31. I DUE EREDI

344 27 14
                                    

«Che cosa ci fai tu nella stanza di mia madre?», domanda Cristian, parecchio stizzito.
«Shhhh!», bisbiglia Claudia.
«Che cosa sei venuta a fare quì, eh? A tormentarla, forse?», continua lui sempre più infastidito.
«No, Cristian, niente di tutto ciò! Sta' zitto!»
«E allora che cosa volevi dalla sua stanza?»
«Zitto e vieni con me!», ringhia Claudia.
Lo prende per mano e lo trascina con sé nella stanza accanto, ovvero nello studio.

°°°°°

Norma ha raggiunto Abad il sicario nell'appartamento di lui.

«Quanto tempo ci vorrà prima di riuscire ad eliminare definitivamente quei due?», domanda lei posando la sua borsetta sul divano in pelle nera.
Nel mentre, Abad le offre un bicchiere di whisky, che lei accetta volentieri.
«In realtà, potrei farlo anche adesso, ma il vero problema è "come farlo"!», puntualizza l'uomo «Vede, signora, né lei né l'altra persona interessata a questa faccenda vorreste che qualcuno abbia dei sospetti... O no?», osserva poi.
«È ovvio!», annuisce Norma.
«Ma lei capisce che questo limita molto la mia libertà d'azione, vero?», continua lui «È ovvio che non posso mettermi in strada e sparare in maniera sconsiderata a quelle persone!», aggiunge poi.
«Ma lo farebbe davvero?», domanda lei inarcando un sopracciglio.
«È la mia professione, in fondo, no?», sorride lui con ovvietà.
«Cosí? Così freddamente?», domanda ancora lei.
«Questa è in assoluto la prima regola: essere freddi! Nessun sentimento! Nessuna emozione!», risponde lui scandendo bene il concetto.

«Questa è in assoluto la prima regola: essere freddi! Nessun sentimento! Nessuna emozione!», risponde lui scandendo bene il concetto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Tanto che Norma resta in silenzio, visibilmente sconcertata dinanzi a queste parole. Avverte all'improvviso una sorta di brivido lungo la schiena.
«Sa una cosa? Lei_ lei mi incute paura...», ammette la donna, distraendo nervosamente lo sguardo.
«E perché mai?»
«Non avevo mai conosciuto una persona così spietata quanto lei...», risponde Norma con voce flebile.
Abad sorride appena.
«Lei è una mia cliente, non ha nulla da temere!», afferma lui.
Lei resta in silenzio per una manciata di secondi. Fa fatica a reggere lo sguardo dell'uomo adesso. La paura nei suoi confronti si fa sempre più concreta.
«Do_ dove sono le sue armi?», domanda lei dopo un po' con voce quasi tremante.
«Al sicuro. È materiale indispensabile per il mio lavoro. Molte di quelle armi sono già state sperimentate (con indubbio successo)!», spiega lui con tono di voce rude.
Norma sorride col cuore in gola. Nota il fodero di un violino, messo quasi esposto un po' più in là.
«Suona il violino?»
«No, lì dentro c'è una mitraglietta smontabile e leggerissima! È molto pratica ed efficiente, gliel'assicuro!», spiega lui indicando appunto quel fodero alle sue spalle.
Norma si ammutolisce nuovamente. Cerca disperatamente di cambiare discorso.
«Ma vedo che le piace il cinema!», esclama lei guardandosi attorno.
Ha notato che ci sono molte locandine di film d'azione (molta azione).

°°°°°

«E allora? Si può sapere perché mi hai portato quì?», domanda Cristian.
Claudia l'ha trascinato con sé nello studio e ha chiuso la porta alle sue spalle.
«Perchè voglio evitare che tua madre ci senta!», esclama lei.
«Sí, dillo che ti piace appartarti con me, forza!», controbatte lui allusivo.
«Sí, puoi dirlo forte!», commenta lei rassegnata «Comunque, tieni, queste sono le foto!», sbotta poi mentre allunga il braccio verso di lui per consegnargliele.
«Che foto?»
«Come "che foto"? Quelle che mi hai chiesto! Quelle per le quali mi hai stressata! Quelle che potevano comprometterti! Non te lo ricordi più? Eccole quí... e ci sono anche i negativi!», informa Claudia.
Cristian da un'occhiata all'interno della busta.
«Ma tu come hai fatto ad averle, scusa?», domanda lui.
«E a te cosa importa?», domanda lei seriosa «Sono quelle, no?», domanda poi.
«Sí! Sí, sono queste!»
«Beh, questo è l'importante!», sentenzia Claudia.

AMORE CONTRO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora