Capitolo 12

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<<La soffitta è da quella parte>> Elia mi indica una piccola porta dietro un angolo del castello.

Lui la apre e si abbassa per entrarci, dopo di questa c' una rampa di scale che sembra infinita.

Io lo imito e mi abbasso per attraversare la porta, ma a quanto pare non abbastanza.

<<Attenta alla...>>

Ahia! 

<<Testa...>> Mi porto la mano per strofinare il punto in cui domani sicuramente spunterà un bernoccolo stratosferico, mentre lui non smette di ridere.

<<Io ti ho avvertita>> 

Gli lancio uno sguardo non troppo amichevole e basta come risposta.

Quando finalmente arriviamo in soffitta Elia mi passa una scopa.

<<Cioè quindi io dovrei spazzare?>> Non se ne parla.

<<Cos'è, non sei capace?>> Esatto, non sono capace. Problemi?

<<Certo che lo so fare, per chi mi hai presa?>>  Mi drizzo sulla schiena e lo guardo a testa alta.

<<Bene, a meno che tu non voglia spolverare ogni centimetro di questa stanza>> Mi da le spalle e si avvicina ad uno scatolone.

Io invece afferro la scopa, prevedo una super figura di...-

<<Merda!>> Si, esatto.

Elia si porta un dito alla bocca.

<<Che hai fatto adesso?>> Lo raggiungo, già scocciata.

<<Mi sono tagliato con la carta>> Piagnucola ed io trattengo una risata. <<Che male...>>

Ma davvero?

<<Per un taglietto?>> 

<<Guarda che fa male davvero!>>

<<Va bene, tieni questo taci, per favore>> Sfilo dalla tasca del vestito un fazzoletto e glielo lancio, stavolta però, è rosso.

Lui lo afferra al volo e se lo avvolge al dito.

<<Prego eh>> Mi volto e inizio a spazzare, più o meno. 

<<Ma sei seria?>> Mi interrompe ed io nemmeno lo guardo.

<<Cosa vuoi adesso?>>

<<La paletta è al contrario...>> Mi prende in giro indicando l'aggeggio ai miei piedi.

Ah. <<Beh, lo sapevo>>

La giro immediatamente e ricomincio.

<<Hai mai tenuto in mano una scopa?>> No.

<<Certo...>> Non sono molto brava a mentire, credo. Non a lui. <<Va bene, mai>>

<<Senti, dammi qui. Tu pensa a sgomberare quello scatolone. Tanto saranno tutte cose inutili>>

Cose inutili? 

Quando mi accovaccio per frugare in quello scatolone noto che contiene un sacco di giocattoli e giochi d'infanzia. Sposto delicatamente tutto quando mi imbatto in una foto.

Tre bambini, quello al centro dev'essere Elia. Al suo fianco Andreas. Cavolo, non sono cambiati per niente... alla destra del primo invece c'è una bambina, che lo abbraccia in modo affettuoso. Deve essere...

<<Lei è Fiordaliso, vero?>>

Lui però si volta di scatto ed io sobbalzo.

<<Dammela!>> Mi strappa la foto dalle mani. <<Chi ti ha parlato di lei?>> Mi chiede continuando ad urlare.

Zaphyria - Kingdom of RevengeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora