3.

55 12 1
                                    

🎀🩷
MADISON

Mi sveglio e mando altri messaggi ad Ava.
Non capisco dove possa essere finita.

Mi alzo e vado in cucina per mangiare qualcosa.
La gola mi brucia ancora per l'alcol di ieri e sento la mia stessa testa pesante.
Come è possibile sentire pesante una cosa che porto da sempre sul collo?
Okay. Sto impazzendo. Devo smettere di farmi domande stupide ed inutili.

Afferro un pacco di biscotti al cioccolato e lo poggio sul tavolo.
Prendo una tazza e la riempio di caffè, poi ci aggiungo del latte.
Mi siedo e comincio a immergere i biscotti nel liquido fumante, con aria annoiata.

Dopo aver finito la colazione vado in camera a prepararmi.
Come prima cosa faccio una doccia e curo la pelle.
Poi, una volta essermi vestita, mi trucco un pochino, giusto per non sembrare uno zombie.

Un po' di mascara e un po' di gloss.
Mi sono messa dei pantaloncini di jeans, un top e delle Converse bianche.
Esco da casa e arrivo davanti a scuola.
Avrei dovuto incontrare Ryan ed infatti lo trovo lì ad aspettarmi.

«Ciao Piccola Mad».
«Ciao Ryan».
«I giochi di ieri erano semplicissimi eppure gli hai fatti lo stesso, si può sapere il perché?».
«Ogni anno attendo quella sera per vincere, perché mi sarei dovuta ritirare?».

«Non lo so, ma sappi che se anche quest'anno avrai problemi per questa vittoria non ti aiuterò. Non posso di nuovo».

Annuisco.
C'è altro e lo capisco dal suo sguardo.
«Tutto qui?» domando in modo da spronarlo a continuare.
Scuote il capo.
«Hai così tanti ragazzi dietro, perché non ne scegli uno?».
«Che intendi dire, Ryan?».
«Invece che farti un po' tutti e poi non conoscere effettivamente nessuno potresti metterti con qualcuno e innamorarti di lui, è solo un consiglio da vecchi amici, Mad».

«Non credo in queste cose. L'amore è insensato. Esiste. Ma è per pochi. E io non rientro tra quei pochi. Sono destinata a stare sola dal giorno in cui sono nata Ryan, e questa storia la sai già bene».
Lui annuisce e mi dona un abbraccio.
Sprofondo nel suo petto e mi godo il suo profumo pungente.

Ryan è un vecchio amico d'infanzia.
Ci conosciamo sin da piccoli e c'è sempre stato per me.
Dopo un po' che siamo entrati alle superiori, però, abbiamo cominciato a vederci di meno e frequentare gruppi diversi.

Nonostante questo, però, quando qualcuno dei due ha bisogno, l'altro c'è sempre e ogni tanto ci facciamo qualche chiacchierata.
Saluto Ryan e, quando sto per andare via, mi tornano in mente tanti ricordi d'infanzia, alcuni meno piacevoli di altri.

Torno a casa e mangio un po' di pasta al pomodoro, poi mi sdraio sul letto.
Alle quattro del pomeriggio mi arriva una notifica.
Finalmente è Ava.

Scusa, è successo un casino. Vieni a casa che te lo spiego.

Arrivo davanti alla porta d'ingresso di casa di Ava.
Suono il campanello e sua madre apre la porta.
Scuote il capo.
«Madison, mi dispiace, ma Ava ieri è rientrata ore dopo il coprifuoco, quindi non puoi vederla».

«La prego! Mi deve raccontare una cosa! Non dobbiamo uscire, solo chiacchierare» la imploro.
Sua madre mi vuole troppo bene per dormi di no.

Lei sbuffa leggermente, annuisce e mi lascia entrare.
«Ava!» esclamo.
«Madison, non sai quanto sono felice di vederti. Ieri è successo letteralmente di tutto».
Inizia subito a raccontarmi tutto.
«Tu e questa ragazza avete...» inizio a chiederle.

«Sì» si affretta a rispondere.
«E come è stato?».
«Piacevole, ma non era molto esperta, non è stata la mia volta migliore».

«Capisco...ti vorresti mettere con lei ora?»
Scuote il capo.

Maybe madly in love with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora