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🎀🩷
MADISON

Mi faccio piccola contro la parete, cercando di ascoltare la loro conversazione.
«Ti ho detto che non ci vai da solo, è troppo pericoloso».
Sta parlando Bruce.
«Non lascerò che voi vi mettiate in pericolo per una cosa che devo affrontare io» risponde Blake.
Sento una risatina da parte dei due amici.
«Come se non l'avessimo mai fatto» risponde Rashad.

Blake sbuffa e continua a ripetere 'no'.
«Questo è completamente diverso dalle altre volte. Voi non capite, è cinquanta volte più pericoloso».
Non sto capendo. Cosa deve fare di così pericoloso?

Aspetto, ma sicuramente sono tutti molto tesi, infatti nessuno fiata.
Vado un attimo in bagno e quando esco sento ancora silenzio.
Decido di intromettermi ed entrare nel loro bagno.
«Cosa devi fare di così tanto pericoloso?» chiedo con voce provocatoria.
Lui sbuffa e rimane serio.
«Lewis non intrometterti» dice prima di puntare nuovamente lo sguardo sugli amici.
Scuoto il capo e faccio due passi in avanti, poi mi posiziono davanti a lui e guarda verso l'alto per guardarlo negli occhi.
«Cosa devi fare di così pericoloso?» chiedo nuovamente.
La sua mascella si tende.
«Lewis ti ho detto di starne fuori. Non ti riguarda. Tieni a bada la tua fottuta curiosità».
Non mi muovo da lì, continua a fissarlo.

 «Madison vattene» sibila.

Continuo a non muovermi, non ho la minima intenzione di dargli ascolto.
«Madison vattene immediatamente» sputa infastidito.
Decido di rimanere ferma, nonostante sappia quanto sa essere pericoloso quando vuole.
Lui mi afferra per i fianchi e mi solleva, portandomi alla sua spalla e lasciandomi a testa in giù.
Esce dal bagno e poi dalla porta d'emergenza, portandomi all'esterno.
Poi mi posa e mi guarda arrabbiato.
I suoi occhi brillano sotto la luce del pomeriggio.
Una cosa non si può negare.
Lui è bello. Molto bello.
Il problema è il suo fantastico caratterino di merda.

«Ti ho detto di starne fuori. E mi devi dare ascolto» sibila rigido.
Annuisco, capendo di averlo fatto arrabbiare sul serio questa volta, e lo guardo andare via.

 Sento il telefono squillare e vedo che è Noah.

Decido di rispondere.
Dopo aver parlato al telefono torno un attimo nell'aula per prendere uno snack dal mio zaino e sento il chiacchiericcio di alcuni ragazzi mentre passo.
«Lei è quella con quella madrina».
«Ricordi che ai giochi ha detto di essere andata da lei? Secondo me parlano ancora».
«Incredibile come una bella ragazza possa avere qualcosa a che fare con quella donna».
«Questo non c'entra. Anche quella donna è bella, ma sappiamo tutti che persona è e quello che ha fatto».
Sbuffo e gli rivolgo il ghigno.
Odio sentire le persone giudicarmi per colpa della mia madrina.
Odio questo tipo di chiacchiere.
Certe persone dovrebbero mettersi un tappo in bocca ed evitare di dire certe cose.

 Non me ne frega nulla di Blake, per questo decido di tornare lì e continuare ad origliare la loro discussione.

«Vi ho detto che non verrete con me alla fabbrica».
Fabbrica? Perché una fabbrica dovrebbe essere così pericolosa?
«Blake non sarà un incontro pacifico. E lo sai» dice Bruce.

 «Basta. Vi ho detto che non venite. Adesso vado a prendere l'auto e vado lì. Da solo».

Non ci penso nemmeno un secondo.
La curiosità sa essere una condanna.
Mi precipito nella poltrona dove era seduto Blake e cerco le chiavi nel suo zaino.
Le prendo ed esco nel parcheggio, dove vedo immediatamente la sua auto.

 La apro e quando sto aprendo la portiera posteriore qualcuno mi prende dai fianchi e mi tira all'indietro, facendomi urtare contro i suoi addominali.

«Non capisci proprio quello che esce dalla mia bocca, vero?» la voce fredda e tagliente di Blake mi ghiaccia le ossa.
«Sono solo curiosa, okay?» strepito.
Lui è ancora più arrabbiato di prima.
«Sali in macchina. Tu vieni con me» dice a mia sorpresa.

 Quando arriviamo ci metto poco a capire che non mi ha fatto contenta, ma mi ha praticamente condannata a morte.

Due ragazzi giovani e grossi stanno davanti a noi con delle armi in mano.
Un signore anziano con la mascella segnata dalla barba ci guarda in silenzio.
«Hai portato la ragazza, Harris? Posto romantico» ridacchia.

La tensione è palpabile.
«Ti ho portato mille dollari. Quello che volevi» dice Blake porgendo un astuccio nero.
L'uomo fa un segno ai due uomini, che ci puntano le armi contro in un attimo.
«Bene. Quando sarete morti verificherò se li hai portati realmente tutti» borbotta l'uomo con un sorriso enorme e inquietante stampato in faccia.

Blake si mette davanti a me, facendomi da barriera.
«Provate ad uccidermi e resuscito solo per ammazzarvi» sibila.
Non riesco a vedere la scena.
Vedo solo la grande schiena muscolosa di Harris.
Non ho paura.

«Abbassate le armi» ordina Blake.
Loro a quanto pare non gli danno ascolto e lo percepisco da come si irrigidisce il suo corpo.

 Poi sento un colpo.

Un colpo che sono sicura essere uno sparo.

Maybe madly in love with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora