capitolo 9

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Mi svegliai a causa di Christal che mi stava chiedendo di giocare con lei, ma io senza neanche parlarle, andai di sotto, in bagno. Non ero proprio di buon umore oggi...

Era più presto del solito perchè oggi io e Megan avremmo preso la corriera dato che la mamma era data a lavorare presto oggi e papà anche. Succede raramente ma quelle poche volte io sono in ritardo, sempre.

-Buongiorno Jenna! Come stai? Ti vedo stanca...certo, se vai a dormire all'una di notte!-
Come fa mia nonna ad essere così sveglia la mattina? Io neanche se mi paghi sono così felice di mattina! Oggi poi è lunedì e mancano tre settimane alla fine della scuola e io non ne posso più! Non vedo l'ora di essere in vacanza così passerò anche più tempo con i ragazzi. E non dovrò mai svegliarmi presto.

Per andare al bagno si doveva passare davanti alla cucina, infatti lei era li che non so cosa stesse facendo: sono troppo stanca per vedere tutto!
Mugugnai alla nonna qualcosa come "tutto bene" e andai a lavarmi e cambiarmi. La mattina non ho mai tempo per fare niente, infatti appena salgo in camera e vedo l'orologio, senza neanche rendermi conto dico un po' troppo ad alta voce -cazzo! Sono in ritardo!-

Mia sorella si stava già avviando alla fermata della corriera mentre io chiudevo il cancello. Arrivai per un pelo a prendere quella dannata corriera. Durante il viaggio dto per vonto mio, ascolto musica come il mio solito e guardo fuori, verso il marciapiede. Man mano che ci si avvicina alla scuola c'è sempre più gente, infatti è per questo che io capisco che arriviamo alla scuola, altrimenti io rimarrei li, dato che ascolto la musica a volume molto alto.
Mia mamma, per questa cosa che ascolto musica con le cuffiette ha detto che le farà sparire un giorno o l'altro...

Dato che la corriera arriva pochi minuti prima che suoni la campanella, c'erano già tutti i ragazzi ad aspettarci al solito posto e quando arrivo mi salutano tutti in coro.
Vado da Ashley mentre Megan va da Cameron. Saluto Ashley che mi guarda un po' strana -stai bene Jenna? Sei pallida...- forse un po' pallida lo ero dato che non ho dormito molto in questi giorni... -si, tranquilla, sono solo un po' stanca- mi guarda come per rimproverarmi -scommetto che stavi leggendo! Che domande, è ovvio! Non fai altro che leggere! Il punto è che leggi di notte: è questa la cosa sbagliata!- mi misi a ridere perché stava facendo la mamma di turno! Mi faceva ridere moltissimo quando faceva così! Anche se lei non si divertiva così tanto...
La campanella suonò subito dopo e ognuno si diresse verso la propria classe, noi ovviamente con Shawn, Theo e Nicole.
Le ore passavano lente, forse anche perché avevo un mal di testa fortissimo...

La campanella dell'intervallo suonò dopo la lunghissima ora di ginnastica e noi ci dirigemmo in giardino dove sotto un albero erano arrivati anche gli altri.

I ragazzi erano diventati moto popolari a scuola ed erano diventati anche dei bulletti: Cameron era tipo un capo, seguito da Matt, che faceva tanto lo sbruffone a scuola, ma secondo me non era veramente così, infatti a scuola si comportava in un modo mentre quando eravamo insieme con tutti i ragazzi si comportava in maniera diversa.
Anche gli altri erano abbastanza dei bulli, ma lo erano solo con quelli che li tormentevano, cioè, loro non picchiavano senza motivo, si scontravano solo con chi li provocava.
Tra i bulli sono diventata anche io una bulletta dato che avevo già picchiato qualcuno, ma i ragazzi non avevano mai visto che io picchiavo qualcuno dato che tutti mi stavano alla larga, quindi non pensavano a cosa potessi fare...

Ridemmo e scherzammo per un po' e poi mi alzai perchè dovevo andare con Ashley a prendere qualcosa da mangiare.
Alzandomi però mi girava la testa e barcollavo...

Mi risedetti e la chiamai vicino a me -Ashley...mi gira la testa... credo che sia un calo di zuccheri...- non mi capitava da tanto di averne uno... sarà perché non avevo mangiato.
-hai fatto colazione?- mi chiese Ashley. Io feci di no con la testa e lei alzó gli occhi al cielo dicendo a bassa voce qualcosa che, a causa del mal di testa, non avevo capito, così mi propose di andare a prendere qualcosa da mangiare per me.
Ma quando mi alzai barcollavo di nuovo e sentivo le voci ovattate. Mi aggrappai alla spalla di Ashley per non cadere mentre camminavo. Andammo alle macchinette accompagnati dai Jack.
L'ultima immagine che ricordo era Ashley davanti a me che mi stava dicendo qualcosa che io non capivo, anzi, non sentivo perché il mio mal di testa era troppo forte. Poi non vidi più niente.

Maybe ||Matthew Espinosa||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora