capitolo 1

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Finalmente la nuova casa é pronta! Non vedo l'ora di vederla, anche perchè non ne posso più di dormire dai nonni. Infatti, da quando ci siamo trasferiti qui, la scorsa estate, stiamo dai nonni, e questa storia di stare da loro continua da troppo tempo! Infatti siamo a maggio ed è circa un anno che siamo qui.
Infatti la casa vecchia, i miei genitori, l'hanno venduta pensando di trovarne subito un'altra, e invece ci siamo ritrovati a vivere qui.

Il punto è che qui dai nonni vivono anche mia cugina e mio cugino oltre a noi. Dico soltanto che secondo me siamo in troppi, anzi, non solo secondo me! In tutto siamo: io, i miei genitori, le due mie sorelle, mio fratello, i miei nonni, i miei cugini e gli zii. Siamo in 12! Per fortuna i nonni hanno una casa immensa ed entrambi hanno molta, molta pazienza!
I miei cugini sono Hanna di 7 anni e Ryan di 6. Sono piccoli e non li sopporto più. Si, beh, all'inizio sono anche simpatici, ma dopo un anno ti stufi!
E poi non ne posso più di fare una strada lunghissima per arrivare a scuola: devo partire più presto, e questo comporta anche di sveglarsi più presto!

Per fortuna fra qualche giorno arriva l'altro mio cugino, Cameron, e si sarebbe trasferito qui.

Dopo scuola andiamo a vedere la nuova casa!!! Non sto più nella pelle! Durante la lezione sono agitata: il tempo non passa mai!
Finalmente, finite le lunghissime ore di matematica, torno finalmente a casa dei nonni per mangiare e correre di filato a vedere la nuova casa.
-Jenna, vai a chiamare gli altri.- dice mia mamma riferendosi a mio fratello e alle mie sorelle. Passo in rassegna ogni stanza: in soggiorno c'é Christal, la più piccola, che ha 4 anni e sta giocando con le bambole, così la prendo in braccio e la porto con me a chiamare gli altri. Poi vado di sopra e nella sua camera c'è Megan, l altra mia sorella di due anni meno di me, che sta facendo i compiti -sbrigati che andiamo a vedere la nuova casa.- le dico. Alla fine andiamo a chiamare Blake. Lui ha due anni in più di me. Busso alla sua porta, ovviamente come sempre chiusa e questa volta è Chris a parlare -Fratelloneeee! Dobbiamo vedere la casa nuova!-

Quando fummo tutti al completo, anche se mancava papà perché era a lavorare, salimmo in macchina e partimmo.

Arrivammo davanti ad una casa supenda. Aveva dei pezzi di parete esterna fatta di mattoni, mentre per il resto era colorata di un azzurro chiaro che faceva risaltare ancora di più i mattoni.

C'era un cancello molto imponente, e poi c'erano due stradine: una che portava al garage e l'altra all'entrata della casa.

Entrammo. Era stupenda! All'entrata c'era il pavimento fatto di un palquet chiaro che dava un tocco di classe, e i muri erano bianchi.

A destra c'era una porta: entrando c'era una parete bianca con una finestra che dava sul giardino e due pareti fatte di mattoni, una dove c'erano le scale e una dove c'era una grande TV posta in una rientranza fatta su misura.
Appena vidi le scale mi dissi "devo prendere la camera migliore, altrimenti la prenderà di sicuro Megan". Così mi precipitai su per le scale ed arrivai al primo piano: attraversai un corridoio con quattro porte, aprendole tutte vidi che non erano di mio gradimento, anche se erano carine, e allora lasciai perdere. In fondo al corridoio c'era una scaletta a chiocciola che portava al secondo piano, era come una mansarda. Salii di corsa anche quelle scale e arrivai davanti a tre porte ed un ripostiglio credo; una portava ad una terrazza o a delle scale, all'ersterno comunque. C'era il soffitto con le travi di legno ed il tetto era spiovente e quindi dava un effetto antico, bellissimo. Decisi di aprire la porta a sinistra , ma ci trovai il bagno, così, lasciandola aperta, mi precipitai nell'altra stanza: era la più bella stanza di tutta la casa, aveva il palquet della tonalità uguale a quella delle travi del soffitto. Inoltre sul soffitto, in una parte dove il tetto era più basso perché spiovente, c'era una finestrella da dove si poteva vedere il cielo: era una cosa stupenda.
Avevo già deciso che quella sarebbe stata la mia camera.
Dopo un po' che stavo osservando la mia futura stanza, vidi entrare Megan -bella la tua stanza!- mi disse a bocca aperta -lo so- dissi soddisfatta -e la tua? È bella?-le chiesi curiosa, lei annuì e mi fece cenno di seguirla.
La sua stanza era al primo piano, ma la doveva condividere con Christal. Era carina, molto grande, con una finestra che dava sul giardino sul retro, anche se l'avevo vista già prima non ho avuto tempo di guardarla bene.
Decisi di dare una sbirciatina anche alla stanza di Blake: piccola e buia, come piaceva a lui e c'era solo una piccola finestrella.
Infine la camera dei miei genitori: era grande e luminosa, il contrario di quella di Blake. Un letto matrimoniale fatto di legno tutto decorato e di fronte ad esso c'era uno specchio enorme. Questa era l'unica stanza arredata oltre al soggiorno.

Anche al primo piano c'era una porta che non andava in una stanza, così sbirciai. Erano delle scale che passavano anche al piano sopra e che scendevano accanto al garage.

Scesi di sotto, e vidi che dal soggiorno, oltre alla porta per passare all'ingresso, c'era un'altra porta: portava in cucina, una cucina enorme con un grande tavolo al centro e un lampadario sopra ad esso. Inoltre c'era un bancone all'angolo: lo adoravo, poi inoltre c'erano degli sgabelli alti per sedersi accanto ad esso e a me piaceva un sacco!
Da qui c'era una porta che si affacciava sul giardino sul retro.

Io, le mie sorelle e la mamma andammo a sciegliere i letti per le nostre camere, mentre Blake tornó a casa.
Poi tornammo dai nonni per cena. Più che una cena era un banchetto reale! Beh, in fondo eravamo ben 12 persone! A cena ci divertivamo comunque sempre molto perché il nonno era divertentissimo e ridevamo sempre tutti a crepapelle.

Dopo cena andai in camera mia, o meglio, quella che sarebbe stata ancora per poco camera mia e mi misi a leggere mentre Christal giocava. Di fatti qui dai nonni dividevo con lei la stanza. Ogni sera la passavo quasi sempre così: a leggere oppure ad ascoltare la musica. La musica é la mia salvezza dato che in questo periondo nessuno mi calcola, oltre alla mia migliore amica Ashley e ad alcuni compagni di classe: ho il potere dell'invisibilità finché a qualcuno non serve qualcosa. Non esco mai, nessuno mi invita a fare una passeggiata o un giro in bicicletta. Lo so che non sono bella, e non ho neanche un bel carattere, però anche a me piacerebbe trovare milioni di messaggi da parte di qualche persona che mi imvita ad uscire o mi invita ad una festa...e invece mai niente...
Sono sempre scontrosa con tutti, ho un caratteraccio...

È Chris a risvegliarmi dai miei pensieri abbracciandomi all'improvviso -cosa c'é Christal? Ti serve qualcosa?- staccandosi dal lungo abbraccio mi dice sorridente -no, volevo solo abbracciarti. È bello abbracciarti-
Magari anche gli adulti fossero così! Abbracciarsi solo perché si ha voglia! Solo per avere un po' di affetto, anche se gli adulti non potranno mai essere così... sono poco intelligenti.
"Che cavolo stai dicendo! Dici che gli adulti sono stupidi?!?!?"
Sento la vocina nella mia testa. La mia coscienza proprio non mi capisce!
Si, sto dicendo che gli adulti sono stupidi perché loro si vogliono bene, ma non veramente, invece i bambini sono spontanei e non ci pensano due volte a fare una cosa: vogliono un abbraccio? ti abbracciano, vogliono un bacio? ti danno un bacio. Loro sono spontanei e questa é una cosa perfetta. Tutti dovrebbero essere così! Ma non succederà mai purtroppo.

Dopo un po' decisi di far andare a dormire Christal, ma io rimasi a leggere e ad ascoltare la musica ancora per molto.

Mio cugino Cameron sarebbe dovuto arrivare fra qualche giorno mi sembra, e io non vedevo l'ora! Gli volevo un mondo di bene, e in fondo è da Natale che non ci vediamo... non vedo l'ora che arrivi!

Spazio autrice

Ho messo molti personaggi in questa storia, ma sono tutti fondamentali.
Comunque nei prossimi capotoli ne arriveranno altri e altri ancora!
Per ora c'è Cameron, il mio adorato Cam, poi arriveranno gli altri!
Ciao bele.

Maybe ||Matthew Espinosa||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora