17.

27 8 4
                                    

Comincio a dirvi che sarà un capitolo abbastanza corto, ma con alcuni avvenimenti.

🎀🩷

MADISON

«Siete stati voi» intima il preside.
Lo guardo con aria di sfida.
Blake fa lo stesso.
«Okay. Potrei vedere le prove della sua affermazione?» domanda Blake.
Il preside scuote il capo e sogghigna.
«Non ci sono prove. Le telecamere e gli allarmi sono stati spenti e nessuno ha visto qualcosa» dice con voce graffiata.
Il mio telefono comincia a squillare, così guardo lo schermo.
Lo metto in tasca e continuo a discutere con il preside, ma proprio quando sto per schiudere le labbra per dire qualcosa, Blake mi blocca iniziando a parlare.
«Ottimo. Quando avrà prove a suo favore potrà anche chiamarci. Fino ad allora non ci rompa. Andiamocene, Madison» dice alzandosi e voltando le spalle al preside.
Mi alzo, sorrido e lo seguo.
«Siete davvero una pessima accoppiata voi due!» urla, prima che io possa chiudere la porta.

 Appena usciamo dall'ufficio mi metto a ridere. Non so bene il perché, ma scoppio in una grande risata.

«Lo trovi divertente, Madison? Potrebbero sbatterci in carcere e io ci sono già finito, non posso permettermi di finirci ancora» dice.
In effetti non ci ho mai pensato. Non ho pensato che lui sia già stato in carcere e che quindi lo sto facendo rischiare molto.
«No. Non lo è, però mi ha fatto ridere la situazione» dico facendomi seria.
Lui cerca un pacchetto di sigarette nella tasca e, dopo averlo trovato, ne estrae una.
«Non avevi detto che non ne avevi?»
Lui sbuffa e comincia a fumare.
«Me le ha date Bruce mentre aspettavamo fuori dall'ufficio del preside»
Cala un silenzio tombale e io comincio a sentirmi un pochino a disagio.
«Stasera alle otto e mezza al locale nuovo che ha aperto in periferia, così guardiamo le cose di tuo padre» mi dice prima di sparire nel corridoio.
Annuisco e vado via da scuola.

 Torno a casa e mangio qualcosa. Poi comincio a pensare a cosa mettermi la sera.

Quando arrivo in camera ad attendermi non c'è una buona notizia.
Tutti i fogli che avevo sulla scrivania sono in giro per la camera, e anche solo così a vista ne manca qualcuno.
Sono fogli con qualsiasi cosa scritta.
Una mappa su mio padre, una sulla mia madrina, uno su Ava. Diciamo che in questo periodo le persone hanno fatto così tante cose che me le sono segnata tutte.
Quando gli raccolgo quelli a mancare sono: quello di Noah, della moglie di mio padre, della mia madrina, di mio padre e di Ryan.
Ovviamente solo una persona può aver toccato tutto. 

Studio un pochino. Tra poco sarà Halloween e non ho intenzione di studiare nella settimana in cui organizzeranno un sacco di feste.
Devo ammettere che sento un pochino la mancanza di Noah. 

Alle sei e mezza vado a fare una doccia e comincio a prepararmi.
Decido di fare i boccoli e mettere un tubino corto e attillato di colore nero. Poi metto dei tacchi e un giubbotto in pelle.
Alle otto esco da casa e prendo l'autobus.
Puntuale come un orologio svizzero, arrivo al locale alle otto e mezza.
Blake è seduto in una panchina lì fuori, con Bruce e Rashad.
Stanno fumando, non credo sia solo tabacco, ma poco m'importa.
«Ciao» esordisco.
Bruce mi saluta con un abbraccio, Rashad con un cenno e Blake non saluta nemmeno.
«Pronta a sapere cosa contiene il fascicolo nel dettaglio? Sappi che ti sto coinvolgendo solo perché è tuo padre» chiede.
Annuisco, tralasciando la seconda frase, odiosa come lui.
Quando apre il fascicolo sbarro gli occhi.
Non ci credo.
Il problema è che questa è solo la prima pagina. 

SPAZIO AUTRICE

Ed eccoci qua✨
Un altro capitolo corto. 
Di mio non faccio capitoli lunghi perché a me annoiano, quindi per quanto sia comodo, so che la maggior parte dei lettori, compresa me, li odia, così trovo giusto farli di circa mille, o massimo duemila, parole. 
Questo però è più corto del solito, in quanto ritenevo necessario farlo finire con un po' di suspence✨💃🏻
Spero di essere riuscita a farvi incuriosire✨, ovviamente, come al solito, fatemi sapere cosa ne pensate❤️

Maybe madly in love with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora