Sta mattina prima che tutto il castello si svegliasse ho spedito una lettera a mio padre, dove gli spiego che sto bene e dove mi trovo. Non gli ho spiegato il mio piano, ma un "fidati di me" basta per capirci.
<<Oi ci sei?>> Andreas mi sventola una mano davanti agli occhi e io ritorno nel mondo reale.
<<Si, tranquillo. Dicevi?>> Torno a guardarlo e noto che ha uno sguardo preoccupato.
<<Sicura di stare bene?>> No, vorrei dirgli.
<<Si sto bene... sono solo un po' preoccupata>> Cerco di tranquillizzarlo.
<<Per la guerra?>>
<<Si, non vorrei mai succedesse qualcosa a mio padre...>> Perché dovrai dargli un erede, Frida.
<<Sarebbe proprio una brutta perdita>> solo una parola, odioso.
<<Non ti ci mettere anche tu, Elia>> Andreas interviene prima di me ma questo non mi impedisce di rispondergli a tono.
<<Ma tu qualche volta ogni tanto sai tenere la bocca chiusa? Chiedo per un'amica>>
<<Di alla tua amica, che per te questo e altro>> Mi fa l'occhiolino e io alzo gli occhi al cielo pregando non so quale dio di farlo smettere.
Rispondendogli gli avrei solo dato soddisfazione.
Pov: Elia
Non la sopporto.
Si crede così forte e imbattibile...
Quando torna a parlare con mio fratello, con cui a quanto pare ha stretto molta amicizia, si sposta una ciocca di capelli dietro all'orecchio e io noto un piccolissimo tatuaggio con disegnata una rosa, e poco sopra questa, una lettera. Una "E". Chissà cosa vuol dire...
Sposto lo sguardo su di lei, ha dei capelli castani che le arrivano poco sopra il seno e, quando mi concentro sul suo viso, riesco a notare una manciata di lentiggini sulle guance e sul naso, leggermente all'insù.
Quando Andreas dice una delle sue solite cavolate, lei sorride mostrando il piccolo spazietto tra i due denti davanti. E per un secondo i nostri occhi si incontrarono. Continuo a guardarla e questo mi permette di vedere le sue guance tingersi di rosa mentre torna ad ascoltare mio fratello.
È piccola, ma nonostante questo devo ammettere che è già molto bella.
Peccato per il carattere, Cristo... Solo a pensarci mi da' fastidio.
Pov: Frida
Quando i nostri sguardi si incontrano sicuramente arrossisco, potrei metterci la mano sul fuoco.
Cosa ha da guardare quel depravato?
Ha due anni in più di me ma non per questo mi lascerò intimidire da lui.
Sono le 4 in punto del pomeriggio e adesso io sono fuori in balcone, a guardare ciò che mi circonda.
Da quel punto del castello si può vedere tutto il regno, e dalla calma che sento, capisco che i combattimenti sono cessati, almeno per ora. La prima battaglia era andata e si è tenuta sul ponte che divide i due regni. Non so chi l'abbia vinta, mi è stato vietato saperlo dal Re di Draldoria.
Non ho posto resistenza, perchè so che opponendomi alle sue decisioni non otterrò niente e soprattutto, il mio piano salterebbe nel giro di poco, addio informazioni su questo inutile regno.
Devo scoprire di più sulla scomparsa di mia madre. E' stata dichiarata morta da ormai 5 o 6 anni, ma c'è qualcosa che non mi convince e avrei capito cosa, a ogni costo.
<<Cosa significa quella rosa?>> Non di nuovo. D'istinto mi copro il collo con la mano quando la voce di Elia mi fa prendere il solito spavento. E' possibile che non lo sento mai arrivare?
<<Non credo ti riguardi>> rispondo, appoggiandomi con i gomiti al muretto del balcone.
<<Possibile che sei sempre nervosa?>>
<<Possibile che non ti fai mai i fatti tuoi?>> mi giro verso di lui quando mi raggiunge.
<<Okay, scusa. Non che sapere cosa significhi quella rosa mi cambi la vita>>
<<Bene>>
<<Bene.>>
Mi sono promessa di non infierire troppo sulla cosa ma la curiosità è troppa.
<<Che cosa vuoi da me Elia?>> sbotto. <<Perchè mi tenete chiusa qua? Non ho niente da dirvi>>
sempre con le braccia conserte aspetto una sua risposta. Niente.
<<Mi tenete chiusa qui come se dovesse studiarmi, avete aggiunto nuove guardie al cancello che controllano se esco e se ci provo mi bloccano...>> riprendo fiato e continuo. <<Quello non è il mio regno>> Indico il paesaggio visibile dal balcone e poi il palazzo. <<E questo non è il mio castello. Ho bisogno di tornare a casa mia, da mio padre. Non ho niente da darvi!>> Ho il fiatone e la rabbia cresce sempre di più in me ripercorrendo i fatti accaduti l'ultima settimana in questo castello.
Elia schiude le labbra per parlare ma il Re fece capolino sul balcone proprio quando, forse, stavo per ottenere una risposta.
Senza degnarlo di un saluto mi rigiro verso il panorama fuori da quelle mura, pensando cercasse il principe accanto a me.
<<Frida, ci sono visite>> Mi giro di scatto.
<<Per me?>>
<<Per te>> Rivolgo uno sguardo ad Elia e poi al Re. Lo seguo fino alla sala pricipale, e quando svolto l'angolo vedo l'ultima persona mi sarei aspettata di vedere.
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Zaphyria - Kingdom of Revenge
RomanceIl regno di Zaphyria e quello di Draldoria sono estremamente nemici. Ma un giorno il Re del primo regno decide di porre fine all'odio e di riunirli. Sua figlia Frida, coraggiosa, determinata e vendicativa però, non è per niente d'accordo . Non accet...