25 novembre 2015
Madeleine guardava il ragazzo moro dagli occhi azzurri nella palestra abbandonata del Saint Rose. Il soffitto alto e le pareti scrostate, coperte da graffiti sbiaditi, creavano un'atmosfera malinconica e misteriosa. Il cuore di Maddie batteva all'impazzata mentre cercava di trovare le parole giuste.
"Hei, ti ho fatto una domanda. Ci stavi spiando?" chiese Sara, irritata, il tono della sua voce era tagliente come una lama.
Maddie non sapeva bene cosa dire, Il cuore le batteva all'impazzata, il respiro era corto e affannato. Cercava di fissare un punto sul pavimento, sperando di poter scomparire, di poter fuggire da quel momento imbarazzante e doloroso. Ogni fibra del suo essere desiderava essere altrove, lontano da quella scena.
Aveva abbandonato l'incontro con il preside per poter finalmente parlare con il ragazzo che l'aveva accompagnata al cimitero di sua madre e che le aveva dato quel magico primo bacio. La tensione tra loro era palpabile, ma ora si trovava davanti ad un interrogatorio.
"Sara, smettila di fare la stronza. Avrà sentito dei rumori e si sarà affacciata a controllare.." intervenne Nicholas, con un tono fermo ma comprensivo. Si avvicinò di un passo verso Madeleine, cercando di proteggerla dalla rabbia di Sara. "Non è così?" chiese, cercando di incontrare lo sguardo della ragazza che continuava timidamente in silenzio.
Madeleine abbassò lo sguardo, cercando di radunare il coraggio per parlare. Sentiva gli occhi di tutti su di lei, ma era Nicholas che la faceva sentire al sicuro, nonostante la situazione.
"Sì, ho sentito dei rumori e... e volevo solo controllare. Non stavo spiando." disse finalmente, con la voce tremante ma decisa.
Sara fece un passo indietro, incrociando le braccia sul petto e lanciando un'occhiata scettica. "Bene, allora. Ma la prossima volta, pensa due volte prima di infilarti dove non dovresti."
Nicholas le lanciò uno sguardo severo, poi si girò verso Madeleine con fare rassicurante. "Non è successo niente ."
Maddie annuì, sentendosi un po' più sollevata. Era grata per l'intervento di Nicholas e il calore del suo sguardo. In quella palestra abbandonata, con l'eco delle parole di Sara ancora nell'aria.
Mentre la tensione nella palestra sembrava allentarsi, la porta cigolante si aprì di nuovo. Thomas, con i suoi capelli biondi perfettamente pettinati e lo sguardo curioso, entrò nella palestra abbandonata. I suoi occhi si spalancarono leggermente vedendo il gruppo raccolto lì dentro, chiaramente in mezzo a qualcosa di importante.
"Hei, cosa sta succedendo qui?" chiese Thomas, avvicinandosi. I suoi occhi si spostarono da Madeleine a Nicholas, poi a Sara, cercando di capire la situazione.
Sara sbuffò, incrociando le braccia. "Nulla di importante Tommy. stavamo solo parlando.''
Thomas annuì , ma il suo sguardo rimase fisso su Madeleine, cercando di leggere tra le righe. "Maddie, stai bene?" chiese con una voce gentile.
La giovane dagli occhi verdi rivolse a Thomas un sorriso leggero, cercando di minimizzare l'accaduto, un po' sorpresa dall'attenzione che le stava dedicando. "Sì, tutto bene."
"Tu sei il figlio dei Benson?" commentò Thomas, rivolgendosi a Nicholas con un'espressione più seria e una nota di sfida nel tono. "Mi hanno parlato molto di te.
Nicholas alzò un sopracciglio, interessato e allo stesso tempo diffidente. "Davvero? E chi ti ha parlato di me?"
''Coach Deril dice che saresti un ottimo pilone destro. avevi fatto le prove per entrare in squadra all'inizio dell'anno e non ti sei più presentato.'' rispose, il tono secco.
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I COLORI CHE HAI DENTRO
Teen Fiction🥇Amore adolescente 🎖scuola privata - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Nicholas è un ragazzo della periferia Londinese, la cui vita è segnata da gravi problemi familiari. Fin da giovane, Nicholas si ritrova a fare da genitore a sua mad...