11; vecchie amicizie

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"Mi ha chiesto di te." esclama Lorenzo mettendosi le mani dietro la testa, io lo guardo incredula mettendomi seduta.
"Nora ti ha chiesto di me? E sentiamo che ti ha detto?"
"No niente di ché, se stavi bene e basta. Poi sembrava che volesse dire qualcos'altro, così gli ho detto che dovrebbe scriverti e che ne saresti felice." continua scrollando le spalle e a quelle parole mi alzo dal letto infuriata.

Ho sentito bene?

"Tu le hai detto cosa?" ribatto schiaffeggiadogli la gamba, Lorenzo si sposta e mi guarda confuso aprendo le braccia.
"Che ho fatto adesso?"
"Le hai detto di scrivermi?! Io non voglio neanche vederla!" urlo spingendolo via dal mio letto. Non posso crederci.
"Dai Soph siete state amiche per alcuni anni... Impossibile non ti manchi."
"Ma almeno sai perché abbiamo litigato?!"
"Beh no ma-"
"Beh si è incazzata perché non le ho detto della mia malattia! Era una mia decisione, e lei si è incazzata così tanto da non parlarmi più. È un'immatura del cazzo, se osa parlarmi la uccido. E ora vattene!" continuo ad urlare continuando a spingerlo ma fuori dalla mia stanza. È ovviamente molto più forte di me ma non oppone resistenza, sa che quando sto nervosa devono lasciarmi da sola.

"Ma dai Soph, ok ha sbagliato ma-'
"Vattene!"
"Eh ok, ma secondo me dovreste parlare. Sembrava molto dispiaciuta, si vedeva dai suoi occhi."
"Se mò sai pure vedere gli occhi... ma vattene a fanculo!" esclamo e chiudo la porta una volta che è fuori.

Nora mi manca? Neanche per sogno. Mi ha abbandonata quando avevo più bisogno di lei, quando avevo bisogno di una migliore amica. E invece è sparita, mi ha fatto odiare tutti e soprattutto me stessa.

***
"Non ha nemmeno le palle di venire a parlare con te?"
"Capisci?! Ma non è neanche questo. È per quello che le ha detto Lorenzo, ieri sera mi sono infuriata e gli ho urlato contro! È una testa di cazzo insomma perché le ha detto quelle cose?!" esclamo camminando avanti e dietro per il salotto di Alex.
"Ma lascia perdere, se ti viene a parlare tu ignorala e basta."
"Oh si è quello che farò." Sbuffo e mi siedo sul divano appoggiando la testa sulla spalla di Alex.

"Ah e scusa se ti ho lasciato solo a scuola, ma stamattina avevo un mal di testa terribile."
"Tranquilla, ma avvisami la prossima volta! La prof mi ha obbligato a sedermi avanti perché stavo da solo, stronza del cazzo." esclama e rido immaginando quanto Alex mi abbia sicuramente maledetto in quel momento. Lui e il primo banco sono due cose che insieme non possono proprio starci.

"Hai freddo? Ti prendo una coperta aspetta."
"Grazie. Sta piovendo fortissimo, se quando devo tornare a casa non smette sono fottuta." esclamo guardando fuori dalla finestra mentre Alex sparisce in un'altra stanza per poi ritornare con una coperta delle... winx?

"Le winx? Sul serio?" chiedo ridendo, mentre Alex cerca di coprirci entrambi.
"Quando ero piccolo impazzivo per questa coperta, non osare offenderla!" risponde Alex e alzo le mani ridendo.

Alex prende il telecomando e passiamo mezz'ora a decidere che film guardare.
Passano due ore, i genitori di Alex bussano alla porta e quest'ultimo va ad aprire.

"Ciao Sophia, non sapevamo fossi qui! Resti a cena?" mi chiede il padre di Alex rivolgendomi un enorme sorriso.
"No grazie signor Standall, mio fratello mi aspetta a casa."
"Ti aspettiamo la prossima volta allora, voglio conoscere la ragazza che passa tutti i giorni con il mio figliolo!" continua il signor Standall con la sua solita allegria, prima di sparire in cucina con la moglie.

"Tuo padre sa che sei... gay?" chiedo sussurrando mentre mi avvicino ad Alex.
"Gliel'ho detto, ma pensa ancora che ci sia qualcosa fra di noi." risponde scuotendo la testa ridendo, lo guardo incredula e poi rido anch'io.

