Zaphyria - Kingdom of Revenge

Capitolo 5- Un nuovo inzio?

Sono veramente senza parole.

Gli occhi mi si illuminarono quando videro per la prima volta quella stanza.

Al centro c'è un enorme letto matrimoniale a baldacchino, le coperte sono color rosso fuoco, il mio preferito... I dettagli delle colonne sono tutti interamente fatti d'oro.

Mi avvicino ad una porta anch'essa di colore rosso e, quando la apro,riesco a capire subito che si tratta di una cabina armadio, piena di vestiti eleganti e sicuramente fuori dalla mia portata.

Mi stendo sul letto a pancia in su, quando mi rendo conto di un altro piccolissimo dettaglio. Il soffitto.

E' completamente affrescato, scene mitologiche alternate a disegni che credo rappresentino la storia del regno. Riduco gli occhi in due fessure quando al centro noto qualcosa, mi alzo di poco e riesco a vedere una chiave.

Cosa dovrebbe significare? Bah...

Non ci penso troppo e quando sto per chiudere gli occhi per riposare un po', sento qualcuno bussare.

<<Avanti...?>> Esclamo, confusa.

<<Tanto sarei entrato comunque>> Mi ributto sul letto con aria scocciata.

<<Anche di notte devi rompermi l'anima? Non ti basta tenermi intrappolata nel castello senza avermi nemmeno detto il perché?>>  Mi fingo offesa, in realtà non mi dispiace stare qui,  posso sicuramente scoprire di più su Draldoria, vivendo nel castello del Re. Di conseguenza, il mio piano non è completamente saltato. 

<<Bel modo di ringraziarmi>> sorride.

<<Ringraziarti?>>Mi lascio scappare una risata nervosa. <<E per cosa esattamente?>>

<<Beh, guarda dove ti trovi, e con che cosa addosso poi>> Indica il mio corpo ed io noto subito dopo di indossare una camicia da notte che sembra essere veramente costosa.

Aspetta un attimo... L'armatura di mia mamma!

<<Dov'è l'armatura?> Lui ride, e questo contribuisce ad aumentare disicuro la mia rabbia.

Così in un secondo mi ritrovo davanti a lui con le mani fisse sul colletto della sua camicia.

<<Dov'è.La mia. Armatura>> Ripeto, scandendo ogni singola parola.

<<Okay ma non ti scaldare>> Mi incita a  girare la testa verso destra, lì vedo l'armatura di mia madre sistemata su una sedia. Così risposto lo sguardo su Elia e stacco le mani dalla sua camicia, senza perdere l'occasione di strattonarlo un po'.

<<Okay, adesso vattene, ne ho già abbastanza. Voglio dormire.>> Stabilisco, ma lui risponde.

<<Tra poco si farà colazione, vedi di presentarti>> Dice chiaro. <<E soprattutto di vestirti decentemente.>>

<<Non mi farò dare ordini da te Elia>> Rispondo infastidita sistemando l'armatura nell'armadio.

<<O mangi insieme a tutti, o non mangi. Fai un po' come ti pare, Frida>> E'  la prima volta che lo sento pronunciare il mio nome. Come osa parlarmi così?

Scrolla le spalle e si avvia verso la porta per andarsene.

<<Preferirei stare a digiuno per un mese pur di non mangiare con te>> A lui però, non sembra importare.

<<La colazione è alle sette in punto.>> Fu l'ultima cosa che disse prima che gli sbattessi la porta in faccia.

È insopportabile.

Penso a tutti i modi in cui mi piacerebbe piaciuto insultare il ragazzo, finché non sento il mio stomaco brontolare.

Non mangio da 2  giorni e effettivamente un bel pasto ci vuole proprio.

Mi presenterò alla colazione, solo per il mio bene ovviamente.

Ma cosa mi impedisce di infastidire comunque in qualche modo il principe di Draldoria?

Esatto, niente.