Capitolo 22 - Studia ché ti fa bene!

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Antinos era combattuto.

Una parte di lui era arrabbiata per l'incidente avvenuto ai danni di Coso n°5, un'altra era curiosa di esplorare a fondo le potenzialità della sua allieva.

Non mi aspettavo che provasse incantesimi sconosciuti. Forse potrei chiudere un occhio... Ah, mi sono rammollito! La bambina ha bisogno di essere raddrizzata. Non posso lasciar correre. Le avevo dato dei compiti e alla prima occasione fa di testa sua e combina un casino.

Portò le mani sui fianchi e scosse la testa.

Ci sono incantesimi che ti possono uccidere se ne fallisci l'esecuzione.

Poi spostò lo sguardo sulla giovane apprendista.

Per ora dorme! Meglio non svegliarla... Beata gioventù! I vecchi dormono poco la notte e tanto durante il giorno.

Antinos preparò la colazione con l'aiuto di Coso n°5.

Il profumino invitante destò Alira e, trasformato il sasso in tavolo, si sedette e mangiò assieme al suo maestro.

Antinos era stranamente silenzioso. Aveva in mente qualcosa. Ogni tanto la guardava, anche se a volte il suo sguardo sembrava torvo, altre volte comprensivo, altre volte indulgente, altre volte deluso, altre volte amareggiato. Probabilmente stava riflettendo sulla punizione da darle.

«Oggi faremo lezione?» chiese Alira.

«Oggi sarà una giornata molto teorica. Finisci la tua colazione.»

«Teorica?»

«Sì, teorica!» rispose aspro Antinos, alzandosi per posare il piatto sporco.

«Niente incantesimi?»

«No!»

Appoggiandosi al bastone, il vecchio mago si aggirava per la casa, facendo girovagare lo sguardo dappertutto.

«Sono stufo di dormire su una sedia; pertanto credo che sfrutterò questa giornata per restaurare casa.»

«E io che faccio?»

«Tu studierai. Quello che ti dirò io e nient'altro questa volta, chiaro?»

«Sì, chiaro!»

«A tal proposito, lascia stare gli incantesimi di base. Ti concentrerai sulla branca della magia che richiede la conoscenza più vasta e la più assoluta precisione e concentrazione. Parlo delle pozioni.»

Alira sgranò gli occhi e Antinos continuò.

«Studierai le proprietà degli ingredienti per iniziare. Avrai il permesso di passare oltre solo quando conoscerai la materia a menadito.»

«Come farò a conoscerla se tu non intendi spiegarmela?»

«Quel che ti serve sono dei buoni testi su cui farti una cultura.»

Detto questo, tomi voluminosi volteggiarono sospesi a mezz'aria, per poi cadere sulla giovane maga.

«AHIA!» si lamentò, massaggiandosi la nuca.

«Ecco! Ora hai tutto ciò che ti serve. Ci sarà un po' di movimento qui dentro. Meglio se raccogli i volumi e vai fuori. Studia ché ti fa bene!»

Alira ubbidì. Portò fuori tutti quei volumi e si sedette su una roccia.

La giornata era gradevole e Alira ebbe tutto il tempo di sfogliare i libri in cerca dell'argomento da affrontare.

Un manuale si dedicava in toto alle proprietà delle piante, radici, fiori e frutti; un altro si occupava di ingredienti di derivazione animale e un altro di quelli minerali. Un altro volume si concentrava sui cambiamenti delle caratteristiche determinati dalla combinazione di più ingredienti; l'ultimo introduceva l'argomento delle pozioni vere e proprie attraverso l'uso di tabelle che spiegavano come combinare gli ingredienti.

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