Capitolo 8 - Biondo Divinità

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24 novembre 2015

La lezione di informatica era appena finita per la gioia di Cassandra e Madeleine che avevano trascorso l'intera giornata discutendo delle proposte per la festa di fine anno da presentare al preside. Cassandra aveva suggerito una festa a tema "Il grande Gatsby", un'idea che aveva entusiasmato Maddie.

"Non dovresti parlarne con Thomas prima di proporlo al preside?" chiese Cassandra, curiosa della reazione di dell'amica.

"Sì, poi gliene parlerò." rispose Madeleine in tono sbrigativo.

Da quando settimane fa avevano avuto l'incontro con il preside, Maddie aveva deliberatamente evitato situazioni in cui lei e Thomas potessero trovarsi nello stesso posto.
"Ti devo confessare una cosa" disse Cassandra con fare colpevole.
"Thomas mi ha chiesto il tuo numero di telefono ieri... e io gliel'ho dato..dice che lo eviti e vorrebbe parlarti"
Confessò la ragazza.
Madeleine sbuffò.
"Non ti preoccupare. " rispose la ragazza prendendo il suo zaino pronta a tornare a casa.
Cassandra rimase in cortile vedendo la sua amica alzarsi e andarsene senza salutarla.

Erano passate settimane dal bacio con lo sconosciuto sul treno e Maddie non aveva ancora idea di chi fosse.
Aveva cercato nei vecchi album scolastici e nelle foto di tutti i club eppure non c'era traccia di questo ragazzo.
Provò anche a prendere il treno un paio di volte nella stessa ora ma non ebbe fortuna.
Madeleine si stava convincendo che in verità quel ragazzo non fosse mai esisto.
La adolescente dagli occhi verdi sentì una voce maschile urlare il suo nome da lontano, interrompendo il suo cammino verso l'uscita. Si girò rapidamente e notò un ragazzo biondo e atletico che la stava salutando con entusiasmo.
Era Thomas circondato dalla squadra di Rugby, Maddie fece finta di non vedere, evitando il contatto visivo, e si affrettò verso l'uscita con passo accelerato.
Il capitano della squadra di Rugby rimase lì, apparentemente confuso per la mancata risposta.
Il telefono di Madeleine cominciò a suonare.
"Sicuramente è Thomas" disse notando che era un numero sconosciuto.
Decise di non rispondere e finalmente arrivò ai parcheggi dove c'era Greta con la sua nuova porsche viola.
Madeleine non era mai stata così felice di vedere la sua matrigna.
Greta era vestita con dei leggins da yoga e un top verde fosforescente senza giacca nonostante fosse pieno inverno.
Aveva letto da qualche parte che il freddo aiutasse a definire i muscoli.
Maddie si stupiva sempre di quanto potesse essere stupida.

Nella dimora Bauer, Carlo era immerso in una conversazione telefonica intensa legata al lavoro quando le due donne più importanti della sua vita fecero il loro ingresso attraverso la porta principale.

"Tesoro, siamo a casa!" urlò Greta con un tono vivace che contrastava con la serietà della discussione di Carlo.

Madeleine, nel frattempo, salì di corsa in camera sua. Si sdraiò sul letto, cercando di ritrovare il respiro e la calma, un gesto che spesso trascurava nei momenti di stress.
Si fece una lunga doccia calda mentre ascoltava un podcast sulla gestione dell'ansia.

qualcuno bussò alla porta di Maddie.

"Signorina Madeleine, c'è un ragazzo in salotto che e venuto a trovarti." annunciò Nora con il suo solito tono calmo e misurato.

Madeleine indossò le ciabatte e scese le scale con curiosità e una punta di ansia. Trovò suo padre che aveva interrotto la sua telefonata e Greta che sembrava emozionata come se avesse appena incontrato una divinità.

Maddie inclinò la testa per guardare meglio e vide Thomas Harrison seduto sul suo divano.

Indossava ancora la divisa con la cravatta ben allacciata e lo stemma della scuola brillava sulla camicia impeccabilmente stirata. Le mani, posate sulle ginocchia, e lo sguardo fisso su Madeleine.
"Come sta tuo padre? Mi ricordo quando la domenica giocavamo a golf... dovremmo rifarlo qualche volta." disse Carlo con un sorriso nostalgico nel salotto della dimora.

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