13. CLAUDIA, DOVE SEI?

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«Per favore, Ester, apri la porta a quel tipo e cerca di essere naturale!», supplica Claudia ancora più agitata, dopo aver visto la faccia di Cristian dallo spioncino.
«E cosa gli devo raccontare io, scusa?», domanda lei giustamente presa alla sprovvista.
«Quello che ti pare! Inventati una storia qualsiasi! L'importante è che ti sbarazzi di lui!», afferma Claudia.
«Non posso se prima non mi spieghi cosa sta succedendo!», sbotta Ester esasperata, mentre il campanello continua a suonare con insistenza.
«Adesso, purtroppo, non c'è tempo di spiegare. Quello è un pazzo! Ti giuro che è pericoloso perché sarebbe addirittura capace di sfondare la porta da un momento all'altro, sai?», spiega lei con voce tremante «Ti supplico, aiutami!», aggiunge poi.
«No! E... e se aggredisce me?», osserva Ester gesticolando appena.
«É impossibile! Lui non ti conosce, non può mica sapere chi sei! Tu non hai motivo di aver paura! Quello sicuramente ti chiederà di me. Beh, devi solo dirgli che non ci sono! Che me ne sono andata via. Che non abito più in questa casa! Per piacere, inventati qualsiasi cosa, ma aiutami a farlo andare via! Non farlo entrare quí dentro!», supplica ancora Claudia.
Alla fine, Ester si lascia convincere. Aprirà lei questa benedetta porta.
Così, Claudia si dilegua alla svelta per nascondersi, ma subito ritorna da Ester chiedendole di aspettare ancora, prima di aprirgli.
(L'insistenza di Cristian è evidente, visto che continua a suonare...)

«Che stai facendo, scusa?», domanda Ester notando che Claudia sta facendo sparire tutte le fotografie che la ritraggono (comprese quelle del suo matrimonio).
«Sto eliminando tutte le prove del delitto!», spiega la mora tutta tragelata.
«Cosa? C'è di mezzo un delitto adesso?», domanda Ester sgranando gli occhi.
(Il non capirci niente sta mandando in confusione anche lei...)
«Ma cosa vai a pensare? Certo che no! Sto semplicemente togliendo di mezzo tutte le fotografie che mi ritraggono!», risponde Claudia.
«E allora muoviti, che il tizio là fuori mi sembra fin troppo insistente!», esclama Ester gesticolando appena.
Claudia sotterra tutte le sue foto sotto al cuscino del grande divano.
«Ok, ora puoi aprire!», acconsente lei, ad un certo punto.
«E che Dio ce la mandi buona!», sospira la bionda.
A questo punto, anche lei è super preoccupata. Mentre Ester và ad aprire, Claudia decide di spiare la situazione da dietro la tenda del salone (sperando di non essere sorpresa proprio lì).

 Mentre Ester và ad aprire, Claudia decide di spiare la situazione da dietro la tenda del salone (sperando di non essere sorpresa proprio lì)

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Appena apre, dunque, la bionda si ritrova davanti proprio il ragazzo che aveva incontrato l'altra sera in quel locale.
I due si fissano stupiti per qualche secondo.
«Ma... ma_ io ti conosco!», sbotta lei sorridendogli subito.
«Claudia Ferrante?», domanda lui immediatamente.
«Come dici?», domanda lei.
«Sto cercando Claudia Ferrante!», ripete lui serioso.
«No, mi dispiace. Lei non abita quì!», afferma Ester.
«Ne sei sicura?», domanda lui inarcando un sopracciglio.
«Sicurissima, certo! Perché me lo chiedi?», domanda lei facendo finta di niente.
«Perché mi hanno fornito quest'indirizzo...», risponde lui.
«Non saprei, guarda. Ma tu... non ti stai ricordando di me? Io e te ci siamo visti proprio l'altra sera. In quel locale... hai presente?!», ribadisce lei.
«Sì, può essere...», risponde Cristian.
«Ma la cosa ti lascia del tutto indifferente, vero?», osserva lei con una punta di fastidio.

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