"Devo andare ora, prima che ricominci a piovere!"
"Ti accompagno? Prendo la macchina di mio padre."
"Tranquillo posso andare anche a piedi, è vicino."
"E dovrei lasciar tornare a casa a piedi la mia ragazza? Torno subito." esclama Alex ridacchiando, prima di correre in cucina per poi ricomparire con le chiavi di suo padre.
Saluto i suoi genitori e poi Alex mi riaccompagna a casa.

***
"Arrivati baby, ci vediamo domani?"
"Domani è sabato, probabilmente dormirò tutta la giornata."
"Perché gli altri giorni che fai?"
"Fanculo Standall, ci vediamo." esclamo facendogli il dito medio per poi scendere dall'auto ed entrare in casa.

I miei genitori sono usciti, quindi a casa stasera staremo solo io e Lorenzo.

O forse no.

Quando apro la porta vedo Lorenzo e alcuni suoi amici seduti sul divano a giocare ai videogiochi, sono quasi una decina di loro... Giuro che lo dico ai nostri genitori e gli farò avere un mega cazziatone.

"Che cazzo Lorenzo, mamma e papà lo sanno?" chiedo mettendomi davanti a Lorenzo guardando tutto il casino che c'è sul tavolino.
"No e non dirglielo, ora levati che non ci vedo!" risponde quest'ultimo e quando anche i suoi amici si lamentano dicendomi di spostarmi, mi avvicino alla televisione e stacco la spina.

Ignoro i loro stupidi lamenti e vado in cucina in cerca di cibo. Sono nervosa, ho bisogno di mangiare.

Entro in cucina e...

Siamo seri?

"Cosa diavolo ci fai tu qui?!" esclamo incredula quando entro in cucina e vedo Nora seduta su uno degli sgabelli intorno al bancone.
"Io non volevo venire, ma Lorenzo ha invitato il mio ragazzo e ha insistito che venissi anch'io..." risponde Nora alzandosi subito e spiegando, e sembra quasi a disagio. Nora Altieri a disagio? Mai vista così.
"Dio santo, non dire niente lascia stare." esclamo zittendola. Roteo gli occhi e sbuffo, prendo un pacco di biscotti e senza neanche guardarla esco dalla cucina e vado in camera mia.

Ma Lorenzo è pazzo?
Ieri sera abbiamo litigato per colpa di Nora e lui ora che fa? La invita a casa?
Domani mi sente.

Chiudo la porta della stanza a chiave e sbadiglio stanca. Mi avvicino alla scrivania per prendere le mie pillole che si trovano nella borsa, la apro e vedo gli occhiali di Mirko che mi ridiede alla festa.

Roteo gli occhi ricordando la serata... è successo di tutto.
Prima c'era Mirko che si credeva dio sceso in terra e si permise di giudicarmi, poi la tizia di cui non so nemmeno il nome che mi spinse in piscina, il ritorno a casa con Mirko e Alex ubriaco, e per finire in bellezza, l'ospedale.

Prendo gli occhiali e li butto nel cassetto della scrivania, prendo poi le mie pillole e dopo mi butto sul letto ormai senza forze.

Qualcuno bussa alla porta con mio padre invece ho sempre avuto un ottimo rapporto, era spesso occupato per colpa del lavoro e questo mi faceva innervosire, ma faceva di tutto per non farmi mancare niente e quando aveva del tempo libero lo passava stando ogni secondo con me e Lorenzo.
Con mio padre invece ho sempre avuto un ottimo rapporto, era spesso occupato per colpa del lavoro e questo mi faceva innervosire, ma faceva di tutto per non farmi mancare niente e quando aveva del tempo libero lo passava stando ogni secondo con me e Lorenzo.
ma non ho neanche la forza di rispondere, infatti dopo un pò la persona se ne va e io Con mio padre invece ho sempre avuto un ottimo rapporto, era spesso occupato per colpa del lavoro e questo mi faceva innervosire, ma faceva di tutto per non farmi mancare niente e quando aveva del tempo libero lo passava stando ogni secondo con me e Lorenzo.
subito in un sonno profondo.

***

maneggiami con cura. || ★mirko trovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora