuo amichetto Mirko. Non voglio più vedervi, lasciatemi stare in pace!" le dico a due centimetri dalla sua faccia, Jenny resta in silenzio e questo mi lascia un pò sorpresa. Ma non ho intenzione di restare lì per più di un secondo quindi mi volto velocemente e ritorno al mio tavolo.

"Tutto bene?"
"Si, ordiniamo?" rispondo sorridendo cercando di essere convincente.

La serata passa velocemente, tra risate e prese in giro con Lorenzo.
Per la prima volta dopo mesi non penso a Mirko, rido con sincerità e mi godo la mia famiglia. Capisco che dimenticare definitivamente Mirko risolverà tutti i miei problemi, sarà difficile, ma devo provarci.

***

maneggiami con cura. || ★mirko trovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora